Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato la relazione finanziaria del Gruppo TIM al 31 marzo 2020. Prosegue il percorso di miglioramento nella generazione di cassa e nella riduzione del debito per effetto sia della gestione ordinaria sia di quella straordinaria, grazie alla progressiva realizzazione delle iniziative strategiche avviate nel 2019. Tale miglioramento è anche il frutto di una razionalizzazione del portafoglio prodotti e di maggior disciplina neiprocessi commerciali che comportano una flessione dei ricavi nel breve termine, ma un importante incremento nella generazione di cassa e, soprattutto, nella soddisfazione dei clienti, significativamente migliorata nel 2020. Nel contesto dell’emergenza sanitaria, la società ha adottato misure di massima prudenza per tutelare la salute dei propri dipendenti e partner e ha costantemente assicurato la piena operatività e continuità nell’erogazione dei servizi, portando avanti senza soluzione di continuità piani e programmi, ove necessario riadattati in funzione del nuovo scenario. TIM ha inoltre incrementato capacità e copertura delle proprie reti, garantendo la continuità dei servizi anche a fronte dell’incremento di traffico registrato a causa del lockdown e ha supportato i propri clienti e le proprie comunità in Italia e Brasile con iniziative rivolte a famiglie, imprese,protezione civile,scuole, ospedalie carceri.I risultatifinanziaririsentono degli effetti della chiusura dei negozi sullevendite di prodotti, e del ridotto traffico roaming da e verso l’estero. L’operating free cash flowha raggiunto 788 milionidi euro, +14% rispetto al primo trimestre 2019, grazie alla continua riduzione dei costi e all’ottimizzazione della gestione del capitale circolante.

Nel primo trimestre 2020 i ricavi da servizi di Gruppo sono stati pari a 3,7 miliardi di euro, mentre i ricavi totali si sono attestati a 4 miliardi di euro, impattati dalla riduzione dell’affluenza nei negozi durante il lockdown. In Italia, nel mobile si è ridotta ulteriormente rispetto al trimestre precedente la Mobile Number Portability del settore, beneficiando della crescente razionalità nel mercato e, per il mese di marzo, dei minori volumi di scambio determinati dal lockdown. La crescente consapevolezza dell’importanza di accedere al web attraverso reti di qualità, ha portato TIM ad avere un saldo MNP positivo nel mese di marzo per la prima volta negli ultimi due anni, nonostante una persistente competizione nel segmento di mercato più sensibile al prezzo. Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,5 milioni a fine marzo, in flessione dell’1,2% rispetto al trimestre precedente a seguito dell’impatto del lockdown sulle attivazioni lorde, che ha di converso beneficiato il tasso di disconnessione, con un ulteriore miglioramento registrato successivamente anche nel mese di aprile. Nel fisso la continua migrazione della base clienti verso la banda ultralarga ha registrato un’ulteriore crescita rispetto al trimestre precedente: 119.000 incrementi netti. Anche nel primo trimestre 2020 non sono stati introdotti incrementi di prezzo. Il numero totale di linee fibra, Retail e Wholesale, ha raggiunto i 7,3 milioni di unità, registrando un incremento del 22% anno su anno e del 5% rispetto al trimestre precedente. Nel segmento Business è proseguita la crescita dei ricavi ICT, a conferma e consolidamento della leadership di TIM nel segmento sia in termini di offerta, sia di presenza sul mercato. Nel Wholesale Domestico i ricavi da servizi sono aumentati dello 0,6% anno su anno, beneficiando della continua migrazione dei clienti da rame a fibra. In Brasile TIM ha incrementato i ricavi da servizi del 1,6% anno su anno, nonostante i primi effetti della crisi sanitaria e le avverse dinamiche macroeconomiche. L’EBITDA organico di Gruppo è stato di 1,8 miliardi di euro, grazie al risparmio di costi che ha in parte compensato la riduzione dei ricavi. Il margine sui ricavi infatti è aumentato di 0,5 punti percentuali anno su anno, attestandosi al 44,6% nel trimestre. L’EBITDA della Business Unit Domestic è stato pari a 1,4 miliardi di euro, mentre l’EBITDA di TIM Brasil è cresciuto dell’8,1% anno su anno. L’EBITDA After Lease di Gruppo è stato pari a 1,5 miliardi di euro. A livello di Gruppo gli investimenti del primo trimestre si sono attestati a 599 milionidi euro, in aumento del 2,2% anno su anno, al netto dell’effetto cambio, a seguito di una maggiore concentrazione nel primo trimestre degli investimenti nelle infrastrutture IT e di rete in Brasile rispetto allo scorso anno, che si attenuerà nei trimestri successivi, e di un rallentamento degli investimenti in Italia. Il risultato netto reported attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 560 milioni di euro, beneficiando della riduzione di ammortamenti, oneri finanziari e tasse, oltre alla plusvalenza netta contabilizzata a seguito della fusione di INWIT con Vodafone pari 441 milioni di euro.

