The Outpost narra della cruenta battaglia che in Afghanistan nel 2008 vide un avamposto di soldati americani attaccato da un’orda di guerriglieri
The Outpost racconta la vera storia di un manipolo di soldati americani che presso Kamdesh, in Afghanistan, si trova asserragliato all’interno di un avamposto quasi completamente circondato da alte colline. I circa cinquanta soldati di presidio sono in realtà un eterogeneo gruppo con poca o nessuna esperienza sul campo, eccetto gli ancor meno graduati e ufficiali.
Dopo una prima serie di timidi attacchi talebani e il tentativo di raggiungere un’intesa con i locali capi tribù, il fortino si ritroverà ad affrontare un massiccio assalto di centinaia di guerriglieri votati alla morte.
Coraggio, spirito di sacrificio, eroismo e terrore nel corso di quella che è passata alla storia come la battaglia di Kamdesh nel film che reca la firma del regista israeliano Rod Lurie. Ex critico cinematografico, ex ufficiale dell’esercito statunitense, era lui dietro la cinepresa di opere come Il castello (2001) e il remake di Cane di paglia del 2011. Adattamento dell’omonimo libro del sopravvissuto Jake Tepper, l’opera odora di trincea dal primo all’ultimo istante, all’interno di una narrazione relativamente brillante specie nella prima parte, decollando maggiormente in seguito e culminando con la battaglia vera e propria.
Nonostante la presenza di qualche volto particolarmente convinto tra cui spiccano quelli di Orlando Bloom e Scott Eastwood, non si raggiungono mai vette particolarmente sublimi. A conti fatti un lavoro che merita di venire scoperto, unica testimonianza artistica impegnata a ricostruire il più fedelmente possibile la memoria di quella infernale battaglia in cui persero la vita otto soldati americani e altri ventisette furono feriti.
Girato digitale a imprecisata risoluzione, aspect ratio 1.85:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. Davvero un pregevole lavoro di codifica, con riscontro elevato anche nei passaggi con luce critica e notturna dove resta comunque difficile riscontrare evidenze di compressione.
Benché in presenza di informazioni SDR / 8 bit lo spettacolo video c’è tutto e non teme la visione su schermi di grandi dimensioni. Non sono da meno le tracce DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit), entrambe capaci di dare il giusto sfogo a una colonna sonora che se da una parte non eccelle quanto a composizione musicale offre molto per parlato ed effetti. L’intera battaglia nella seconda parte ne è dinamica e lampante dimostrazione.
Per gli extra di The Outpost fa davvero piacere scoprire un documentario sulla realizzazione di poco meno di 30′ minuti, con focus su cast, troupe, i veri protagonisti e la meticolosa ricostruzione di quei drammatici eventi. Sottotitoli in italiano.