Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2024.
Nei primi nove mesi del 2024, in uno scenario macroeconomico complesso a causa del perdurare delle tensioni geopolitiche in Europa e in Medio Oriente, Terna ha registrato un miglioramento di tutti i principali indicatori economico-finanziari e ha incrementato significativamente gli investimenti a beneficio della transizione energetica e digitale del sistema elettrico e del Paese. Nel terzo trimestre questi sono stati pari a 656,8 milioni di euro, portando il valore complessivo degli investimenti a circa 1,7 miliardi di euro con un incremento del 18,5% rispetto al medesimo periodo del 2023.
“La significativa accelerazione degli investimenti nei primi nove mesi dell’anno, che hanno registrato il valore più alto nella storia di Terna per questo periodo, favorirà il processo di transizione energetica in atto e renderà la rete elettrica ancora più efficiente per trasmettere una quantità crescente di energia prodotta dalle fonti rinnovabili”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, che ha aggiunto: “i risultati positivi di tutti i principali indicatori economici confermano la capacità dell’azienda di proseguire un deciso percorso di crescita, che ci ha permesso di migliorare la guidance per l’anno 2024 e di confermare gli obiettivi del Piano Industriale 2024-2028”.
I ricavi dei primi nove mesi del 2024, pari a 2.647,4 milioni di euro, registrano un aumento di 400,3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’aggiornamento del WACC riconosciuto per il 2024 e all’ampliamento della base asset regolata. Significativo anche il contributo delle Attività Non Regolate che riflettono principalmente l’incremento dei ricavi del Gruppo Tamini, in ambito Equipment, e del Gruppo LT, in ambito Energy Services.
Nel terzo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 17,2% a 893 milioni di euro.
L’EBITDA dei primi nove mesi del 2024 si attesta a 1.892,2 milioni di euro, in crescita di 336 milioni di euro rispetto ai 1.556,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023, per il miglior risultato delle Attività Regolate.
Il dato dell’EBITDA relativo al terzo trimestre del 2024 mostra un incremento del 18,2% a 635 milioni di euro.
L’EBIT del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni, è pari a 1.256,8 milioni di euro, rispetto ai 979,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023.
Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 104,9 milioni di euro, rilevano un incremento di 23,7 milioni di euro, rispetto agli 81,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2023, dovuto essenzialmente alla stipula di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati dai maggiori proventi sulle disponibilità liquide e sulle altre attività finanziarie e dai maggiori oneri finanziari capitalizzati.
Il risultato ante imposte si attesta a 1.151,9 milioni di euro, in aumento di 253,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023.
Le imposte del periodo sono pari a 338,7 milioni, in aumento di 77,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023, principalmente per effetto del maggior risultato ante imposte. Il tax rate si attesta pertanto al 29,4%, in leggero aumento rispetto al dato dei primi nove mesi del 2023 (29,1%).
L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 812,6 milioni di euro, in crescita di 170,9 milioni di euro rispetto ai 641,7 milioni dei primi nove mesi del 2023.
Nel terzo trimestre, l’utile netto di Gruppo ha registrato un incremento del 16,3% a 267,8 milioni di euro.
La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2024 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 7.484,3 milioni di euro, a fronte dei 6.324,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 10.017,7 milioni di euro, rispetto ai 10.494,3 milioni di euro di fine 2023.
L’incremento del patrimonio netto di Gruppo e la contestuale riduzione dell’indebitamento finanziario netto sono principalmente dovuti all’emissione obbligazionaria ibrida lanciata il 4 aprile 2024 per un importo di 850 milioni di euro e contabilizzata come strumento di equity.
Gli investimenti complessivi realizzati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 1.699,2 milioni di euro, in crescita del 18,5% rispetto ai 1.433,6 milioni del corrispondente periodo del 2023. Tra i principali progetti si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna, dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche, e del collegamento tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna, nonché gli interventi per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici ’Milano-Cortina 2026’, quelli per accrescere la capacità di scambio fra la Calabria e la Sicilia, fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, a cui si aggiungono le attività realizzative dei collegamenti ‘Colunga-Calenzano’, fra Emilia-Romagna e Toscana, e ‘Cassano-Chiari’, in Lombardia. Prosegue inoltre il piano di installazione di apparecchiature, fra cui reattori, compensatori sincroni e resistori stabilizzanti, a beneficio della sicurezza della rete, per complessivi 163,2 milioni di euro investiti nei primi nove mesi del 2024.
Nel periodo sono proseguite anche le attività di rinnovo di linee aeree e dei macchinari di stazione che hanno visto, al 30 settembre 2024, la sostituzione di 649 km di terne e di 10 macchine, fra trasformatori e reattori, per complessivi 336,7 milioni di euro.
I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2024, sono pari a 6.196, in crescita di 269 unità rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per la copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dello sfidante target di investimenti previsto nel Piano Industriale 2024-2028, oltre che per il rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo.
Terna prevede un miglioramento della guidance per il 2024, ed in particolare, è previsto che i ricavi si attestino a 3,61 miliardi di euro e l’EBITDA a 2,5 miliardi di euro. Previsto in miglioramento anche l’Utile Netto di Gruppo che porterà a un utile per azione di 52 centesimi di euro nel 2024. Il miglioramento degli indicatori economici attesi per il 2024 è dovuto al maggior contributo dei premi output based relativi allo schema di incentivi MSD, che andrà a terminare a fine anno e non è legato all’andamento generale dei livelli tariffari. Tale schema regolatorio ha permesso, tra l’altro, di ridurre drasticamente i costi di dispacciamento di Terna e gli oneri in capo ai clienti finali. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, si conferma il target 2024 pari a circa 2,6 miliardi di euro.