Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato il Bilancio consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2020. Il quarto trimestre 2020 inizia ad evidenziare i risultati di due anni di trasformazione, attraverso l’alleggerimento della struttura organizzativa, l’ottimizzazione dei processi e un importante riposizionamento del business con la creazione di nuove opportunità di sviluppo, anche grazie a importanti accordi strategici. Nel corso del 2020 TIM ha ulteriormente accelerato la generazione di cassa, sia per la gestione ordinaria sia per quella straordinaria. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 si è ridotto di 4.342 milioni di euro anno su anno, attestandosi a 23.326 milioni di euro. L’equity free cash flow ha contribuito per 2.414 milioni di euro.
Prosegue il percorso per l’avvio dell’operatività di FiberCop, che porterà entro il 2025 la tecnologia FTTH in gran parte del Paese. Un piano importante di miglioramento della capacità della rete TIM, che già oggi offre tecnologie in grado di supportare la distribuzione di stream multipli di video in alta definizione ad oltre il 91% degli italiani con linea telefonica fissa attiva, conla rimanente partedella popolazione servitadalla connessione UBB Fixed Wireless Accesse satellitare.
La strategia commerciale implementata negli ultimi due anni ha portato, nel quarto trimestre, alla stabilizzazione dei ricavi da servizi nel segmento del fisso, a fronte di indicatori commerciali in forte miglioramento. Di particolare rilievo la crescita delle linee fisse retail totali per la prima volta dal 2001 e i primi segnali di razionalità nel mercato mobile.Il numero complessivo delle linee mobilidi TIM si è attestato a 30,2 milioni a fine anno, in crescita rispetto al trimestre precedente di circa5 mila linee, nonostante il lockdown parziale nei mesi di novembre e dicembre. Tornano a crescere le SIM “Machine to Machine” con 103mila nuove linee. Migliora il trend delle linee “human”, riducendo significativamente la perdita di linee e confermando il trend di stabilizzazione in corso.
La “number portability” registra il miglior risultato dal secondo trimestre 2018.
Nel fisso accelera la migrazione della base clienti verso la banda ultralarga, favorita anche dalla maggiore disponibilità di linee nelle aree bianche, nelle quali da marzo 2020 TIM ha aperto 18 mila nuovi cabinet, rendendo disponibile la fibra al 91% delle famiglie italiane con linea fissa. Nel quarto trimestre 2020 sono state attivate 437mila nuove linee ultrabroadband retail e wholesale, raggiungendo gli 8,6 milionidi unità con un incremento del 24% anno su anno.
I ricavi di Gruppo nel trimestre si sono attestati a 4,1 miliardi di euro con un trend in miglioramento rispetto al trimestre precedente. I ricavi da servizi di Gruppo sono stati pari a 3,7 miliardi di euro, con un trend rispetto all’anno precedente anch’esso in miglioramento sul terzo trimestre.
Nel segmento Business è accelerata ulteriormente la crescita dei ricavi legati ai servizi innovativi, anche grazie al contributo positivo della partnership con Google Cloud.
Nel Wholesale Domestico i ricavi da servizi nel quarto trimestre 2020 sono aumentati del 12,1% anno su anno, beneficiando della continua migrazione dei clienti verso l’ultrabroadband e dell’acquisizione di nuovi contratti nel corso del trimestre.
L’EBITDA organico di Gruppo si è attestato a 1,8 miliardi di euro e quello della Business Unit Domestic a 1,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto al trimestre precedente nonostante il lockdown parziale nei mesi di novembre e dicembre e la diversa distribuzione delle giornate del contratto di espansione, beneficiando al tempo stesso delle azioni di contenimento dei costi. Al netto di queste discontinuità l’andamento dell’EBITDA nel trimestre sarebbe stato ulteriormente migliorativo rispetto al trimestre precedente e con una variazione anno su anno positiva. L’EBITDA After Lease si è attestato a 1,6 miliardi di euro: 1,3 miliardi di euro a livello domestico e 0,3 miliardi di euro per TIM Brasil. A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 1,4 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi dell’anno nonostante l’accelerazione impressa nel quarto trimestre in Brasile e in Italia in particolare per il piano di copertura delle aree bianche. Il risultato netto si è attestato a 6 miliardi di euro nel quarto trimestre e a 7,2 miliardi di euro nell’anno in forte crescita rispetto al 2019.