Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro S.p.A. ha esaminato i
ricavi e alcuni risultati preliminari dell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2022.
L’esercizio 2021/22 di Unieuro si è chiuso con una crescita dei ricavi del 9,9%, replicando il +9,8% registrato lo scorso anno e portando il fatturato al nuovo record, per l’azienda e per il mercato di riferimento, di 2,95 miliardi di euro.
Si è trattato anche quest’anno di crescita sostanzialmente organica, sospinta inizialmente dai trend di consumo legati alla pandemia, poi normalizzatisi nel corso dell’anno, e in seguito dal boom delle vendite di televisori e decoder sostenuto dall’avvio della migrazione delle frequenze e dall’introduzione del Bonus Tv.
I negozi diretti hanno così recuperato la sottoperformance accusata lo scorso anno a causa delle restrizioni, registrando una crescita a doppia cifra, a fronte di un canale Online che ha visto il proprio fatturato progredire ulteriormente nonostante nello scorso esercizio avesse sfiorato un rialzo del 77%.
I risultati conseguiti consolidano la posizione di leader di mercato di Unieuro e consentono di prefigurare una redditività e una generazione di cassa per l’esercizio appena concluso in linea con le guidance via via fornite al mercato.
Nonostante un contesto internazionale e macroeconomico complesso e oggetto di costante attenzione, è ad oggi prevedibile la distribuzione di un dividendo in linea con la policy attualmente in vigore.
“Un altro anno di sostenuta crescita organica ci ha condotti a ridosso dei tre miliardi di fatturato, una soglia inimmaginabile soltanto pochi anni fa, raggiunta anche grazie ad una strategia omnicanale efficace e ad un modello di business solido e distintivo. Lieti del nuovo traguardo, che lascia prefigurare un’adeguata remunerazione degli azionisti, rimaniamo però saldamente ancorati alla realtà e attenti alle criticità che stanno emergendo a seguito del conflitto in Ucraina e della conseguente situazione geopolitica, le cui ripercussioni sull’economia italiana si preannunciano severe. Il fatturato del mese di marzo sta registrando un trend positivo e la disponibilità di prodotto rimane totale, ma monitoriamo con attenzione tutti gli sviluppi, con particolare riguardo ai costi dell’energia e al loro impatto sulla redditività prospettica”, ha dichiarato Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Amministratore Delegato di Unieuro.

Nell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2022, Unieuro ha conseguito ricavi pari a 2.949,7 milioni di euro, in crescita del 9,9% rispetto ai 2.685,2 milioni consuntivati nell’esercizio precedente e del 20,6% se raffrontati ai 2.444,9 milioni del 2019/20, l’ultimo esercizio pre-pandemia.
La performance è fortemente positiva in quanto conseguita in un contesto di graduale normalizzazione post-Covid e in assenza di significative variazioni del perimetro aziendale, tanto che l’evoluzione dei Ricavi like-for-like si è attestata a +8,8%.
Se su base infra-annuale il raffronto con l’esercizio precedente è influenzato dall’elevata volatilità che aveva accompagnato i primi mesi della pandemia, nel complesso il 2021/22 si è rivelato per la Società un anno di crescita sostenuta e di riequilibrio dei pesi dei singoli canali e delle singole categorie di prodotto, che nel 2020 erano stati impattati da condizioni esterne del tutto straordinarie.

