Si è chiuso presso l’Università degli Studi di Perugia Samsung Innovation Camp, progetto sviluppato da Samsung Electronics Italia, in collaborazione con Randstad, agenzia internazionale specializzata in servizi HR, che nasce con l’obiettivo di accompagnare gli studenti e le studentesse delle università italiane in un percorso formativo dedicato all’innovazione digitale, volto a offrire quelle competenze sempre più richieste dal mercato del lavoro e prepararli a costruire i profili professionali del futuro. Focus di questa edizione, la valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico e culturale attraverso l’innovazione digitale, con l’obiettivo di sostenere il settore della Cultura e del Turismo, duramente colpiti in questo momento storico complesso.

Tra i 527 studenti iscritti a Innovation Camp e i 23 studenti selezionati per la fase finale, il progetto Perugia O’Clock sviluppato dal team B, composto da Aurora Pasanisi, Ilaria Di Crescenzo, Alessandro Parroncini e Lazzaro Chionna è stato giudicato il migliore da una commissione formata da Samsung, l’Università, le Accademie di Belle Arti italiane e il Comune di Perugia, partner dell’iniziativa, che ha lavorato insieme agli studenti commissionando loro un project work volto a promuovere una frequentazione più consapevole del territorio. Requisito essenziale del project work, rispondere a una necessità concreta attraverso le nuove tecnologie, arricchendo la già esistente applicazione “Perugia inApp”, utile per esperienze sul territorio locale.

Perugia O’ Clock promuove itinerari nuovi nella città di Perugia integrando l’App del Comune “Perugia in App” con giochi basati sulle storie della città di Perugia. Un esempio è il gioco che si rifà alla leggenda locale del Santo Anello, in cui il Grifo diventa narratore e sfida il visitatore a cercare all’interno della città diverse chiavi per aprire la reliquia del Santo Anello.

Il team B è quindi il primo team finalista a cui si aggiungeranno nei prossimi giorni quelli delle altre università partecipanti ovvero l’Università degli Studi di Catania, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università degli Studi di Trento e Università degli Studi di Verona e che si sfideranno per la vittoria in un hackathon finale.

Innovation Camp, programma giunto alla quinta edizione che ha formato fino ad ora oltre 30.000 studenti e studentesse provenienti da 21 atenei in tutta Italia, è un vero e proprio corso di formazione che si integra con i percorsi universitari già avviati e che consente agli universitari partecipanti di sviluppare nuove competenze digitali ma anche manageriali e di marketing, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale. Organizzato in più fasi e aperto agli studenti di tutte le facoltà, il corso ha visto un primo modulo di 30 ore di formazione online dedicato a nuove tecnologie e strategie digitali, nozioni di business ed ecosistemi digitali e, per la prima volta in questa edizione, lezioni dedicate alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano in collaborazione con le Accademie di Belle Arti Italiane. A chiusura di questo primo modulo aperto a tutti gli iscritti, è seguito un test, una serie di workshop e l’assegnazione di un project work commissionato da una realtà turistica e culturale del territorio, per valorizzare e promuovere le unicità italiane. Per ogni università partecipante, il team che ha sviluppato il progetto giudicato migliore, si sfiderà in un hackathon durante la quale, grazie al contributo di esperti Samsung, potrà apportare ulteriori miglioramenti alla propria idea e aggiudicarsi così il premio finale.

Samsung Innovation Camp è un progetto che rientra a pieno titolo nella vision di Corporate Social Responsibility di Samsung “Together for Tomorrow! Enabling People”. Offrendo momenti di formazione a vari livelli, Samsung è al fianco di studenti, insegnanti, universitari per aiutarli ad acquisire le competenze fondamentali legate al mondo dell’innovazione e del digitale, per favorire lo sviluppo di soft skill e l’inserimento nel mondo del lavoro e per permettere agli innovatori di domani di raggiungere il loro pieno potenziale e diventare i nuovi leader che guideranno i processi di evoluzione positiva in ambito sociale. Da 30 anni Samsung si impegna per la diffusione della cultura del digitale in Italia, contribuendo concretamente alla causa con diversi progetti formativi che si prefiggono di offrire a diverse fasce della popolazione tutti gli strumenti, le conoscenze, la creatività e l’empatia necessarie per prosperare in un futuro guidato dalla tecnologia.

