Si è tenuta la cerimonia virtuale di chiusura della terza edizione di Samsung Innovation Camp per il Politecnico di Milano, con la premiazione dei gruppi che hanno presentato i migliori project work alle due aziende locali coinvolte nel progetto di Innovation Camp, CHILI ed Emerson.

L’iniziativa, sviluppata da Samsung Electronics Italia in collaborazione con Randstad, è nata con l’idea di accompagnare gli studenti delle università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente, e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale.

Per la fase finale di Innovation Camp al Politecnico di Milano, sono stati selezionati i migliori progetti, scelti tra gli oltre 220 studenti e neo-laureati partecipanti nella sola università milanese, e analizzati sulla base della qualità della proposta che hanno sviluppato in risposta ai business case commissionati da CHILI ed Emerson, le due eccellenze imprenditoriali che hanno aderito in questi mesi all’iniziativa in collaborazione con l’Università. 

Gruppo vincitore per il Project Work di CHILI: l’azienda, con l’obiettivo di avvicinarsi al target dei Millennial, ha chiesto agli studenti di ragionare sull’inserimento su CHILI di funzionalità ed esperienze ad hoc o di contenuti aggiuntivi, gratuiti o a pagamento in affiancamento ai film e alle serie TV. Il team vincitore per CHILI è stato il gruppo Serial Chillers il quale, per aumentare il coinvolgimento dei Millennial e spingerli a trascorrere più tempo su CHILI, ha ideato iChill, una piattaforma che porta il dibattito sul mondo del cinema direttamente dove il contenuto viene consumato. Questo viene fatto usando gli strumenti, le dinamiche e i tempi tipici di un social network. L’obiettivo è rafforzare il concetto di CHILI come piattaforma per appassionati di cinema, sviluppando un sistema di interazioni e user-generated content, nonché valorizzando l’offerta già esistente di CHILI e Hot Corn. La proposta iCHILL si basa su tre pilastri: trust in peers, con l’idea di dare spazio a tutti gli appassionati, e non solamente agli esperti, l’utilizzo di sistemi di gamification per aumentare il coinvolgimento degli utenti e l’adozione di strumenti di interazione facili e veloci, in linea con le abitudini ed esigenze del target.

Gruppo vincitori per il Project Work di Emerson: l’azienda ha chiesto agli studenti di ragionare su come poter rendere visibili e a disposizione di tutti i dipendenti all’interno degli uffici e dei reparti produttivi informazioni chiare e semplici in merito a processi e risultati aziendali, con lo scopo di migliorare le performance del processo di comunicazione e di aumentare l’engagement. Il team vincitore per Emerson è stato il gruppo Ex3me che ha elaborato una strategia per migliorare la comunicazione interna dell’azienda ideando un framework volto ad aumentare la chiarezza, l’accessibilità e l’immediatezza dell’informazione, per aumentare il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti. Questo framework comprende 4 azioni strategiche: aumentare la semplicità e l’immediatezza delle informazioni; raccogliere dati e monitorare il processo, creare consapevolezza sull’importanza della comunicazione interna e stimolare una comunicazione bidirezionale.

Alla cerimonia hanno partecipato il Prof. Francesco Zurlo, Preside Vicario della Scuola del Design del Politecnico di Milano, il Dott. Gianluca Carella, PhD candidate del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia, Anna Maria Mazzini Marketing Director e Monica Barina, Communication and Social Media Manager di CHILI, oltra a Federica Passera, HR Manager dello stabilimento Vanessa di Lugagnano Val d’Arda (PC) di Emerson.

Anche per la terza edizione, il principale obiettivo di Samsung Innovation Camp è quello di integrare la formazione universitaria con un itinerario unico attraverso la tecnologia, l’innovazione digitale e le imprese del territorio. Grazie a questa iniziativa, gli studenti del Politecnico di Milano hanno avuto modo sia di avvicinarsi al loro futuro professionale imparando nuove competenze di business, marketing e digital strategy, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale, sia entrare in contatto con le aziende locali, per portare innovazione nei principali settori economici del nostro Paese.

Ogni studente di Innovation Camp ha avuto la possibilità di creare un mix vincente tra i concetti appresi durante il proprio percorso di studi universitari e le competenze acquisite grazie a questo progetto, nonché di metterle in pratica collaborando direttamente con le aziende, selezionate per dare l’opportunità agli studenti di conoscere le realtà del loro territorio e di confrontarsi con temi/project work reali.

I migliori 60 studenti, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine dei moduli previsti per la prima fase del percorso di Innovation Camp, hanno avuto accesso alla seconda fase di formazione in aula presso l’università, dove hanno potuto seguire le lezioni tenute da un docente dell’ateneo, che ha approfondito i contenuti affrontati nei moduli online, e da professionisti Samsung e Randstad, che hanno tenuto degli interventi formativi rivolti agli studenti. Durante le lezioni, le aziende CHILI ed Emerson, hanno assegnato ciascuna un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari. L’evento di chiusura ha rappresentato l’ultimo step di questo percorso, durante il quale gli studenti che hanno elaborato i project work migliori hanno condiviso il proprio lavoro con i dipendenti delle aziende, i rappresentanti di Samsung, di Randstad e dell’ateneo.

