Lo smartphone è entrato ormai da tempo nel novero degli oggetti di uso quotidiano ed è utilizzato diffusamente da persone di tutte le fasce di età. È uno strumento eccezionale ma che può presentare insidie se non si hanno le conoscenze sufficienti per destreggiarsi fra i rischi della Rete, in particolare per i più giovani.
Per questo motivo la Regione Piemonte ha avviato con le Asl, gli Uffici scolastici territoriali, le scuole, l’Arpa, le forze dell’ordine e gli enti locali, un progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado per promuovere un uso corretto di questa tecnologia. Non solo: analogamente quanto viene fatto ad esempio con la patente di guida per il motorino, è stato creato un “Patentino per lo smartphone” che viene rilasciato al termine di un corso specifico.
Nell’Astigiano il progetto, dopo lo stop obbligato a causa dell’emergenza Covid, è stato attuato in questi mesi. Ha visto coinvolte 19 classi del primo anno della scuola secondaria di primo grado, per un totale di 395 ragazzi, di 5 istituti comprensivi diversi: Ic 1 e Ic 2 di Asti e gli Ic di Costigliole d’Asti, Nizza Monferrato e Rocchetta Tanaro.
Questa mattina si è tenuta la consegna dei primi Patentini a 95 studenti della scuola secondaria di primo grado “C. A. Dalla Chiesa” di Nizza Monferrato, che hanno completato il corso e superato un test di verifica sulle conoscenze acquisite.
L’iniziativa è frutto della collaborazione istituzionale fra gli enti: tra febbraio e marzo, sotto il coordinamento dell’Ufficio scolastico provinciale, la struttura Promozione della Salute e il Servizio Dipendenze dell’Asl At, la Polizia Postale, l’Arpa e l’Associazione Mani Colorate hanno formato online 13 docenti degli istituti coinvolti.
Gli insegnanti hanno quindi tenuto un corso dedicato ai propri studenti sui temi più critici che possono riguardare l’utilizzo dello smartphone: privacy, cyberbullismo, pedopornografia, onde elettromagnetiche, educazione ai media e ai comportamenti corretti da adottare.
In pratica, un vero approfondimento su tutto quello che c’è da sapere per orientarsi nel mondo digitale, dalle leggi in vigore alla salvaguardia della salute. Al termine del corso gli studenti sostengono un test conclusivo che consente il conseguimento del Patentino.
“Si tratta di una materia delicata e sulla quale non esiste una preparazione specifica, specie a tutela dei più giovani che si trovano ad affrontare il mondo di Internet, magari sapendo usare alla perfezione gli strumenti ma senza conoscerne i rischi e le regole – sottolinea il direttore generale Asl At Flavio Boraso -. Questo progetto è quindi un esempio importante di collaborazione istituzionale fra enti, una strada in cui noi crediamo fortemente anche per le iniziative future”.