Si è chiuso presso l’Università degli Studi di Trento Samsung Innovation Camp, progetto sviluppato da Samsung Electronics Italia, in collaborazione con Randstad, agenzia internazionale specializzata in servizi HR, che nasce con l’obiettivo di accompagnare gli studenti e le studentesse delle università italiane in un percorso formativo dedicato all’innovazione digitale, volto a offrire quelle competenze sempre più richieste dal mercato del lavoro e prepararli a costruire i profili professionali del futuro. Focus di questa edizione, la valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico e culturale attraverso l’innovazione digitale, con l’obiettivo di sostenere il settore della Cultura e del Turismo, duramente colpiti in questo momento storico complesso.
Tra gli oltre 314 studenti iscritti a Innovation Camp e i 25 studenti selezionati per la fase finale, il progetto VisitDolomites sviluppato dal team E, composto da Amir Gheser, Jenni Appoloni, Michela Trapè, Diego Piccinin e Stefano Dal Mas è stato giudicato il migliore da una commissione formata da Samsung, l’Università, l’Accademia di Belle Arti di Venezia e Fondazione Dolomiti Unesco, partner dell’iniziativa, che ha lavorato insieme agli studenti commissionando loro un project work volto a promuovere una frequentazione più consapevole del territorio. Requisito essenziale del project work, rispondere a una necessità concreta attraverso le nuove tecnologie, ovvero valorizzare il complesso delle Dolomiti, inserito tra i patrimoni naturali dell’umanità.
L’obiettivo del progetto è mitigare le criticità del sito dolomitico, come l’overtourism, sfruttando un sistema centralizzato gestito da un’app di nome VisitDolomites. L’app viene implementata da algoritmi predittivi di Machine Learning integrati ad un’intelligenza artificiale che propone ai vari utenti attività e suggerimenti di località da visitare per ridirigere i visitatori in località meno conosciute e frequentate, col fine di omogeneizzare l’afflusso di turisti.
A vantaggio della popolazione locale, inoltre, è stata aggiunta una sezione con eventi, magari con manifestazioni che richiamano le usanze tipiche, in modo da tramandare ai posteri i luoghi e i costumi di zone rurali che andrebbero, altrimenti, perse.
La soluzione proposta porta, dunque, innumerevoli effetti positivi. In primis riduce la domanda eccessiva in certe zone, apportando benefici al problema della gentrificazione, che colpisce in modo evidente certe zone più di altre. In secundis il sovraffollamento influenza parzialmente l’impatto ambientale, pertanto la sua riduzione avrebbe effetti benefici per il territorio.
Il team E è quindi uno dei team finalisti insieme alle squadre degli altri atenei partecipanti ovvero l’Università degli Studi di Catania, l’Università degli Studi di Perugia, l’Università del Piemonte Orientale e Università degli Studi di Verona e che si sfideranno per la vittoria in un hackathon finale.
Innovation Camp, programma giunto alla quinta edizione che ha formato fino ad ora oltre 30.000 studenti e studentesse provenienti da 21 atenei in tutta Italia, è un vero e proprio corso di formazione che si integra con i percorsi universitari già avviati e che consente agli universitari partecipanti di sviluppare nuove competenze digitali ma anche manageriali e di marketing, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale. Organizzato in più fasi e aperto agli studenti di tutte le facoltà, il corso ha visto un primo modulo di 30 ore di formazione online dedicato a nuove tecnologie e strategie digitali, nozioni di business ed ecosistemi digitali e, per la prima volta in questa edizione, lezioni dedicate alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano. A chiusura di questo primo modulo aperto a tutti gli iscritti, è seguito un test, una serie di workshop e l’assegnazione di un project work commissionato da una realtà turistica e culturale del territorio, per valorizzare e promuovere le unicità italiane. Per ogni università partecipante, il team che ha sviluppato il progetto giudicato migliore, si sfiderà in un hackathon durante la quale, grazie al contributo di esperti Samsung, potrà apportare ulteriori miglioramenti alla propria idea e aggiudicarsi così il premio finale.
Samsung Innovation Camp è un progetto che rientra a pieno titolo nella vision di Corporate Social Responsibility di Samsung “Together for Tomorrow! Enabling People”. Offrendo momenti di formazione a vari livelli, Samsung è al fianco di studenti, insegnanti, universitari per aiutarli ad acquisire le competenze fondamentali legate al mondo dell’innovazione e del digitale, per favorire lo sviluppo di soft skill e l’inserimento nel mondo del lavoro e per permettere agli innovatori di domani di raggiungere il loro pieno potenziale e diventare i nuovi leader che guideranno i processi di evoluzione positiva in ambito sociale. Da 30 anni Samsung si impegna per la diffusione della cultura del digitale in Italia, contribuendo concretamente alla causa con diversi progetti formativi che si prefiggono di offrire a diverse fasce della popolazione tutti gli strumenti, le conoscenze, la creatività e l’empatia necessarie per prosperare in un futuro guidato dalla tecnologia.
“Questa edizione di Innovation Camp è stata pensata per rispondere a due diverse necessità, entrambe quanto mai urgenti: da un lato, ridurre il cosiddetto skill mismatch ovvero il divario sempre più ampio tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili, dall’altro, ridare nuovo slancio alle economie locali con il turismo, duramente colpito dalla pandemia, attraverso la valorizzazione delle bellezze del nostro territorio, trovando nuove modalità per promuoverle nel mondo, in primis con i nuovi strumenti digitali” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia. “Con Innovation Camp, insieme alle Università e alle istituzioni locali abbiamo lavorato per aiutare i nostri i giovani a esprimere il loro talento e a farsi promotori di un cambiamento sociale positivo, attraverso l’innovazione, a sostegno della crescita e del rilancio dell’Italia. Mi auguro che per questi ragazzi si possano aprire nuove opportunità grazie alle competenze acquisite e che i progetti sviluppati possano contribuire a dare nuova linfa innovatrice al nostro patrimonio”.
