Unieuro S.p.A.: approvati i risultati dei primi nove mesi dell’esercizio 2022/23
l Consiglio di Amministrazione di Unieuro S.p.A. ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 novembre 2022.
Dopo la crescita straordinaria del 2020 e 2021, il mercato dell’elettronica di consumo ha iniziato, negli ultimi mesi, a registrare trend negativi. Il confronto con il precedente esercizio risulta, in particolare, penalizzato dal livello record delle vendite della categoria Brown interessata dal rinnovo dei televisori, in vista dello switch off delle frequenze, e dall’introduzione del Bonus TV da parte del Governo. Pesano sulle performance anche le difficoltà del contesto economico legate all’inflazione, all’incremento dei costi dell’energia e alla conseguente riduzione del potere di acquisto dei consumatori.
Nei primi nove mesi dell’esercizio 2022/23, Unieuro ha registrato ricavi pari a 2.102,6 milioni di euro, in riduzione del 2,4% rispetto al periodo comparabile del precedente esercizio, a fronte del citato calo della categoria Brown, solo parzialmente compensato dalla crescita delle categorie merceologiche Grey, Bianco e Servizi.
La campagna promozionale “Temptation Black Friday”, che si è protratta per un intero mese come nell’ormai consolidata prassi di settore, ha proposto alla clientela un susseguirsi di panieri di prodotti scontati. Le vendite di Unieuro sono risultate, nel corso delle settimane, in progressivo miglioramento, trainate dai comparti telefonia, media tablet e home comfort.
A livello di redditività, il confronto con i primi nove mesi dell’esercizio 2021/22 è influenzato dalle minori vendite e dall’incremento dei costi derivante dall’elevato livello inflazionistico.
La Cassa netta è pari a 133,1 milioni di euro rispetto a 135,7 milioni di inizio esercizio, dopo l’erogazione dei dividendi per 27,1 milioni nel mese di giugno.
“La nostra campagna del Black Friday e, più in generale, l’andamento del trimestre sono risultati in linea con le aspettative. Dopo la chiusura del trimestre, tuttavia, la spinta promozionale del settore e gli effetti dell’elevata inflazione sul potere di acquisto delle famiglie hanno in parte condizionato la stagione natalizia. Con una costante attenzione all’evoluzione del contesto macroeconomico, siamo impegnati nella gestione corrente a tutela della profittabilità, restando focalizzati sull’esecuzione della nostra strategia di lungo termine e sulle opportunità di crescita che dovessero presentarsi”, Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Amministratore Delegato di Unieuro.
Nei primi nove mesi dell’esercizio 2022/2023, il Gruppo Unieuro ha conseguito ricavi consolidati pari a 2.102,6 milioni di euro, rispetto a 2.154,3 milioni consuntivati nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
L’evoluzione dei Ricavi like-for-like si è attestata a -3,2%. Nel confronto con i dati pre-pandemia consuntivati nel periodo chiuso al 30 novembre 2019, i ricavi hanno registrato un CAGR del 6,1%.
Il canale Retail, pari al 68,3% dei ricavi totali, ha registrato ricavi pari a 1.436,2 milioni di euro, in riduzione del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Dopo un primo semestre in crescita dell’1,1% per effetto del contributo incrementale delle nuove aperture, le vendite del terzo trimestre hanno registrato un calo risentendo del confronto con ricavi straordinari realizzati nello scorso esercizio per effetto della transizione tecnologica del comparto TV.
Il canale Online, pari al 19,1% dei ricavi totali, ha generato ricavi per 401,3 milioni di euro, registrando una
crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. La performance positiva, che beneficia del processo di innovazione delle piattaforme, conferma l’efficacia delle sinergie fra canali con i punti vendita fisici che fungono da pick-up point a beneficio dei clienti web, pur risentendo del confronto con le già citate vendite non ricorrenti della categoria Brown.
