Nel giugno 2020, un mese caratterizzato da un certo allentamento delle misure di contenimento COVID-19 in molti Stati membri, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è aumentato del 5,7% nell’area dell’euro e del 5,2% nell’UE, rispetto a maggio 2020, secondo le stime da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. Nel maggio 2020, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 20,3% nell’area dell’euro e del 18,3% nell’UE, il che significa che i volumi del commercio al dettaglio in entrambe le zone sono tornati ai livelli registrati nel febbraio 2020, prima dell’inizio delle misure di contenimento. Nel giugno 2020 rispetto a giugno 2010, l’indice delle vendite al dettaglio rettificato per calendario è aumentato dell’1,3% sia nell’area dell’euro che nell’UE.
Nell’area dell’euro nel giugno 2020, rispetto a maggio 2020, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 20,4% per i carburanti per autoveicoli e del 12,1% per i prodotti alimentari, mentre le bevande, il cibo e il tabacco sono diminuiti del 2,7%. Nell’UE, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 16,9% per i carburanti per autoveicoli e del 10,6% per i prodotti alimentari-alimentari mentre gli alimenti, le bevande e il tabacco sono diminuiti del 2,2%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori aumenti del volume totale del commercio al dettaglio si sono registrati in Irlanda, Spagna e Italia. Diminuzioni sono state osservate in Austria e Germania. Confronto annuale per settore al dettaglio e per Stato membro Nell’area dell’euro nel giugno 2020, rispetto a giugno 2012, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 3,9% per i prodotti non alimentari e dell’1,2% per i prodotti alimentari, bevande e tabaccheria, la produzione di carburanti è diminuita del 13,6%. Nell’UE, il volume degli scambi al dettaglio è aumentato del 4,2% per i prodotti non alimentari e dello 0,7% per gli alimenti, le bevande e il tabacco mentre i carburanti per autoveicoli sono diminuiti del 12,7%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori aumenti annui del volume totale degli scambi al dettaglio sono stati registrati in Irlanda, Estonia e Danimarca. Le diminuzioni maggiori sono state osservate in Bulgaria, Malta e Lussemburgo. Informazioni geografiche L’area dell’euro comprende Belgio, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. L’Unione europea comprende Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia Metodi e definizioni L’indice del volume dei marchi al dettaglio misura l’evoluzione del fatturato nel commercio al dettaglio, corretto per le variazioni di prezzo, ovvero l’evoluzione della quantità totale di merci vendute, in base ai dati corretti per il calendario e gli effetti stagionali. L’area di adeguamento stagionale e le serie UE sono calcolate aggregando i dati nazionali destagionalizzati. Eurostat esegue l’adeguamento stagionale dei dati per quei paesi che non adeguano i loro dati per gli effetti stagionali. Le stime mancanti degli Stati membri negli ultimi mesi sono stimate per il calcolo dell’area dell’euro e degli aggregati dell’UE. I dati dei mesi precedenti sono stati rivisti rispetto a quelli pubblicati nel comunicato stampa 108/2020 del 6 luglio 2020. La variazione percentuale mensile per maggio 2020 è stata rivista da +17,8% a +20,3% nell’area dell’euro e da +16,4% a +18,3% nell’UE. La variazione percentuale annua è stata rivista dal -5,1% al -3,1% nell’area dell’euro e dal -4,2% al -2,6% nell’UE.