La gamma delle multifunzione a colori delle serie Advanced e Essentials di Sharp, lanciata la scorsa primavera, è stata ampliata con 4 nuovi modelli di stampanti ad alta velocità. Si completa, così, la famiglia di questi prodotti per un totale di 14 modelli in grado di stampare dalle 26 alle 60 pagine al minuto.
I nuovi modelli, progettati per gruppi che gestiscono carichi di lavoro elevati, sono dotate dell’intuitivo display touchscreen, come tutta la gamma MX di Sharp, con ancora maggiori livelli di sicurezza e una migliore integrazione con il cloud.
Le funzionalità di sicurezza dei nuovi modelli a colori delle serie Advanced ed Essentials, consentono di prevenire attacchi informatici del firmware, hanno la capacità di autoriparazione, sono in grado di riconoscere eventuali modifiche ingiustificate e ripristinare il firmware della macchina al suo stato originale.
Il whitelisting protegge il sistema e la memoria della macchina da eventuali attacchi malware. Inoltre, gli amministratori possono gestire il dispositivo in maniera centralizzata utilizzando Active Directory Group Policy.
La gamma a colori si integra facilmente anche con i moderni ambienti di lavoro e offre la possibilità di accedere rapidamente a un esteso elenco di servizi cloud, compresi Box e Dropbox. L’integrazione della più aggiornata tecnologia Adobe, Adobe Embedded Print Engine, fornisce agli utenti accuratezza e prestazioni ottimali durante la stampa diretta di file PDF da rete, cloud o unità USB portatile
Il nuovo Portale dell’applicazione Sharp consente agli amministratori di aggiungere nuovi connettori e applicazioni cloud direttamente dal touchscreen della macchina e invia notifiche sullo schermo in caso di aggiornamenti a tali applicazioni in modo tale che il dispositivo sia sempre aggiornato.
I nuovi modelli, inoltre, sono dotati di avanzate funzioni di produttività, come la possibilità di caricare fino a 50 buste dal cassetto carta standard.
Sharp presenterà, inoltre, una guida gratuita sulla protezione dei dati nelle PMI, redatta con la collaborazione dell’ethical hacker, Jens Müller.