Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro S.p.A. ha esaminato e approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio al 28 febbraio 2021. In un anno reso estremamente complesso e volatile dalla pandemia, la crescita dei volumi di vendita, il boom dell’e-commerce e l’efficacia delle azioni adottate dal management per gestire l’emergenza hanno consentito alla Società di compensare ampiamente gli effetti delle misure restrittive imposte dalle Autorità e di chiudere l’esercizio con risultati record. A fronte di ricavi per 2,7 miliardi di euro, massimo storico per Unieuro e per l’intero settore di riferimento, la redditività ha toccato livelli straordinari anche grazie ai benefici dell’azione manageriale, alcuni dei quali non ripetibili. L’EBIT Adjusted è quindi salito del 48% a 86,8 milioni di euro, mentre il Risultato netto Adjusted ha registrato una performance ancora migliore, toccando i 66,9 milioni. In virtù dell’eccezionale redditività e generazione di cassa ,pari a 124,7 milioni di euro, il Consiglio di Amministrazione ha pertanto deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione sotto forma di dividendo ordinario di 2,60 euro per azione corrispondenti a un rendimento cedolare del 10%. La situazione di Cassa netta, destinata a rimanere molto solida anche dopo la distribuzione del dividendo proposto, consentirà già nell’esercizio in corso di finanziare i significativi investimenti necessari alla trasformazione digitale in chiave omnicanale di Unieuro. Tali progetti saranno parte fondante del Piano Strategico attualmente in fase di elaborazione.
“I risultati record dell’esercizio 2020/21 ci riempiono di orgoglio per aver protetto dagli effetti drammatici della pandemia Unieuro etutti i suoi stakeholder e di gratitudine nei confronti di questi ultimi, che con responsabilità e sacrificio hanno consentito di superare i momenti difficili. Alla luce di una redditività e generazione di cassa senza precedenti e dopo aver premiato tutte le nostre persone con un bonus straordinario, sono dunque maturate le condizioni per fare altrettanto con gli Azionisti, proponendo loro un dividendo molto elevato e pari a 2,60 euro per azione, tale da compensare anche la mancata cedola 2020. L’importante cassa di cui continueremo a disporre ci consentirà inoltre di accelerare la trasformazione digitale di Unieuro, che sarà il pilastro portante del Piano Strategico in fase di definizione e che contiamo di presentare al mercato in tempi brevi”, ha dichiarato Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro.
Nell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2021, Unieuro ha conseguito ricavi pari a 2.685,2 milioni di euro, in crescita del 9,8% rispetto ai 2.444,9 milioni di euro consuntivati nell’esercizio precedente. Dopo un primo trimestre in significativo calo a causa dell’improvviso dilagare dell’emergenza e del primo lockdown, i successivi trimestri -hanno consentito un robusto recupero, favorito dall’efficacia della strategia omnicanale di Unieuro e dai trend di consumo innescati dalla pandemia. In assenza di significative modifiche al perimetro aziendale, la performance dell’esercizio è stata interamente organica. L’evoluzione dei Ricavi like-for-like è infatti risultata pari al +8,7%. Escludendo dal perimetro di analisi i punti vendita preesistenti limitrofi ai nuovi negozi, le vendite like-for-like avrebbero registrato una crescita ancor più forte e pari al 10,3%.
Il canale Retail, pari al 63,7% dei ricavi totali, ha registrato vendite pari a 1.711,6 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente. Dopo le criticità della prima fase di lockdown, la sensibile crescita registrata nel secondo e terzo trimestre si è confermata anche nel quarto nonostante il persistere delle limitazioni all’accessibilità della rete diretta da parte dei clienti. Il passaggio alla gestione diretta di 18 shop-in-shop Unieuro by Iper, precedentemente in regime di affiliazione e internalizzati nel corso dell’esercizio, ha contribuito positivamente alla performance del canale.
Il canale Online, pari al 19,6% dei ricavi totali, ha messo a segno una crescita del 76,8%, che ha sospinto i ricavi a 525,2 milioni di euro, rispetto ai 297,1 milioni del precedente esercizio. La performance, a tutti gli effetti eccezionale, è frutto della situazione di emergenza venutasi a creare, che ha portato la clientela a privilegiare l’e-commerce a discapito dei negozi fisici. La doppia presenza sul web, garantita da due marchi noti e ben distinti quali Unieuro e Monclick, ha ulteriormente contribuito al successo registrato dal canale.
Il canale Indiretto, pari all’11,5% dei ricavi totali, ha registrato ricavi pari a 307,5 milioni di euro, in crescita del 16,9% rispetto ai 263,2 milioni di Euro del precedente esercizio. In generale, le caratteristiche distintive dei negozi affiliati hanno consentito una significativa resilienza del business, impattato solo marginalmente dalle restrizioni e il totale recupero dei mancati ricavi dalla prima ondata della pandemia già a partire dal secondo trimestre. A ciò si aggiunge l’avvio nel mese di novembre della partnership con il Gruppo Partenope, che ha portato allo sbarco del marchio Unieuro nella città di Napoli e che ha parzialmente compensato il passaggio al canale Retail degli shop-in-shop Unieuro by Iper precedentemente affiliati.
Il canale B2B, pari al 4,4% dei ricavi totali, ha registrato vendite pari a 116,9 milioni di euro, in calo del 14,4% rispetto ai 136,5 milioni del precedente esercizio. Si conferma l’aleatorietà dei ricavi relativi a questo canale, caratterizzato da un approccio opportunistico e influenzato da una molteplicità di fattori esogeni.
