Si è chiusa presso l’Università di Genova la seconda edizione di Innovation Campus, programma di alta formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia assieme all’Ateneo con l’obiettivo di offrire agli studenti competenze digitali avanzate, necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione, facendo leva sui nuovi trend tecnologici, come Intelligenza Artificiale, Big Data, Cybersecurity e Internet of Things.
Il progetto, che ha coinvolto anche quest’anno l’Ateneo ligure, ha accompagnato gli studenti delle università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale.
«Con Innovation Campus vogliamo essere al fianco delle Università e dei docenti e dare un contributo a ridurre il gap di competenze che nel nostro Paese sta diventando una criticità sempre più urgente. Secondo alcuni studi recenti, lo skill gap coinvolge un lavoratore su tre nell’area OCSE e avrà un impatto negativo sul PIL dell’11% a livello globale entro il 2025. Il digitale può accelerare la crescita e far evolvere le nostre imprese ma, per coglierne davvero le opportunità occorre valorizzare il capitale umano e dotarlo degli strumenti adeguati ovvero competenze nuove, hard e soft, affinché possano essere promotori di un cambiamento positivo e un progresso sociale ed economico», ha commentato Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication Manager di Samsung Electronics Italia.
Il corso, della durata di 250 ore, si è integrato con i percorsi universitari già avviati e ha visto la partecipazione di 21 studenti provenienti dai corsi di Laurea Triennale istituiti presso le facoltà di Informatica, Ingegneria, Matematica e Fisica che, dopo una prima parte di lezioni teoriche, sono stati chiamati a lavorare a un project work, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro. I team di lavoro hanno sviluppato un’idea strutturata in grado di promuovere una crescita sostenibile e una società più inclusiva attraverso l’innovazione digitale, con un focus in primis sull’AI.
Ludovico Capiaghi, Fabien Dufour, Andrea Lanteri gli studenti migliori, che hanno raggiunto il punteggio più alto, risultato dalla somma del test finale e dalla valutazione del project work e che si aggiudicano una borsa di studio del valore di circa 1.800 euro.
I tre studenti insieme agli altri componenti della classe hanno lavorato alla realizzazione di 5 progetti, dove hanno potuto applicare quanto appreso durante le lezioni teoriche. Tema portante del project work la sostenibilità ambientale e la tutela dell’ecosistema.
WATER TRACKER nasce come idea per chi vuole risparmiare sui costi e ridurre lo spreco di acqua attraverso il monitoraggio dei propri consumi tramite un’app con un sensore IoT.
PLANT PARENT è un’app pensata per il benessere delle piante e del raccolto. Grazie a dei sensori posizionati vicino alle piante, è possibile il loro bisogno di acqua, anche sulla base del livello di pioggia. Oltre al monitoraggio dell’umidità del terreno e dell’aria, il sensore, collegato con il telefono, misura l’esposizione alla luce solare e la temperatura dell’ambiente circostante.
BOAR RIDERS: spesso la presenza dei cinghiali vicino alle abitazioni è un problema per la sicurezza dei cittadini. Il gruppo ha creato un dispositivo che monitora il movimento del cinghiale, tutto ciò tramite sensori di riconoscimento collegati a un sistema di telecamere con una rete neurale.
SMART CARE: per la salvaguardia dell’ambiente e per aiutare i cittadini a smaltire i rifiuti più velocemente e in modo smart, il gruppo ha pensato a una soluzione alternativa: sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti attraverso il riconoscimento dei materiali, in una prima fase a Genova e poi da estendere in tutta la Liguria. Attraverso un’app è possibile inoltre accumulare punti per ogni rifiuto riciclato, convertibili in buoni spesa o sconti.