“A nome della Fondazione Dolomiti UNESCO ringrazio tutti i giovani che si sono impegnati per favorire un approccio innovativo alla frequentazione delle Dolomiti: l’individuazione e lo sviluppo di forme di turismo davvero sostenibile non possono che passare dalla ricerca e dalla collaborazione fra varie discipline. Gli studenti si sono dovuti confrontare (e immagino talvolta scontrare!) con la grande complessità del territorio, ma hanno saputo indicare soluzioni concrete e fruibili che, ne sono convinta, potranno contribuire a raggiungere i frequentatori della montagna, anche in vista di una transizione verso una gestione più responsabile dei flussi turistici” ha commentato l’Ing. Mara Nemela, Direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO
“Questa ultima e nuova edizione è stata un po’ speciale sia per il modo in cui gli studenti hanno lavorato sia per gli argomenti trattati. Nonostante la pandemia, la partecipazione è stata piuttosto alta, e i migliori 25 studenti sono stati chiamati a proporre idee innovative per la valorizzazione digitale del patrimonio culturale, e per supportare il turismo, una delle economie più fiorenti del territorio. Tutti i gruppi di studenti selezionati hanno individuato soluzioni innovative contribuendo fattivamente all’innovazione del territorio e del turismo sostenibile. Esprimo la mia piena soddisfazione per l’impegno dimostrato dagli studenti, per la disponibilità di Fondazione Dolomiti Unesco e la grande professionalità del team di Samsung Innovation Camp” ha dichiarato Roberta Cuel, delegata dal rettore per il Progetto Samsung Innovation Camp, Dipartimento di Economia e Management, Università di Trento
Oltre al progetto VisitDolomites, presentato dal team E, gli studenti partecipanti hanno realizzato e presentato quattro ulteriori project work.
DoloMieTi è un App che già dal nome, con “Mi” e “Ti” in risalto, sottolinea l’appartenenza di tutti e la responsabilità di ciascuno nel contesto dolomitico. L’app ha lo scopo di salvaguardare il territorio e chi lo vive garantendone l’integrità e la trasmissione dei valori a un pubblico sempre più ampio e rispondendo alle tre sfide principali che interessano il sito: traffico dei passi, inesperienza dei visitatori e non omogeneità dei flussi turistici.
La soluzione risponde alle sfide implementando l’app “Dolomites Passport” con 4 principali feature: Valorizzazione del territorio, cultura e eventi con un sistema di badge e con lo sblocco di contenuti o vantaggi esclusivi; Sistema di token economy basato sull’interazione del visitatore; Instant guide, con guide per le escursioni in formato interattivo e video; Servizio gestione mezzi di trasporto.
io.Dolomiti è una web app che permette al turista di vivere un’esperienza personalizzata sulle Dolomiti, ricca di attività, escursioni, cibo locale nei rifugi e molto altro. L’applicazione mostra visivamente le diverse attività che vi sono nel complesso dolomitico e sulla base delle scelte del visitatore propone all’utente la sua meta ideale. Delineando percorsi personalizzati sugli interessi del singolo più che dalla notorietà del luogo, l’app vuole diversificare i flussi e valorizzare realtà locali, comprese quelle marginali al turismo, aumentando allo stesso tempo la consapevolezza del patrimonio paesaggistico e culturale delle Dolomiti.
L’afflusso dei turisti nel periodo estivo e invernale è tale da creare il fenomeno dell’overtourism, cioè sovraffollamento turistico, che ha impatto negativo sulla qualità della vita percepita dai cittadini e/o sulla qualità dell’esperienza dei visitatori. In risposta a questa problematica nasce FinDolomites, un’ app che si pone come obiettivo re-direzionare i flussi dei visitatori verso zone che, a causa di mancanza di particolari attrazioni, sono meno frequentate, rendendole più interessanti e interattive.
L’applicazione proporrà agli utenti dei percorsi ad obiettivi per visitare i vari punti di interesse, suggerendo principalmente quelli meno visitati, e all’arrivo nella tappa consigliata sbloccherà all’utente nuovi contenuti in app relativi alla zona, differenziati per bambini e adulti. Alla fine del percorso l’utente verrà quindi premiato con sconti utilizzabili presso le attività del posto, in modo da coinvolgere anche le comunità locali.
exploreDolomites è un’applicazione mobile per turisti più o meno esperti che vogliono regalarsi un’esperienza unica ed indimenticabile all’interno del patrimonio delle Dolomiti in modo intelligente, consapevole e sicuro. Principale obiettivo dell’App è quello di facilitare la programmazione di una o più escursioni all’interno del sito Dolomiti UNESCO tenendo conto principalmente del livello tecnico dell’escursionista, dei suoi interessi e del tipo di avventura che questo vuole intraprendere; promuovendo allo stesso tempo le zone meno conosciute, ma allo stesso tempo interessanti dal punto di vista paesaggistico e geologico, per contrastare il fenomeno del turismo di massa circoscritto a poche zone molto famose.
La creazione, inoltre, di una sezione “achievements” all’interno dell’applicazione consentirà al turista di guadagnare punti tramite l’utilizzo di tag NFC collocati in luoghi di interesse sparsi nel sito. I punti acquisiti consentiranno poi di vincere alcuni premi come pranzi, cene, soggiorni o ingressi nelle spa delle valli meno note e meno frequentate, sebbene altrettanto belle.