Infine, il canale Travel, pari allo 0,9% dei ricavi totali, ha registrato un decremento del 39,3% e vendite pari a 24,1 milioni di euro. La performance ha inevitabilmente risentito del crollo del traffico aereo generato dalla pandemia e della chiusura totale o parziale di alcuni aeroporti, mentre più contenuto è stato il calo di fatturato dei negozi di Milano San Babila e Torino Porta Nuova.
La categoria Grey, pari al 48,8% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 1.309,6 milioni di euro, in aumento del 12,9% rispetto ai 1.160,2 milioni dell’esercizio precedente grazie al perdurare dei positivi trend d’acquisto legati a smart working, didattica a distanza e comunicazione, enfatizzati dal contesto emergenziale sperimentato nel periodo. Nel quarto trimestre, in particolare, il Grey ha continuato a crescere sensibilmente, trainato da smartphone e pc portatili.
La categoria White, pari al 27,1% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 728,8 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto ai 684 milioni dell’esercizio precedente. Nell’ultimo trimestre, la categoria è cresciuta in particolare grazie ai positivi risultati dell’aspirazione e del grande elettrodomestico.
La categoria Brown, pari al 15,1% dei ricavi, ha registrato ricavi totali per 404,4 milioni di euro, +5,2% rispetto ai 384,5 milioni dell’esercizio precedente. Dopo la forte performance del terzo trimestre, la categoria ha continuato nel trend di crescita anche nel quarto, compensando definitivamente la debolezza registrata nella prima parte dell’esercizio giustificata anche dalla cancellazione di eventi sportivi imposta dal Covid-19.
La categoria Altri prodotti, pari al 5% dei ricavi totali, ha registrato ricavi pari a 134,1 milioni di euro, in crescita del 17,7% rispetto all’esercizio precedente. La categoria ha beneficiato principalmente dell’incremento di fatturato generato dai prodotti di mobilità elettrica, come conseguenza degli incentivi e delle regole di distanziamento sociale imposte. Forte anche la crescita del segmento entertainment, comprendente console e videogiochi, sospinta dalla ricerca del massimo comfort casalingo.
La categoria Servizi, pari al 4% dei ricavi totali, ha osservato una crescita del 5,9% a 108,4 milioni di euro: il positivo andamento del terzo e del quarto trimestre ha controbilanciato la debolezza registrata nei primi sei mesi dell’esercizio, giovandosi anche del continuo focus di Unieuro sull’erogazione di servizi alla propria clientela, in particolare del servizio di estensioni di garanzia.
Nell’esercizio 2020/21, Unieuro ha registrato un EBIT Adjusted di 86,8 milioni di euro, il 3,2% dei ricavi, in crescita del 48% rispetto ai 58,7 milioni del precedente esercizio, quando l’incidenza era stata del 2,4%.
I Costi del personale hanno registrato una diminuzione di 8,6 milioni, da ricondurre all’effetto delle azioni avviate dal management nella prima parte dell’esercizio, tra cuil’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga. L’incidenza sui ricavi è così scesa anno su anno dal 7,5% al 6,5%, nonostante l’aumento della forza lavoro determinato dall’internalizzazione degli shop-in-shop Unieuro by Iper e le assunzioni legate alle nuove aperture dell’esercizio.
I Costi di logistica hanno registrato un incremento di 22,6 milioni di euro, attestandosi a 90,7 milioni, con un’incidenza sui ricavi in salita al 3,4%. L’andamento è principalmente imputabile al boom delle vendite online e, in tale ambito, al sempre maggior peso delle consegne a domicilio, anche per effetto dell’incremento registrato nelle richieste di servizi di consegna non standard e dalle campagne promozionali che prevedono la spedizione gratuita.
La voce Altri costi è aumentata di 2,5 milioni di euro, risentendo dei costi connessi al boom dell’e-commerce, della pandemia, nonché dell’erogazione di un bonus straordinario a ciascuno dei circa 5.400 dipendenti. Tali costi sono stati parzialmente compensati dai risparmi una tantum dei canoni di affitto, che ha contribuito a contenere l’incidenza sui ricavi ditale voce al 2,9% rispetto al 3,1% del precedente esercizio.
I Costi di marketing sono scesi del 2,2% a 49,5 milioni di euro, portando l’incidenza sui ricavi dal 2,1% all’1,8% dei ricavi. Il decremento è principalmente imputabile alla scelta di Unieuro di focalizzarsi maggiormente sulla digital consumption, effettuando un progressivo taglio della carta e della distribuzione dei volantini e reinvestendo parzialmente il risparmio così ottenuto per rafforzare la visibilità della sua versione digitale e per consolidare la comunicazione sia nel canale digitale che nei canali di comunicazione più tradizionali, quali TV e radio. Gli Ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni sono ammontati a 91,2 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi scesa dal 3,6% al 3,4%. sebbene impattati dalla svalutazione di alcuni asset materiali a seguito della decisione di trasferire la sede centraledi Forlì.
Il Risultato netto Adjusted di periodo ha registrato un forte incremento, salendo a 66,9 milioni di euro rispetto ai 42,1 milioni registrati nell’esercizio 2019/20, con un’incidenza sui ricavi balzata dall’1,7% al 2,5%.
Al 28 febbraio 2021, Unieuro ha registrato una posizione di Cassa netta record e pari a 154,8 milioni di euro, in fortissima crescita rispetto ai 29,6 milioni di Cassa netta al 29 febbraio 2020 e in ulteriore miglioramento rispetto allo scorso 30 novembre.
Al 28 febbraio 2021, Unieuro impiegava un totale di 5.385 persone, rispetto alle 5.034 al 29 febbraio 2020.