A partire da marzo 2025 è entrata in vigore la nuova etichetta energetica per le asciugatrici domestiche. Nello specifico, dal 1° marzo al 30 giugnotutti i modelli in commercio dovranno presentare la doppia etichettatura. A partire dal 1° luglio 2025 invece, tutte le asciugatrici dovranno esporre unicamente la nuova etichetta.
La novità è conseguenza di un rinnovo della normativa europea che prevede nuove regole di assegnazione dell’etichetta energetica per le asciugatrici domestiche. Un aggiornamento finalizzato da una parte a incentivare l’innovazione tecnologica, imponendo standard di efficienza più rigorosi ai produttori, dall’altra a spingere i consumatori a scegliere dispositivi più performanti nel ridurre i consumi energetici.
Nell’Unione infatti, si stima che il consumo di energia delle asciugatrici per uso domestico abbia raggiunto i 10,5 TWh/anno. “In uno scenario di status quo – scrive la Commissione – tale consumo dovrebbe prevedibilmente diminuire fino a 9 TWh/anno nel 2030[1]”, ma questo risultato potrebbe essere raggiunto più velocemente se le nuove norme eliminassero dal mercato i prodotti a bassa efficienza.
Le asciugatrici interessate dall’aggiornamento normativo sono tutti i modelli domestici alimentati a elettricità, batteria o gas, e le specifiche richieste sono: indice di efficienza energetica non superiore a 85; consumo di energia in modalità spenta non superiore a 0,5 W; consumo in stand-by non superiore a 0,5 W.
“Tenendo conto degli ultimi sviluppi tecnologici – scrive Commissione Europea – saranno ammesse sul mercato solo le asciugatrici basate sulla tecnologia della pompa di calore”.
La nuova classificazione passa dalla vecchia scala a una che va da classe A a classe G. La classe A, in particolare, sarà riservata solo ai prodotti migliori della categoria, spingendo i produttori a sviluppare soluzioni sempre più avanzate ed efficienti dal punto di vista energetico. Le asciugatrici domestiche dovranno quindi dimostrare un’efficienza energetica superiore per mantenere le classi attuali.
Il parametro principale sarà l’Indice di Efficienza Energetica, con le seguenti soglie:
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- Classe A: IEE ≤ 43
- Classe B: 43 < IEE ≤ 50
- Classe C: 50 < IEE ≤ 60
- Classe D: 60 < IEE ≤ 70
- Classe E: 70 < IEE ≤ 85
- Classe F: 85 < IEE ≤ 100
- Classe G: IEE > 100
Con l’adozione di standard di efficienza più stringenti, gli attuali modelli A+++ potrebbero quindi essere riclassificati nelle classi C o D della nuova etichettatura.
Tutti i calcoli – dei consumi, della durata del ciclo, dei kg di carico – che prima venivano fatti usando il programma Cotone –si baseranno su quello Eco, che diventa il nuovo standard; le asciugatrici sprovviste di tale ciclo non potranno quindi rientrare nella nuova etichettatura e, dal 31 marzo 2026, non potranno più essere commercializzate.
Un’altra novità è che il calcolo sui consumi verrà effettuato su una media di 24% di cicli a pieno carico, e ben 76% a metà carico. Un’inversione di tendenza significativa, se si considera che prima la mediaveniva fatta sul 43% di cicli a pieno carico e solo il 57% a metà carico. La modifica tiene conto di un cambiamento nelle abitudini di utilizzo dei consumatori, che oggi fanno cicli più frequenti, usando programmi rapidi con carichi inferiori rispetto al passato.
Sempre in ottica di unamaggiore trasparenza verso i consumatori, sulle nuove etichette energetiche è stato aggiunto un codice QR che permette di accedere a informazioni aggiuntive sul prodotto.
La nuova etichettatura energetica spingerà i produttori a immettere sul mercato dispositivi sempre più efficienti e “longevi”: a tendere potranno essere commercializzate solo le asciugatrici con tecnologia a pompa di calore e in più l’Unione Europea ha approvato una norma sul diritto alla riparabilità, che obbliga i produttori a garantire la disponibilità di parti di ricambio e accessori per periodi più lunghi rispetto al passato.
Oltre ai benefici ambientali conseguenti alla riduzione dei consumi e dei rifiuti elettronici, queste novità offrono anche vantaggi economici ai consumatori: si stima che l’adozione di asciugatrici dotate di tecnologia a pompa di calore – oggi già presente in Europa in circa 60 milioni di unità – potrebbe generare un risparmio complessivo di circa 2,8 miliardi di euro grazie al miglioramento dell’efficienza energetica.
In Samsung innovazione e sostenibilità sono strettamente interconnesse, con l’obiettivo di sviluppare prodotti ad alte prestazioni e a basso impatto ambientale. Un esempio significativo di questa sinergia è l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale negli elettrodomestici, che crea i presupposti per una tecnologia adattiva in grado di ottimizzare i consumi e semplificare l’esperienza di utilizzo. Nel caso delle asciugatrici il sistema è in grado di regolare automaticamente il ciclo in base al carico e al tipo di tessuto, con conseguente risparmio di tempo ed energia. Samsung sostiene pienamente l’impegno della Commissione Europea nel ridurre i consumi energetici e la nuova gamma di asciugatrici, disponibile a partire da marzo, è già pronta per aderire alla nuova etichettatura energetica. Grazie a un design interno innovativo, che rende ancora più efficace la tecnologia a pompa di calore, e a programmi rapidi che soddisfano l’esigenza di carichi parziali, queste asciugatrici si collocano ai vertici della categoria in termini di efficienza energetica.