TIM: parte a Carbonia il piano di cablaggio in fibra ‘Italia 1 giga’
Con l’apertura dei primi cantieri hanno preso il via a Carbonia gli interventi di cablaggio del Gruppo TIM nell’ambito del Piano Italia 1 Giga per portare connessioni ultrabroadband in oltre 3.677 civici situati nelle aree del territorio comunale previste dal bando. L’iniziativa rientra nella Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga ed è finanziata per il 70% attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per il restante 30% da investimenti del Gruppo TIM.
Il Raggruppamento composto da TIM e FiberCop si è infatti aggiudicato 7 dei 15 lotti messi a bando da Infratel Italia nell’ambito del Piano Italia 1 Giga, per un valore di oltre 1,6 miliardi di euro di finanziamento, ai quali si aggiungono circa 700 milioni di investimento diretto. L’obiettivo è garantire entro il 2026, grazie alla posa di fibra ottica nella rete di accesso, una velocità di connessione di almeno 1 Gigabit/s in download e 200 Megabit/s in upload. Carbonia rientra tra i comuni interessati da questo vasto programma che, complessivamente, interessa 10 Regioni più le Province autonome di Trento e Bolzano.
Ad esprimere la sua soddisfazione è il Sindaco di Carbonia, Pietro Morittu: “L’innovazione tecnologica e la transizione digitale si inseriscono a pieno titolo nel nostro programma di mandato amministrativo. Siamo fermamente convinti che l’installazione della banda ultralarga possa garantire una connessione Internet ultraveloce, decisiva in modo particolare in questo periodo, caratterizzato dalla diffusione di nuove modalità operative di insegnamento, formazione e lavoro, tra cui lo smart working e la didattica a distanza”.
“Il nostro obiettivo, da concretizzare come da prescrizioni di legge entro il 2026, è portare la connessione a banda ultralarga o altre tipologie di infrastrutture di accesso ad Internet veloce non soltanto nel centro cittadino, ma anche nelle periferie, nelle frazioni e nei medaus, che necessitano – al pari dei quartieri centrali – di connessioni alla rete stabili e rapidi al fine di essere maggiormente attrattive per utenti, turisti ed imprese” – ha dichiarato l’Assessora alla Transizione Digitale, Katia Puddu.
“L’avvio a Carbonia degli interventi previsti dal Piano Italia 1 Giga – sottolinea Francesca Petriacci, Responsabile Operations Area Centro di TIM – rappresenta un’importante tappa del processo di digitalizzazione di questo territorio che avrà una infrastruttura di Tlc moderna, al pari di quella delle grandi città italiane. Grazie alla collaborazione ed al dialogo con questa Amministrazione, abbiamo raggiunto degli accordi che consentiranno di cablare anche le frazioni di Barbusi e Cortoghiana, e a breve saranno avviati i lavori nella città che interesseranno le strade di Via Vittorio Veneto e Viale Trento per proseguire in zona di Via Cannas e successivamente nelle aree limitrofe verso la periferia. Oltre alla copertura FTTH andremo ad incrementare la capacità di alcune stazioni radio base per potenziare la copertura 5G nel Comune. Come Gruppo TIM siamo particolarmente orgogliosi di mettere a disposizione del territorio le nostre competenze per accelerare la transizione digitale e sostenere la crescita dell’economia locale”.
“Questa moderna rete – ha aggiunto Francesco Castia, Responsabile Field Operations Line Sardegna di TIM – consente ai cittadini e alle aziende di usufruire di una connessione estremamente veloce e sicura e di accedere sempre più a servizi innovativi in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale e alla sempre maggiore efficienza dei servizi urbani in tutte le aree del Comune, ad esempio nel campo dell’infomobilità e in quello della sicurezza.”
TIM, attraverso FiberCop, prosegue così il proprio percorso per realizzare una rete ultrabroadband su tutto il territorio nazionale. FiberCop già oggi garantisce una copertura di oltre il 94% delle linee fisse attraverso tecnologie FTTC e FTTH e proseguirà nello sviluppo della copertura FTTH, con velocità di connessione fino a 10 Gigabit/s, con l’obiettivo di raggiungere circa il 60% delle unità immobiliari su base nazionale.