Ubisoft svela le principali modifiche del programma esport di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege
In occasione del Six Invitational 2020, Ubisoft ha svelato alcuni importanti cambiamenti per il suo programma eSport di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege per il 2020 e oltre. Dopo le prossime finali della Rainbow Six Pro League, che concluderanno la Stagione XI il 16 e 17 maggio nel Grand Auditorium Anhembi nella splendida San Paolo il panorama eSport di Rainbow Six si evolverà verso un programma regionalizzato.
Pur inserendosi in un quadro globale omogeneo, le 4 regioni esistenti, Europa, America del Nord, America Latina e Asia-Pacifico, decideranno le specifiche del proprio programma regionale, che si tratti di partner, formato o del modo in cui il programma regionale andrà ad alimentare quello globale. Sulla base di quanto è stato creato negli ultimi quattro anni di eSport di Rainbow Six con tornei nazionali della Pro League, regionalizzare il nostro programma sarà il nostro prossimo step naturale per migliorare le specificità e i successi di ciascuna regione. Infatti, consentirà una maggiore focalizzazione sulle specificità locali e una maggiore diversità nelle varie scelte dei programmi che Ubisoft offre. Tutto ciò alimenterà un’entusiasmante corsa globale verso la qualificazione per il Six Invitational, l’apice dell’anno competitivo di Rainbow Six.
Le modifiche al programma includeranno: 4 programmi regionali attivi contemporaneamente durante l’anno. Un anno competitivo di eSport di Rainbow Six, noto come “Stagione”, sarà diviso in 4 trimestri. I primi 3 trimestri saranno noti come “Stage”, con ciascuno che si concluderà con un Major, dove le 4 migliori squadre di ogni regione al termine di ogni Stage si ritroveranno per sfidarsi. Il quarto trimestre sarà dedicato alle finali regionali e alle eventuali retrocessioni, portando al Six Invitational, che incoronerà la migliore squadra al mondo al termine della Stagione.
Le squadre coinvolte nei programmi regionali saranno classificate in base a un nuovo sistema di assegnazione dei punteggi più approfondito, che andrà a premiare le performance sostenute.
Le performance nei programmi regionali e nei Major influenzeranno le classifiche globali e il percorso delle squadre verso il Six Invitational.
La regione Asia-Pacifico includerà due divisioni. Nella Divisione nord, i programmi giapponese, coreano e del sud-est asiatico si riuniranno per formare un unico campionato online altamente competitivo, che includerà 12 squadre. Contemporaneamente, la Divisione sud fornirà nuove e avvincenti opportunità al mercato dell’Oceania già consolidato, insieme a regioni emergenti come l’Asia meridionale. Ubisoft affiderà all’ESL la gestione di programmi ed eventi nell’area Asia-Pacifico.
Il Campionato europeo si espanderà a dieci squadre e si baserà su quanto è stato creato negli ultimi anni. I programmi nazionali europei riceveranno una maggiore importanza e si inseriranno nel programma globale, creando così un panorama eSport a più livelli, consentendo a giocatori di ogni livello e orizzonte di competere. FaceIt e LiveNation saranno partner in co-produzione di Ubisoft per gli eventi e il Campionato europeo.
L’America Latina crescerà da otto a dieci squadre in Brasile e si trasferirà in una struttura offline in Messico, mentre si espanderà in America del Sud. Ora l’America Latina supporterà tre divisioni con l’intento di continuare a evolversi per diventare competitori globali. Il programma latino-americano sarà di proprietà e gestito da Ubisoft e dai propri fornitori a contratto nella regione.
L’America del Nord farà salire di livello l’allestimento e le operazioni dei tornei su tutta la linea, continuando a sostenere i giocatori e la community. Il prossimo anno vedrà l’introduzione della Divisione statunitense, un nuovo programma con produzioni e date di gioco di punta. Per la prima volta, il Canada avrà un posto nella competizione globale con la Divisione canadese.