Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati al 31 dicembre 2021.
Il 2021 è stato un anno ancora segnato dal perdurare della pandemia e da un contesto economico internazionale incerto. In questo scenario, che ha visto comunque una ripresa dei consumi elettrici italiani, in crescita del 5,6% rispetto al 2020, e un sostanziale ritorno ai livelli pre-Covid del 2019, Terna ha registrato un miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari. A partire da maggio del 2020 il Gruppo ha infatti deciso di imprimere un importante cambio di passo alle attività, consapevole del proprio ruolo di regista della transizione energetica e di volano per la ripresa economica del Paese. Tutto ciò si è tradotto in sette trimestri consecutivi con investimenti in crescita, fondamentali per consentire all’Italia di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che si è data. Nel 2021 Terna ha quindi raggiunto un primato storico: 37 nuove opere autorizzate dal Ministero della Transizione Ecologica e dagli Assessorati regionali, per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro di investimenti, quasi quadruplicati rispetto al 2020. Nel complesso, nel corso del 2021 Terna ha dispiegato investimenti per complessivi 1.520,7 milioni di euro, in crescita del 12,6%.
“Nel corso del 2021 è proseguita la forte accelerazione dei nostri investimenti, con l’obiettivo di abilitare e favorire sempre di più lo sviluppo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: l’attuale contesto internazionale dimostra con ancor maggior forza come l’Italia debba puntare con decisione su quei combustibili di cui il nostro Paese è ricco come pochi al mondo, sole e vento”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.
I ricavi del 2021, pari a 2.604,8 milioni di euro, registrano un aumento di 114,4 milioni di euro rispetto al 2020. Tale risultato è dovuto principalmente all’incremento dei ricavi delle Attività Regolate legato allo sviluppo della rete, unito all’apporto delle Attività Non Regolate, che riflette i positivi risultati del Gruppo Tamini e del Gruppo Brugg.
L’EBITDA del 2021 si attesta a 1.854,8 milioni di euro, in crescita di 43,8 milioni di euro rispetto al 2020, principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate, che riflettono l’incremento del perimetro degli asset gestiti.
L’EBIT dell’esercizio, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 654,4 milioni di euro, si attesta a 1.200,4 milioni di euro, rispetto ai 1.176,6 milioni di euro del 2020.
Gli oneri finanziari netti del 2021, pari a 78,9 milioni di euro, rilevano un decremento di 7,1 milioni di euro rispetto agli 86 milioni di euro del 2020, dovuto principalmente all’effetto combinato di differenze cambio ed inflazione.
Il risultato ante imposte si attesta a 1.121,5 milioni di euro, in aumento di 30,9 milioni di euro rispetto al 2020.
Le imposte dell’esercizio sono pari a 317,9 milioni di euro, in crescita di 20,5 milioni rispetto al 2020, essenzialmente per il maggior risultato ante imposte e per maggiori proventi fiscalmente non rilevanti registrati nell’esercizio precedente. Il tax rate si attesta pertanto al 28,3%, rispetto al 27,3% del 2020.
L’utile netto di Gruppo dell’esercizio è pari a 789,4 milioni di euro, in crescita di 3,9 milioni di euro rispetto ai 785,5 milioni di euro del 2020.
La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 4.681,9 milioni di euro, a fronte dei 4.369,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 1.520,7 milioni di euro, in crescita del 12,6% rispetto ai 1.351,1 milioni di euro del 2020. Tra i principali progetti dell’esercizio si segnalano gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Campania e in Sicilia, gli avanzamenti dei cantieri per l’interconnessione con la Francia e il completamento della stazione elettrica di Auronzo, nell’Alto Bellunese, nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.
Per finanziare l’importante accelerazione degli investimenti a sostegno della crescita di Terna e della ripresa del Paese, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 si è attestato a 10.002,5 milioni di euro, rispetto ai 9.172,6 milioni di euro di fine 2020.
I dipendenti del Gruppo, a fine 2021, sono pari a 5.136, in crescita di 401 unità rispetto al 31 dicembre 2020. Tale incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze e allo sviluppo di tutte le attività del Gruppo.
Nel corso del 2021, a seguito dei sostenuti investimenti, i ricavi delle Attività Regolate sono cresciuti a 2.253,5 milioni di euro.
L’EBITDA si è quindi attestato a 1.800,5 milioni di euro, in aumento di 79,8 milioni di euro rispetto al dato dell’esercizio precedente.
Nel corso del 2021, i ricavi delle Attività Non Regolate sono cresciuti a 350,9 milioni di euro, +2,9% rispetto ai 341,0 milioni di euro del 2020, grazie soprattutto al maggior apporto derivante dalle controllate Gruppo Tamini e Gruppo Brugg.
L’EBITDA relativo alle Attività Non Regolate dell’esercizio 2021, pari a 61,8 milioni di euro, registra un decremento di 35,1 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente all’effetto one-off derivante dalla rilevazione nel 2020 della quota di ricavo riferibile al maggior valore delle attività nette non regolate della società acquisita Brugg Cables rispetto al corrispettivo pagato.
Al fine di ridurre ulteriormente il profilo di rischio del Gruppo, Terna ha valutato l’opportunità di avviare un processo di valorizzazione delle attività in Sud America, con l’obiettivo di cessione fino al 100% del proprio portafoglio LatAm.
Quanto ai risultati della Capogruppo, Terna S.p.A. chiude il 2021 con ricavi pari a 2.224,1 milioni di euro. L’EBITDA si attesta a 1.706,8 milioni di euro. L’EBIT, a valle di ammortamenti e svalutazioni per 585,8 milioni di euro, si attesta a 1.121,0 milioni di euro. L’utile netto dell’esercizio si attesta pertanto a 735,2 milioni di euro. Sussistendo i requisiti per l’applicazione dell’IFRS 5, i risultati economici della Società sono stati rivisti, come previsto dal principio contabile.
La situazione patrimoniale e finanziaria mostra un patrimonio netto di 4.329,5 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto per 9.893,8 milioni di euro.