La transizione ecologica verso un’economia “Net Zero” è oggi una dellesfide più importanti per il futuro del pianeta. Si stima che, per evitare l’incremento di oltre 1,5° C della temperatura su scala globale, il processo di decarbonizzazione debba oggi procedere a un tasso di crescita del 12,9%, otto volte superiore a quanto registrato annualmente a partire dal 2020. Le startup Cleantech svolgono un ruolo centrale nell’accelerare questo processo, come confermano gli investimenti in venture capital: oltre 44 miliardi di dollariraccolti nel 2021 e 9 miliardi di dollari investiti nel primo trimestre 2022, con proiezioniche vedono il settore crescere a un tasso superiore rispetto al mercato.
Stimolare la nascita di nuove imprese innovative Cleantech e supportarne la crescita è la mission di ZERO, l’Acceleratore di startup Cleantech della Rete Nazionale Acceleratori di CDP, lanciato da CDP Venture Capital, con main partner Eni attraverso la scuola d’impresa Joule, LVenture Group ed ELIS e supportato dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsofte Vodafone.
Giunto alla sua seconda edizione, l’acceleratore ha selezionato 9 startuptra le oltre 150 candidature ricevute. L’avvio del Programma ha visto le imprese concentrarsi sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale durante il cruciale appuntamento diimpact planning,tenutosi nella giornata di ieri. Guidata da esperti sulle tematiche e arricchita dal contributo dei corporate mentor,la sessioneha fornito alle startup gli strumenti necessari per definire la propria soluzione in chiave sostenibile, evidenziando gli SDGs (Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile) sui quali generare impatto.Contestualmente, le startup lavorerannoallo sviluppo del prodotto e del modello di business per il “go-to-market”, con l’opportunità di testare le loro soluzioni attraverso collaborazioni industriali con i corporate partner.
Le 9 startup selezionate per il second batch di ZERO sono:
BEAWaRe, soluzione che integra open data e sensori distribuiti sul territorio per ottimizzare la logistica e aumentare la trasparenza del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti;
Circular Technologies, tech company specializzata nella gestione circolare dei prodotti ICT delle aziende, favorendo il riciclo delle materie prime e il riuso di prodotti ricondizionati;
Ecosostenibile.eu, piattaforma che aiuta le aziende nella definizione dei processi ESG, permettendo loro di internalizzarli grazie all’automatizzazione della raccolta informazioni;
Gevi Wind, turbine eoliche che si adattano autonomamente alle diverse condizioni del vento, consentendo la produzione di energia anche in condizioni di vento debole;
Microx, device che consente la misurazione della presenza di metalli pesanti e della qualità dell’acqua in maniera veloce e affidabile;
Preinvel, startup che ha brevettato una tecnologia di filtraggio fluidodinamica in grado di rimuovere micro-polveri e agenti inquinanti dalle emissioni industriali;
Proteinitaly, startup che trasforma gli scarti alimentari in mangimi per animali a seguito di un trattamento con larve di insetto, da cui estrarre proteine e grassi;
ReLearn, sistema di monitoraggio dei rifiuti che trasforma semplici contenitori in smart device in grado di analizzare la tipologia di rifiuti e la produzione, efficientando i processi;
Smart Island, software cloud di intelligenza artificiale per l’agricoltura, in grado di rilevare e registrare enormi quantità di dati garantendo la tracciabilità di ogni prodotto.