Il canale Indiretto, pari all’8,4% dei ricavi total, ha consuntivato ricavi per 175,7 milioni di euro, in contrazione del 22,2% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, in cui aveva beneficiato delle chiusure dei centri commerciali nei week-end a causa delle restrizioni pandemiche nei primi mesi del periodo di confronto, e delle maggiori vendite della categoria Brown nella seconda parte dello stesso periodo.
Il canale B2B, pari al 4,3% dei ricavi totali, ha registrato ricavi per 89,4 milioni di euro, in aumento del
16,3% rispetto al periodo comparativo dell’esercizio precedente, grazie alla maggiore disponibilità di prodotto.
La categoria Grey, pari al 47,4% dei ricavi totali, ha riportato un fatturato pari a 996,9 milioni di euro, in crescita del 2,4% rispetto al periodo comparativo del precedente esercizio. La performance positiva segue il trend registrato nel primo semestre ed è stata trainata dal comparto telefonia, grazie alla ricerca di un upgrade tecnologico da parte dei consumatori, e dal comparto media tablet, compensando l’assestamento dei consumi del segmento IT, che aveva beneficiato dei trend d’acquisto legati a smart working ed e-learning nel corso del precedente esercizio.
La categoria White, pari al 27,7% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 582,5 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto al periodo comparativo. Le vendite nei primi nove mesi dell’esercizio sono state trainate dal successo del comparto home comfort, favorito dall’incentivo fiscale Ecobonus, e dalla ricerca
da parte dei consumatori di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
La categoria Brown, pari al 15,3% dei ricavi, ha registrato ricavi per 320,8 milioni di euro, segnando una riduzione del 23,8% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, che aveva beneficiato di vendite straordinarie indotte dallo switch-off delle frequenze televisive e dall’introduzione del Bonus TV. Nel periodo si registra, inoltre, uno spostamento della domanda verso i prodotti entry level e un aumento delle attività promozionali sui prodotti premium.
La categoria Altri prodotti, pari al 4,3% dei ricavi totali, ha generato ricavi per 90,5 milioni di euro, in calo del 5,3% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio. Il segmento entertainment, comprendente console e videogiochi, ha risentito nel primo semestre dell’esercizio della limitata disponibilità di prodotto sul mercato e ha recuperato nel terzo trimestre raggiungendo livelli di fatturato in linea con quelli del trimestre comparativo.
La categoria Servizi, pari al 5,3% dei ricavi totali, ha registrato ricavi per 112 milioni di euro, in crescita dell’11,7% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, grazie all’incremento del fatturato dei servizi connessi al comparto climatizzazione, oltreché al buon andamento dei servizi relativi al credito al consumo.
I primi nove mesi dell’esercizio 2022/23 presentano un EBIT Adjusted pari a 19,9 milioni di euro contro 56,5 milioni nel corrispondente periodo del precedente esercizio. Il gross profit registra una variazione negativa di 10,6 milioni di Euro rispetto al periodo chiuso al 30 novembre 2021 per effetto dei minori volumi di vendita, principalmente riconducibili alla categoria Brown. L’incidenza del gross profit sui ricavi è pari a 21,4%, invariata rispetto al periodo comparativo.
Al 30 novembre 2022, Unieuro ha registrato una posizione di Cassa netta pari a 133,1 milioni di euro, al netto del dividendo erogato nel mese di giugno, rispetto a 135,7 milioni al 28 febbraio 2022.
Il Free Cash Flow Adjusted è stato pari a 29,6 milioni di euro nei nove mesi dell’esercizio in corso, in riduzione rispetto a 73,9 milioni principalmente per effetto dei minori flussi generati dalla gestione operativa.
Unieuro conferma di chiudere l’esercizio 2022/23 con Ricavi pari a circa 2,9 miliardi di euro, assumendo
non vi siano ulteriori peggioramenti delle condizioni macroeconomiche, geopolitiche ed epidemiologiche. A conclusione della stagione natalizia, l’EBIT Adjusted è ora atteso nella fascia bassa del range 35-40 milioni di euro precedentemente comunicato. Viene confermata la previsione di Cassa netta in un range di 110-130 milioni di euro alla fine dell’esercizio.