Thirst è il primo horror di Park Chan-Wook, dedicato al mondo dei vampiri. Da Koch Media per la collana Midnight Factory
In Thrist il popolare prete coreano Sang-hyun (Song Kang-ho), disobbedendo agli ordini dei suoi superiori, si dirige in Africa per diffondere un vaccino in grado di debellare un virus mortale molto diffuso. Tornato in patria dopo il fallimento degli esperimenti, si innamora della moglie (Kim Ok-bin) di un suo amico d’infanzia (Shin Ha-kyun), ma il suo corpo e la sua mente cominciano a subire modifiche fino a trasformarlo in un vampiro.
Link al trailer originale: https://youtu.be/TQz3dJ137jg
Il primo “horror puro” di Park Chan-wook, basato in larga parte su Teresa Raquin di Émile Zola, prova a trattare il mondo dei vampiri attraverso un’inedita visione che si insinua nei meandri della commedia nera, riuscendoci solo a metà: la pellicola gira a vuoto, soprattutto nella parte centrale.
Verso la conclusione il film dimostra quanto, nello stile registico di Park, la finezza non sia scomparsa, ma si celi semplicemente dietro una poco convincente resa visiva della sofferenza umana, della violenza opprimente e dell’anarchia. Prolisso ma visionario, necessario per capire come si è passati, nella filmografia dell’autore coreano, dalla “trilogia della vendetta” a Stoker (2013).
Trama e recensione artistica a cura di LongTake
Thirst – Video & Audio
Girato interamente analogico su pellicola di cui non è dato sapere la sensibilità ASA, Thirst è presentato nell’originale formato immagine 2.35:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50 doppio strato. La qualità d’insieme è superiore, non sorgono difficoltà nemmeno nelle sequenze a bassa luminosità o notturne. Neri convincenti e ampiezza dei colori, senza temere schermi di grandi dimensioni.
Una sola traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali coreano (24 bit), con sottotitoli in italiano. Anche se il film non è stato doppiato e non è transitato per le nostre sale lo spettacolo non manca di colpire per precisione, livello di dettaglio e alcuni effetti benché il racconto sia perlopiù dialogo-centrico.
Thirst – Extra
Presente solo il trailer e libretto di approfondimenti testuali a cura di Nocturno editore. Data l’importanza dell’opera in quanto primo film horror di Park Chan-Wook, oltremodo raro sul nostro mercato ci sarebbe piaciuto approfondire ulteriormente i diversi aspetti della produzione.