In tutta Italia, sono stati oltre 12.000 gli studenti registrati alla piattaforma di Samsung Innovation Camp, con un buon equilibrio tra ragazzi e ragazze, a dimostrazione di un interesse per le discipline legate ai lavori digitali paritetico tra uomini e donne. Oltre agli studenti in corso, hanno partecipato con entusiasmo anche molti neolaureati, che hanno raggiunto il 20% degli iscritti totali.

I moduli e le lezioni della terza edizione di Samsung Innovation Camp hanno offerto ai ragazzi un tipo di formazione assolutamente trasversale, rilevante indipendentemente dal corso di studi, elemento che ha ribadito ancora di più che oggi le competenze digitali sono assolutamente fondamentali in qualsiasi ambito professionale. Questo dato è confermato dal fatto che gli iscritti provengono da più di 20 aree di studio diverse, tra le quali le principali sono state: economia e finanza; ingegneria; comunicazione; lingue e mediazione culturale; marketing; scienze giuridiche e scienze politiche.

“Da quasi 30 anni la nostra azienda si impegna in Italia per la diffusione della cultura dell’innovazione e del digitale. Con la terza edizione di Samsung Innovation Camp, che quest’anno ha registrato ancora più entusiasmo e partecipazione tra gli studenti italiani, abbiamo cercato di fornire a tutti i ragazzi strumenti utili e competenze aggiornate per affrontare al meglio il mondo del lavoro, sempre di più alla ricerca di professionisti dotati del giusto mix tra soft skill e competenze digitali. Anche quest’anno, siamo riusciti a costruire, insieme ai nostri partner e al Politecnico di Milano, un solido ecosistema di formazione e collaborazioni con le realtà aziendali del territorio, che hanno aiutato i giovani universitari coinvolti nei corsi e nei project work ad essere ancora più qualificati e competitivi, per cogliere al meglio le sfide professionali del futuro” commenta Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.

“Fin dalla sua nascita, CHILI si è sempre focalizzata sull’avvicinare i ragazzi al cinema, facendo scoprire loro gli autori di ieri e gli autori del domani. I più giovani, per noi, sono una chiave fondamentale, perché nessuno come loro conosce l’importanza dell’innovazione culturale, che passa attraverso il digitale e attraverso una distribuzione di contenuti online che, anno dopo anno, si fa sempre più protagonista. In questo senso abbiamo accolto con molto piacere l’invito al  Samsung Innovation Camp con il suo project work, uno strumento prezioso grazie al quale abbiamo chiesto agli studenti quali fossero funzionalità ed esperienze aggiuntive da affiancare al nostro catalogo di film e serie. È stato un bellissimo confronto, uno scambio di idee che ha unito cinema, design e tecnologia, da sempre parte del nostro DNA. Con Samsung Innovation Camp siamo riusciti ad avvicinarci ancora di più alle ragazze e ai ragazzi, ascoltando e condividendo ambizioni e speranze: le grandi sfide che ci aspettano non possono essere affrontate senza il vitale entusiasmo delle nuove generazioni” commenta Anna Maria Mazzini, Marketing Director di CHILI.

“Emerson promuove da sempre il progetto STEM con l’obiettivo di attrarre, sviluppare e trattenere i talenti specializzati nei settori relativi alle STEM, con particolare focus sulla popolazione femminile. Lo stabilimento Vanessa di Lugagnano Val d’Arda, così come tutti gli stabilimenti del gruppo Emerson nel mondo, ha un team di dipendenti che viene coinvolto in attività ed eventi in collaborazione con Università, scuole ed enti, affinché i giovani si avvicinino alle discipline tecniche, con particolare riguardo al contrasto degli stereotipi di genere. L’iniziativa di Samsung è stata accolta come un’opportunità per questo obiettivo. Abbiamo avuto modo di parlare direttamente con gli studenti, mettendoci a loro completa disposizione nei project work, e spiegare loro la nostra realtà aziendale, per avvicinarli al nostro mondo e allo sfidante mondo del lavoro di oggi, a cui si affacceranno a breve. Siamo certi che questo percorso sia risultato efficace per lo sviluppo di competenze e di professionalità” commenta Federica Passera di Emerson.

“Per la scuola del Design del Politecnico di Milano ospitare la terza edizione del Samsung Innovation Camp è stato un privilegio. L’iniziativa ha rappresentato per i nostri studenti un momento di formazione di altissimo livello. Il Politecnico è costantemente alla ricerca di occasioni per la crescita culturale e professionale dei ragazzi. Cimentarsi con le sfide provenienti da grandi aziende e da stakeholder esterni al mondo universitario, infatti, consente loro di confrontarsi con il mondo reale e mettere in pratica – adeguando e verificando – quanto appreso durante le lezioni. Il percorso di Samsung Innovation camp rappresenta una ottima palestra per tutti loro, grazie al mix di contenuti teorici e sviluppo di project work, tutto molto utile per potersi preparare al meglio in un mondo complesso con sfide sempre più impegnative.” ha commentato il Prof. Francesco Zurlo, Preside Vicario della Scuola del Design del Politecnico di Milano.

Share Button