I ricavi totali del Gruppo TIM del primo trimestre 2020 ammontano a 3.964 milioni di euroin calo dell’11,3% rispetto al primo trimestre 2019; la variazione organica dei ricavi totali è pari a -8,4%. I ricavi da servizi del Gruppo TIM ammontano a 3.688 milioni di euro, in calo del 9,7%, rispetto al primo trimestre 2019; la variazione organica dei ricavi da servizi è pari a -6,6%. L’EBITDA del primo trimestre 2020 è pari a 1.735 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del 43,8%.
L’EBIT del primo trimestre 2020è pari a 533 milioni di euro. L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 572 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 14,4%.
L’Utile netto del primo trimestre 2020 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 560 milioni di euro. Il personale del Gruppo TIM al 31 marzo 2020 è pari a 54.969 unità, di cui 45.146 in Italia con una riduzione di 229 unità rispetto al 31 dicembre 2019, di cui -120 unità in Italia. Rispetto al 31 marzo 2019 la riduzione è pari a 2.571 unità.

I ricavi della Business Unit Domestic ammontano a 3.113 milioni di euro, in diminuzione di 389 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019 e risentono dell’effetto dello sfidante contesto competitivo e, con particolare riferimento al mercato Mobile, delle restrizioni connesse all’emergenza COVID-19. I ricavi organici ammontano a 3.128 milioni di euro; in particolare, i ricavi del primo trimestre 2020 scontano un impatto negativo complessivo di 15 milioni di euro, riferito a rettifiche di ricavi connesse a iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza COVID-19. I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 2.861 milioni di euro. I ricavi da servizi stand alone organici ammontano a 2.876 milioni di euro. I ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso sono pari a 2.153 milioni di euro, in diminuzione di 241 milioni di euro in termini organici rispetto al primo trimestre 2019. I ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile sono pari a 856 milioni di euro. In termini organici i ricavi da servizi stand alone del Mobile ammontano a 870 milioni di euro evidenziando, in particolare, un miglioramento dell’ARPU organico da servizi broadband rispetto al primo trimestre 2019. I ricavi Handset e Bundle & Handset sono pari a 252 milioni di euro nel primo trimestre 2020, in diminuzione di 95 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019. In termini organici, i ricavi del segmento Consumer sono pari a 1.478 milioni di euro e presentano una diminuzione, rispetto al primo trimestre 2019, di 215 milioni di euro, anche per effetto del mutato contesto competitivo e regolatorio. La dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi stand alone, che sono pari a 1.325 milioni di euro, con una diminuzione di 152 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. In particolare, i ricavi da Servizi stand alone del Mobile sono pari a 587 milioni di euro e registrano una riduzione di 28 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019, imputabile al taglio delle tariffe di interconnessione entrante in aggiunta alla dinamicacompetitiva ancora intensa nella fasciabassa del mercato. I ricavi da Servizi stand alone del Fissosono pari a 745 milioni di euro, in diminuzione rispetto al primo trimestre 2019. Si evidenzia la crescita dei clienti Broadband, in particolare gli Ultra Broadband. I ricavi Handset e Bundle & handset del segmento Consumer sono pari a 153 milioni di euro, con una diminuzione di 6 2milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019, concentrata sul comparto mobile per la mutata strategia commerciale sui prodotti, focalizzata sulla difesa della marginalità. Sulla performance ha avuto anche impatto la restrizione alla circolazione per emergenza sanitaria COVID-19: nel mese di marzo i volumi venduti di smartphone si sono drasticamente ridotti rispetto sia al 2019, sia ai mesi di gennaio e febbraio 2020.

I ricavi del segmento Business sono pari a 996 milioni di euro con una riduzione di 145 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019. In particolare, i ricavi del Mobile evidenziano una performance negativa rispetto al primo trimestre 2019, con una riduzione di 28 milioni di euro, principalmente dovuta alla contrazione dei ricavi da servizi stand alone per la riduzione dei livelli di ARPU. I ricavi del Fisso si riducono di 119 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019 con una diminuzione anche dei ricavi da servizi. La contrazione dei prezzi e dei ricavi relativi ai servizi tradizionali è stata solo parzialmente compensata dall’incremento dei ricavi da servizi ICT.
Il segmento Wholesale National Market presenta nel primo trimestre 2020 ricavi pari a 437 milioni di euro, in aumento rispetto al primo trimestre 2019 di 14 milioni di euro, con una performance positiva guidata prevalentemente dalla crescita degli accessi trainata dal comparto Ultra BroadBand.
I ricavi del primo trimestre 2020 del segmento Wholesale International Market sono pari a 221 milioni di euro, in riduzione di 17 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019, con effetti trascurabili su EBITDA.

L’EBITDA del primo trimestre 2020 della Business Unit Domestic è pari a 1.346 milioni di euro, in diminuzione di 188milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019, con un’incidenza sui ricavi pari al 43,2%. L’EBIT del primo trimestre 2020 della Business Unit Domesticè pari a 430 milioni di euro, in diminuzione di 154 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019, con un’incidenza sui ricavi pari al 13,8%.

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