TIM: approvata la relazione finanziaria al 30 giugno 2021
Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato la Relazione Finanziaria al 30 giugno 2021.
Nel secondo trimestre è proseguita l’azione di stabilizzazione e rilancio del business domestico e l’apertura di una nuova fase di crescita legata ai mercati adiacenti, in particolare quelli dei contenuti e dei servizi innovativi per la clientela business. Sul fronte dei contenuti, TIM ha concluso e reso operativi gli accordi con DAZN e Mediaset Infinity per l’ampliamento dell’offerta di TimVision. Un passo avanti importante nell’esecuzione del piano “Beyond connectivity”, con il conseguimento di una leadership nel mondo consumer che si aggiunge a quella che l’azienda sta consolidando nel mondo business grazie alle attività delle factory di Gruppo e all’estensione del portafoglio di servizi innovativi per imprese e pubbliche amministrazioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2021 si è ridotto di 3,9 miliardi di euro anno su anno, attestandosi a 22,1 miliardi di euro.
Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,3 milioni, in crescita rispetto al trimestre precedente di 95 mila linee. In un mercato che rimane competitivo nella parte a minor valore, prosegue il trend di stabilizzazione della base clienti: nella ‘mobile number portability’ TIM registra per il quarto trimestre consecutivo il miglior risultato tra gli operatori infrastrutturati. Al tempo stesso il settore vede il flusso delle portabilità ridursi complessivamente del 2% anno su anno, a dimostrazione del raffreddamento della competizione nella parte a maggior valore.
Nel fisso è confermata la stabilizzazione delle linee per il terzo trimestre consecutivo, favorita dal ritorno alla crescita del mercato italiano della telefonia fissa, che nel primo trimestre 2021 si è incrementato di 450 mila linee anno su anno e continua la crescita delle connessioni FTTH nella quale TIM ha avuto l’accelerazione più importante fra tutti gli operatori nel periodo marzo 2020 – marzo 2021.
Nel trimestre la migrazione della base clienti TIM verso la banda ultralarga è stata di +231 mila linee retail grazie anche al portafoglio di offerta sempre più ricco e orientato alla convergenza e alla spinta impressa nella copertura in fibra ottica: oltre il 93% delle famiglie italiane con linea fissa è raggiunto dalla banda ultralarga.
Nel secondo trimestre 2021 sono state attivate 366 mila nuove linee ultrabroadband retail e wholesale, raggiungendo i 9,4 milioni di unità con un incremento del 20% anno su anno.
I ricavi di Gruppo nel trimestre si sono attestati a 3,8 miliardi di euro, in crescita rispetto al secondo trimestre 2020 di un punto percentuale. In crescita anche i ricavi della telefonia fissa domestica.
I ricavi da servizi di Gruppo nel trimestre sono stati pari a 3,5 miliardi di euro, con un trend rispetto all’anno precedente in miglioramento rispetto al trimestre precedente.
Nel segmento Business continua la crescita dei ricavi legati ai servizi innovativi, anche grazie al contributo positivo di Noovle e della partnership con Google Cloud.
Nel Wholesale i ricavi da servizi di telefonia fissa nel secondo trimestre 2021 sono stati complessivamente stabili.
In Brasile i ricavi da servizi hanno accelerato la crescita beneficiando della strategia focalizzata sul valore che ha comportato un importante incremento del ricavo medio per utente.
L’EBITDA organico di Gruppo nel trimestre si è attestato a 1,6 miliardi di euro e quello della Business Unit Domestic a 1,3 miliardi di euro.
L’EBITDA After Lease si è attestato a 1,4 miliardi di euro: 1,2 miliardi di euro a livello domestico e 252 milioni di euro per TIM Brasil. Al netto di discontinuità sul costo del lavoro e ai costi di startup dell’offerta calcio e delle factory l’EBITDA After Lease domestico registra una variazione del –2,5% anno su anno.
A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 1,1 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi aggiornati di piano e con un trend in aumento legato al rallentamento imputabile al COVID 19 nel secondo trimestre 2020. Cambiato il mix degli investimenti ora prevalentemente dedicati alla crescita sia in Italia, sia in Brasile.
L’Equity free cash flow è stato influenzato da pagamenti straordinari effettuati nel secondo trimestre: 231 milioni di euro relativi alla tassa sostitutiva per l’affrancamento dell’avviamento che genera un tax asset di 5.9 miliardi di euro di cui la società beneficerà nei prossimi 18 anni, e 148 milioni di euro per lo più legati a contenziosi a fronte di accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti. Il confronto con l’anno precedente risente inoltre delle misure prese nel 2020 per fronteggiare l’emergenza pandemica, come ad esempio lo slittamento del pagamento della Fistel al secondo semestre e il rallentamento delle attività di investimento, e delle azioni di ottimizzazione nella gestione del capitale circolante, grazie all’avvio di TimFin.