Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2021.

I primi nove mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una costante ripresa dei consumi elettrici italiani, che nel periodo hanno registrato un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente: in questo contesto, Terna ha registrato risultati economici in crescita, proseguendo nella costante forte accelerazione degli investimenti a beneficio della transizione energetica: in particolare, nel corso dei nove mesi il Gruppo ha dispiegato investimenti per 925,3 milioni di euro, con un incremento del 23,5% rispetto allo stesso periodo del 2020, che pure aveva già segnato un progresso dell’11,9% rispetto al 2019, anno pre-pandemia da Covid-19.

“A partire da maggio dello scorso anno abbiamo deciso di imprimere un importante cambio di passo alle attività di Terna, consapevoli del nostro fondamentale ruolo di registi della transizione energetica e di volano per la ripresa economica del Paese”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Per il sesto trimestre consecutivo abbiamo quindi messo in campo investimenti in accelerazione e siamo più che mai concentrati sulla realizzazione dei progetti previsti dal nostro Piano Industriale, che procedono speditamente in base ai tempi prefissati e sono fondamentali per consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione”.

I ricavi dei primi 9 mesi del 2021, pari a 1.901,6 milioni di euro, registrano un aumento di 121,0 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020. Tale risultato è dovuto principalmente all’incremento dei ricavi delle Attività Regolate, unito all’apporto delle Attività Non Regolate, che riflette il maggior contributo delle attività del Gruppo Tamini e del Gruppo Brugg, nonché delle attività di Energy Solutions. Nel terzo trimestre 2021 i ricavi sono cresciuti di 45,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

L’EBITDA del periodo si attesta a 1.373,9 milioni di euro, in crescita di 50,6 milioni di euro rispetto ai 1.323,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020, principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate. Il dato dell’EBITDA relativo al terzo trimestre del 2021 mostra un incremento del 3,6% attestandosi a 463,4 milioni di euro.

L’EBIT del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 491,4 milioni di euro, si attesta a 882,5 milioni di euro, rispetto agli 865,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.

Gli oneri finanziari netti del periodo ammontano a 68,4 milioni di euro sostanzialmente in linea rispetto ai 70,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.

Il risultato ante imposte si attesta a 814,1 milioni di euro, in aumento di 19,4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020.

Le imposte del periodo sono pari a 231,8 milioni di euro, in crescita di 8,9 milioni rispetto allo stesso periodo del 2020, essenzialmente per il maggior risultato ante imposte e per minori proventi fiscalmente non rilevanti registrati nel periodo rispetto al 2020. Il tax rate si attesta pertanto al 28,5%, rispetto al 28% dei primi nove mesi del 2020.

L’utile netto di Gruppo del periodo è pari a 580,4 milioni di euro, in crescita di 11,3 milioni di euro rispetto ai 569,1 milioni dei primi nove mesi del 2020.

La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 4.639,4 milioni di euro, a fronte dei 4.369,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 9.573,2 milioni di euro, rispetto ai 9.172,6 milioni di euro di fine 2020, a servizio della crescita degli investimenti del periodo.

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 925,3 milioni di euro, in crescita del 23,5% rispetto ai 749,5 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020. Tra i principali progetti del periodo si segnalano l’avanzamento dei lavori per la linea a 380kV Paternò-Pantano-Priolo in Sicilia; la razionalizzazione della rete elettrica dell’area metropolitana di Torino e gli avanzamenti dei cantieri per l’interconnessione con la Francia. Rilevanti anche gli investimenti su compensatori sincroni nel Sud Italia, elementi fondamentali per la stabilità della rete.

I dipendenti del Gruppo a fine settembre 2021 sono pari a 4.996, in crescita di 261 unità rispetto al 31 dicembre 2020. Tale incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze e allo sviluppo del business, coerentemente con il Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”.

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