TIM: prosegue il piano di sviluppo della banda ultralarga nella provincia di Trento
TIM prosegue nel piano di sviluppo della banda ultralarga nella Provincia Autonoma di Trento. Dopo aver realizzato nel corso dell’ultimo anno interventi di posa della fibra ottica che hanno interessato oltre 100mila unità immobiliari distribuite in 95 comuni, facendo così salire il totale delle abitazioni e uffici raggiunti a 170 mila unità. L’Azienda ha avviato intanto un programma per il cablaggio in FTTH in sei città: Trento, Rovereto, Pinzolo, Canazei, Tre Ville, Pergine Valsugana e Riva del Garda.
Il punto sui programmi di potenziamento della banda ultralarga sul territorio trentino è stato fatto oggi nel corso di un evento promosso dalla Provincia di Trento in collaborazione con Trentino Digitale e TIM, che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci e rappresentanti dei comuni interessati dai programmi di cablaggio.
Fondamentale per la realizzazione di questo importante progetto infrastrutturale, che nel corso dell’ultimo anno ha fatto leva su un investimento di 5 milioni di euro, è stata la collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e le amministrazioni locali, che ha consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa, condotte anche grazie all’utilizzo delle infrastrutture pubbliche esistenti, minimizzando sia i tempi d’intervento sia l’impatto sulla cittadinanza. Dei 95 interventi effettuati da TIM nel corso del 2020, 83 hanno riguardato comuni di nuova attivazione, cioè quelli completamenti privi di infrastrutture a banda ultralarga, mentre per 12 comuni si è trattato di interventi di estensione di reti in fibra ottica.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria ad oggi nel territorio trentino sono stati collegati con la fibra ottica circa 500 armadi per un totale di oltre 100 mila nuove unità immobiliari raggiunte dalla banda ultralarga, che hanno così portato ad oltre 170mila il numero delle abitazioni abilitate all’ultrabroadband grazie agli interventi fatti in precedenza. Un impegno, quello messo in campo durante il lockdown, che ha consentito di realizzare in maniera capillare infrastrutture sempre più moderne e in grado di offrire servizi tecnologicamente evoluti, in linea con la nuova strategia di TIM che ha l’obiettivo di colmare il digital divide del Paese, estendendo a tutti la possibilità di lavorare e studiare a distanza, navigare ad alta velocità e usufruire di servizi di TV e intrattenimento.
Nel corso dell’incontro è stato annunciato inoltre che TIM investirà circa 30 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per lo sviluppo della banda ultralarga in Trentino avviando, in particolare, un innovativo piano di cablaggio riguardante la realizzazione delle reti in tecnologia FTTH, vale a dire con la fibra che arriva fino alle abitazioni, che nel corso di quest’anno interesserà Trento, Rovereto, Pinzolo, Canazei, Tre Ville, Pergine Valsugana e Riva del Garda.
La rete in fibra ottica sviluppata da TIM abilita i servizi digitali che caratterizzano le “città intelligente”, come quelli per ottimizzare i trasporti, la mobilità urbana e la sicurezza, monitorare l’ambiente con soluzioni per il controllo della qualità dell’aria e delle aree verdi, oltre ad allargare il campo delle offerte previste dai servizi di intrattenimento.
Le imprese, inoltre, potranno accedere al mondo delle soluzioni professionali, la videosorveglianza in HD e i servizi di cloud computing aziendali.
Per assicurare connessioni ultrabroadband nei comuni non ancora raggiunti dalla fibra, TIM conferma inoltre il proprio impegno anche grazie all’utilizzo della tecnologia FWA, che utilizza un sistema ibrido di collegamenti via cavo e senza filo per offrire servizi di connettività in banda ultralarga.
“La Provincia autonoma di Trento – ribadisce l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli – ha nella digitalizzazione del territorio una delle sue priorità. Un Trentino connesso in maniera veloce e stabile, garantisce alle aziende maggiore competitività sul mercato, così come offre alle famiglie l’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione e ai giovani l’accesso alla conoscenza. La diffusione della banda ultra è un progetto articolato, che la Provincia segue con attenzione, dialogando con diversi partner, ma con un obiettivo unico: ridurre il digital divide tra aree urbane e periferia, che in Trentino significa turismo, agricoltura e settore terziario, asset strategici della nostra economia. La ripartenza post Covid passa anche dalle reti e servizi di futura generazione”.
“Questa importante iniziativa nelle cosiddette ‘aree bianche’ del Trentino, vale a dire in quelle zone finora escluse da ogni programma di cablaggio per questioni di mercato, rappresenta un passaggio fondamentale per il superamento del digital divide nei piccoli centri e nelle località meno abitate della regione – dichiara Massimo Tarsi, Responsabile Field Operation Line Trentino Alto-Adige di TIM -. La banda ultralarga, infatti, consente di abilitare servizi di grande valore per famiglie e imprese e soprattutto durante la fase di grave emergenza per il Paese ha dato risposta alla grande richiesta di connettività per lo smart working e la didattica a distanza, contribuendo concretamente in questo modo allo sviluppo dei territori finora mai raggiunti dall’ecosistema digitale. Un grande sforzo infrastrutturale che vedrà protagonista TIM anche in futuro a sostegno delle imprese e delle comunità locali”.