Rovereto: in arrivo la fibra targata Open Fiber
Si parte dai quartieri di Borgo Sacco, San Giorgio, Lizzanella e Lizzana. A Rovereto sono iniziati i lavori di Open Fiber per realizzare la nuova rete integralmente in fibra ottica FTTH. Si tratta della migliore tecnologia attualmente disponibile sul mercato che è in grado di raggiungere una velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo. Per realizzare l’infrastruttura a banda ultra larga la società guidata da Mario Rossetti, nella città trentina, investirà oltre 6,5 milioni di euro di risorse private per cablare più di 13mila unità immobiliari. Le modalità di realizzazione degli interventi saranno disciplinate dalla convenzione siglata tra il Comune e Open Fiber.
“La velocità è essenziale per competere nel mercato globale e la copertura della banda ultra larga in città rappresenta una priorità – commenta l’assessore alla Qualità del vivere urbano di Rovereto, Andrea Miniucchi -. Per potere essere competitivi è necessario disporre di una buona connessione. Il lavoro di Open Fiber ci permette di portare la fibra ottica ultraveloce nelle aziende e nelle case di Rovereto, dando alle imprese e ai privati cittadini gli strumenti necessari per essere protagonisti in questa fase di grandi cambiamenti che, anche grazie alla fibra, possono tramutarsi in grandi opportunità”.
“Anche a Rovereto grazie alla nuova rete FTTH di Open Fiber – sottolinea Federico Cariali, Regional Manager di Open Fiber in Trentino – cittadini e imprese potranno usufruire dei servizi digitali di ultima generazione tra cui: telemedicina, smart working, streaming in alta definizione, didattica a distanza e servizi digitali della Pubblica Amministrazione solo per citarne alcuni. L’infrastruttura – continua Federico Cariali – si svilupperà per oltre 130 chilometri e il 40% di essa sarà realizzata mediante il riutilizzo di cavidotti e reti sotterranee o aeree già esistenti, così da ridurre al minimo l’impatto sul territorio e i possibili disagi per i cittadini. Mentre gli scavi, dove necessari, saranno effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale come: microtrincea, minitrincea e no-dig”.