I cataclismi climatici sono purtroppo ormai all’ordine del giorno e a dimostrarlo sono i dati: 1899 sono gli eventi estremi che si sono verificati solo tra gennaio e la metà di settembre 2024 di cui 212 tornadi, 1.023 nubifragi e 664 grandinate. E parlando di eventi climatici, proprio in questi giorni ricorre il sesto anniversario della tempesta VAIA, una forte perturbazione che tra il 26 e il 30 ottobre del 2018 ha interessato tutto il Triveneto distruggendo oltre 40 milioni di alberi. È proprio da questo contesto che nel 2019 è nata la BCorp VAIA che, in risposta all’omonima tempesta, si pone da allora l’obiettivo di rigenerare i territori e le comunità locali attraverso un nuovo modello di economia circolare che mette al centro persone e natura.
L’azienda ha presentato in una conferenza stampa alla Triennale di Milano la nuova triade di supporti alla ricarica dei device VAIA People, oltre ad illustrare l’obiettivo primario per il 2025: esportare il proprio modello di economia circolare su tutto il territorio nazionale.
VAIA People è una novità a tutti gli effetti: i tre prodotti sono infatti ricavati per la prima volta non dal legno della tempesta Vaia, ma da quello del bostrico, un insetto che sta danneggiando gli alberi e si presume arriverà a danneggiarne circa 100 milioni da qui ai prossimi anni.
La triade è composta da tre figure di dimensioni diverse, rispettivamente di 23 cm, 18 cm e 13 cm. La più grande fa da supporto per la ricarica del proprio smartphone, la media per le earpods e la più piccola per l’Apple Watch Gli oggetti VAIA People non saranno disponibili singolarmente ma esclusivamente in set da 2 o 3 pezzi. Sarà possibile comporre liberamente il proprio set scegliendo tra i tre modelli disponibili.
Oltre a rappresentare uno strumento connesso alla tecnologia, VAIA People si può considerare anche un oggetto di design. La sua anima più analogica è costituita dal legno sul quale è possibile vedere ancora le venature del legno colpito dal bostrico, che si trasforma così da simbolo di imperfezione a elemento estetico che veicola i valori fondamentali di VAIA.
Le tre figure, infatti, rappresentano l’umanità e il legame che si viene a creare tra i componenti della community di VAIA, nutrito dà fiducia, inclusività e rispetto. Questo aspetto più profondo si lega alla concretezza di un’azione che può avere un forte impatto: per ogni VAIA People acquistato, infatti, VAIA pianterà un nuovo albero rispettando la biodiversità, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo specifico di questa progettualità, rigenerare e dare nuova vita ai territori colpiti proprio dal bostrico.
Le tre figure di VAIA People rappresentano tre persone, ciascuna con la propria unicità, riunite per simboleggiare l’unione nella diversità. Questo oggetto non è solo un prodotto, ma un simbolo che riflette la forza delle connessioni tra individui, territori e valori condivisi. Le persone che scelgono VAIA People celebrano la diversità e si uniscono in una rete di legami autentici che promuove un impatto positivo.
Attraverso la collaborazione con il Teatro La Ribalta, inoltre, VAIA People dà visibilità a chi si impegna per concretizzare questi ideali, diventando così un mezzo per comunicare e celebrare chi, come La Ribalta, costruisce valore ogni giorno, abbattendo barriere e generando possibilità.
“Essere qui oggi, nel luogo che ha ospitato alcuni tra i più grandi artisti e designer del mondo, è per noi motivo di grande orgoglio – ha dichiarato Federico Stefani, co-founder & CEO di VAIA – Cosa unisce design, ambiente e comunità? La risposta sta proprio nel sistema integrato che abbiamo costruito negli anni. Tre parole rappresentano al meglio la nostra missione: territorio, comunità e legami. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le comunità e i territori italiani. Come lo facciamo? Coinvolgendo artigiani locali e giovani, valorizzando le materie prime e rigenerando i territori attraverso la creazione di prodotti funzionali e dal design innovativo. Oggi si parla molto di industria 4.0, noi vogliamo innovare puntando su un modello di economia circolare che nasce dal territorio, a km zero capace di scalare e generare un impatto vero verso persone e ambiente”.