Il canale Retail, pari al 68,1% dei ricavi totali, ha registrato vendite pari a 2.008,1 milioni di euro, in robusta crescita rispetto ai 1.711,6 milioni dell’anno precedente, quando le restrizioni legate al Covid avevano impedito alla rete diretta di beneficiare dei trend di consumo favorevoli innescatisi con la pandemia. Il venir meno di tali restrizioni già a partire dal primo semestre, l’avvenuta internalizzazione già a fine 2020 di 18 shop-in-shop precedentemente in regime di affiliazione, nonché l’apertura di 10 nuovi negozi diretti hanno permesso al canale di recuperare la sottoperformance dello scorso anno, portando così al +17,5% l’incremento dei ricavi rispetto al livello pre-Covid.
Il canale Online, pari al 18,1% dei ricavi totali, ha invertito la tendenza dei primi nove mesi grazie al +6,5% registrato nel quarto trimestre, chiudendo l’esercizio con ricavi in crescita dell’1,4% a 532,8 milioni di euro dai precedenti 525,2 milioni. Il canale ha così ulteriormente migliorato i livelli
record raggiunti nel 2020/21, quando la situazione di emergenza legata alla pandemia aveva portato la clientela a privilegiare l’e-commerce a discapito dei negozi fisici. Rispetto all’ultimo esercizio pre-Covid, i ricavi del canale sono in aumento del 79,3%, a conferma dell’efficacia delle attività di marketing sul canale Online, sia mainstream sia digitali, nonché delle nuove abitudini di consumo diventate strutturali.
Il canale Indiretto, pari al 9,5% dei ricavi totali, ha consuntivato ricavi per 280,5 milioni di Euro, in contrazione dell’8,8% rispetto ai 307,5 milioni dello scorso esercizio. La performance si confronta con il +16,9% registrato nell’anno della pandemia, quando la rete dei negozi affiliati si era dimostrata particolarmente resiliente alle restrizioni, beneficiando delle proprie caratteristiche distintive. La progressiva normalizzazione post- Covid e il sensibile calo congiunturale registrato nel quarto trimestre dell’esercizio appena trascorso hanno ricondotto il canale ad una performance del +6,6% rispetto al fatturato ante-Covid, in linea con i trend di lungo periodo.
Il canale B2B, pari al 3,3% dei ricavi totali, ha registrato ricavi per 98,5 milioni di euro, in calo del 15,7% rispetto ai 116,9 milioni del precedente esercizio. La contrazione, ancor più evidente nel confronto con il 2019/20, è stata frutto di una precisa scelta manageriale legata alla minor disponibilità di prodotto con cui alimentare il canale in taluni periodi dell’anno.
Infine, il canale Travel, pari all’1% dei ricavi totali, ha chiuso l’esercizio con ricavi risaliti a 29,9 milioni di euro, registrando un recupero anno su anno del 24,2% ma mantenendosi al di sotto dei livelli raggiunti prima che la pandemia penalizzasse pesantemente il traffico aeroportuale.

La categoria Grey, pari al 45,9% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 1.355,2 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto ai 1.309,6 milioni dell’esercizio precedente grazie alla buona performance del comparto telefonia e relativi accessori, dei prodotti indossabili e dei tablet. Il secondo semestre ha tuttavia risentito della debolezza del segmento IT, alla luce di una base di comparazione 2020 altamente sfidante che aveva beneficiato dei trend d’acquisto legati a smart working, e-learning e comunicazione, enfatizzati dal contesto emergenziale. La performance rispetto all’esercizio 2019/20, l’ultimo pre-Covid, si conferma comunque fortemente positiva e pari al +16,8%.
La categoria White, pari al 25,6% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 755,8 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto ai 728,8 milioni dell’esercizio precedente, registrando un rallentamento rispetto alla performance dei primi nove mesi dell’esercizio. Rispetto al pre-Covid, l’aumento è comunque a doppia cifra.
La categoria Brown, pari al 19,5% dei ricavi, ha registrato un atteso balzo del 42,5% a 576,2 milioni di euro dai 404,4 milioni dell’esercizio precedente.
La straordinaria performance del segmento TV è stata trainata nel primo semestre dalla ripartenza degli eventi sportivi e nel secondo dall’avvio dello switch-off delle frequenze televisive, il cui effetto è stato accelerato e rafforzato dal Bonus TV, introdotto dal Governo proprio per agevolare la transizione tecnologica. L’effetto dello switch-off, destinato a durare per tutto il 2022, ha consentito alla categoria di sovraperformare anche rispetto ai livelli pre-Covid, rispetto ai quali l’incremento di fatturato è pari al 49,9%.
La categoria Altri prodotti, pari al 4,4% dei ricavi totali, ha registrato ricavi pari a 130,1 milioni di euro, in calo del 3% rispetto all’esercizio precedente. La debolezza del quarto trimestre è legata alla difficile base di raffronto offerta dal corrispondente periodo 2020/21, caratterizzato dal lancio della PS5 e dal boom della mobilità elettrica, tra l’altro conseguenza degli incentivi statali allora in vigore. Rispetto all’ultimo esercizio ante-Covid, l’incremento del fatturato della categoria è comunque pari al 14,2%.
La categoria Servizi, pari al 4,5% dei ricavi totali, ha registrato ricavi per 132,5 milioni di euro, su livelli superiori sia all’esercizio precedente, sia al pre-Covid. Il positivo andamento si è giovato del continuo focus di Unieuro sull’erogazione di servizi alla propria clientela, con particolare riferimento ad estensione di garanzia, consegna e trasporto.

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