“Questa edizione di Innovation Camp è stata pensata per rispondere a due diverse necessità, entrambe quanto mai urgenti: da un lato, ridurre il cosiddetto skill mismatch ovvero il divario sempre più ampio tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili, dall’altro, ridare nuovo slancio alle economie locali con il turismo, duramente colpito dalla pandemia, attraverso la valorizzazione delle bellezze del nostro territorio, trovando nuove modalità per promuoverle nel mondo, in primis con i nuovi strumenti digitali” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia. “Con Innovation Camp, insieme alle Università e alle istituzioni locali abbiamo lavorato per aiutare i nostri i giovani a esprimere il loro talento e a farsi promotori di un cambiamento sociale positivo, attraverso l’innovazione, a sostegno della crescita e del rilancio dell’Italia. Mi auguro che per questi ragazzi si possano aprire nuove opportunità grazie alle competenze acquisite e che i progetti sviluppati possano contribuire a dare nuova linfa innovatrice al nostro patrimonio”.

“Abbiamo aderito con entusiasmo e spirito di collaborazione al progetto Samsung Innovation Camp consapevoli dell’importanza che oggi più che mai riveste il saper condividere e fare rete nella costruzione di progetti innovativi e digitali a sostegno della crescita e del rilancio dei territori. Il progetto Innovation Camp ci ha permesso di aprire un dialogo con l’ateneo perugino e il mondo studentesco per riflettere insieme sugli elementi di miglioramento, in chiave digitale, volti a valorizzare la città di Perugia e rendere il suo territorio più smart e interessante dal punto di vista turistico” – ha commentato Gabriele Giottoli, Assessore allo sviluppo economico, marketing digitale, turismo e Perugia Ultradigitale. “Ciò che abbiamo constatato è un’alta qualità progettuale e un know-how altamente professionalizzante. Come Amministrazione, ringraziamo anzitutto Samsung per averci scelto e confermiamo l’intenzione di proseguire nell’azione di rinnovamento con l’obiettivo di rendere Perugia sempre più digitale e attraente per il mondo dell’innovazione e delle imprese”.

“Il progetto Samsung Innovation Camp ha rappresentato una opportunità ad elevato valore aggiunto per gli studenti che hanno partecipato all’iniziativa. Attraverso le attività del progetto, gli studenti hanno avuto l’occasione di approfondire conoscenze ed arricchire le proprie competenze digitali. Si tratta di competenze strategiche nell’attuale contesto e richieste dal mondo del lavoro. La focalizzazione sul tema della valorizzazione del patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie ha ulteriormente arricchito l’esperienza offerta dall’iniziativa. Inoltre, il project work, proposto da una importante istituzione del territorio, ha consentito agli studenti una occasione di confronto e la possibilità di proporre proprie idee progettuali innovative” commenta il Prof. Andrea Runfola, Referente del progetto Samsung Innovation Camp per l’Università degli Studi di Perugia.

Oltre al progetto Perugia O’Clock, presentato dal team B, gli studenti partecipanti hanno realizzato e presentato quattro ulteriori project work, rappresentati da soluzioni per implementare l’applicazione “Perugia inApp”.

Perugia inGame propone la realizzazione di un videogame che attinge ad ambientazioni reali e le cala in un universo narrativo consentendo a turisti e residenti di entrare in contatto con personaggi, ambientazioni e storie di Perugia. Il videogioco diventa mezzo per ispirare tramite una narrazione emozionale il giocatore a visitare i luoghi che ha esplorato virtualmente.

AppVenture prevede una nuova sezione di “Perugia InApp” caratterizzata da numerosi percorsi turistici interattivi. Grazie a stimoli ludici e sfide mentali, indovinelli ed enigmi, AppVenture porta il visitatore a immergersi totalmente nella storia di Perugia esplorando per mezzo di una particolare caccia al tesoro basata su storie del patrimonio culturale e artistico della città anche le strade meno conosciute.

City Scanners propone di integrare le App del Comune esistenti con percorsi economicamente e ecologicamente sostenibili per il turista e che uniscano alla visita di musei, opere e punti salienti di Perugia, fermate nei locali e negozi del centro storico. L’applicazione integra i percorsi anche con le cosiddette “Non-Opere”, opere d’arte digitali realizzare da giovani artisti e istituti d’arte, esposte in cornici sparse nella città e visibili solamente attraverso lo smartphone del visitatore.

Treasure Hunters si pone come obiettivo la valorizzazione della ricchezza culturale e artistica di Perugia, aiutando sia turisti che cittadini a guardarla con un nuovo sguardo. Per mezzo di una implementazione nella App del comune immaginano un’esperienza di visita alla riscoperta dei tesori nascosti della città per guadagnare token spendibili presso esercizi commerciali e percorsi museali convenzionati.

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