Terna: approvati i risultati al 30 settembre 2020
Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2020.
Nel corso dei primi nove mesi dell’anno, caratterizzati dall’emergenza sanitaria Covid-19 e da un contesto in continua evoluzione, Terna ha registrato risultati economici in crescita: in particolare, nel corso del terzo trimestre il Gruppo ha accelerato ulteriormente il dispiegamento degli investimenti che durante il periodo dal 1° luglio al 30 settembre 2020 sono stati pari a oltre 321 milioni di euro, con un incremento del 17% rispetto al terzo trimestre del 2019, a beneficio del sistema elettrico e della ripresa del Paese.
“Nel terzo trimestre Terna ha registrato risultati molto solidi, con investimenti in forte crescita in tutte le aree del Paese, a conferma del proprio ruolo di regista della transizione energetica e di motore della crescita economica. In quest’ottica, il 19 novembre presenteremo il nostro nuovo Piano Industriale 2021-2025, con l’obiettivo di contribuire ulteriormente alla ripresa dell’Italia”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.
I ricavi dei primi 9 mesi del 2020, pari a 1.780,6 milioni di euro, registrano un aumento di 115,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019. Tale risultato è dovuto principalmente all’incremento dei ricavi delle Attività Regolate, unito all’apporto delle Attività Non Regolate, che riflette prevalentemente l’integrazione di Brugg Cables e i progetti degli interconnector privati. Nel terzo trimestre 2020 i ricavi sono cresciuti di 29,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
L’EBITDA del periodo si attesta a 1.323,3 milioni di euro, in crescita di 44,9 milioni di euro rispetto ai 1.278,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019, principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate e Non Regolate, anche a seguito della citata integrazione di Brugg Cables. Il dato dell’EBITDA relativo al terzo trimestre del 2020 mostra un incremento del 3,5% a 447,3 milioni di euro.
L’EBIT del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 458,2 milioni di euro, si attesta a 865,1 milioni di euro, rispetto agli 842,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.
Gli oneri finanziari netti del periodo ammontano a 70,4 milioni di euro rispetto ai 61,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019 per effetto dei minori oneri capitalizzati e dell’adeguamento della valutazione delle partecipazioni in alcune società collegate.
Il risultato ante imposte si attesta a 794,7 milioni di euro, in aumento di 13,6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Le imposte del periodo sono pari a 222,9 milioni di euro e si riducono rispetto ai primi nove mesi del 2019 di 3,6 milioni di euro. Il tax rate si attesta al 28%, leggermente in calo rispetto ai primi nove mesi del 2019, per effetto della contabilizzazione di proventi non fiscalmente rilevanti.
L’utile netto di Gruppo del periodo è pari a 569,1 milioni di euro, in crescita di 16,6 milioni di euro rispetto ai 552,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.
La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 4.333,5 milioni di euro, a fronte dei 4.190,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.824,6 milioni di euro, rispetto ai 8.258,6 milioni di euro di fine 2019, a servizio della crescita degli investimenti del periodo.
Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 749,5 milioni di euro, in crescita dell’11,9% rispetto ai 670 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, nonostante l’emergenza Covid-19. Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Campania e in Sicilia; la razionalizzazione della rete elettrica dell’area metropolitana di Napoli e gli avanzamenti dei cantieri per l’interconnessione con la Francia.
I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2020, sono pari a 4.696, in crescita di 406 unità rispetto al 31 dicembre 2019.