La carenza di semiconduttori a livello globale ha avuto un impatto significativo sulla performance del Gruppo Volkswagen nel terzo trimestre. Nel periodo luglio-settembre, l’utile operativo ante voci straordinarie si è attestato a 2,8 miliardi di euro, in contrazione rispetto ai primi due trimestri di quest’anno e al terzo trimestre 2020, condizionato dalla pandemia. Il ritorno operativo sulle vendite ante voci straordinarie è sceso al 4,9% nel Q3. I Brand di volume sono stati i più colpiti in questo periodo, registrando perdite operative nonostante i portafogli ordini al completo.
A causa della carenza di semiconduttori, anche l’elevata domanda in Cina non ha potuto essere soddisfatta. Nei primi nove mesi dell’anno, le consegne ai Clienti delle Marche del Gruppo sono aumentate del 6,9%, arrivando a quota 7 milioni di veicoli. Nello stesso periodo il fatturato ha registrato una crescita più significativa, con un incremento del 20% e 187 miliardi di euro. Grazie a un primo semestre positivo, l’utile operativo ante voci straordinarie si è mantenuto a un livello solido, migliorando il dato del 2020 condizionato dalla pandemia. Il ritorno operativo sulle vendite è stato pari al 7,6%. Nei primi nove mesi dell’anno la Divisione Automotive ha ottenuto un flusso di cassa netto rettificato di 12,4 miliardi di euro, contribuendo così in modo sostanziale al finanziamento della trasformazione del Gruppo. Nonostante l’impatto sul capitale operativo dovuto alla carenza di semiconduttori, nel terzo trimestre il flusso di cassa netto rettificato è stato moderatamente positivo e si è attestato a 33 milioni di euro. Rispetto al primo semestre la liquidità netta della Divisione Automotive è diminuita di 9,4 miliardi di euro, pur mantenendo un livello consistente. In questo caso, la transazione Navistar, completata a luglio, ha avuto un effetto percepibile pari a circa 6 miliardi di euro.
Inoltre, nel terzo semestre è stato distribuito agli azionisti del Gruppo Volkswagen un dividendo di 2,4 miliardi di euro. Il Gruppo Volkswagen ha confermato l’outlook per il ritorno operativo sulle vendite, tra il 6 e il 7,5%, per il 2021.
Il CEO Diess: “I risultati del terzo trimestre ancora una volta mostrano che ora dobbiamo portare avanti sistematicamente l’ottimizzazione della produttività nel settore di volume. Siamo determinati a mantenere la nostra forte posizione nei confronti dei concorrenti, nuovi e affermati, e ad attuare risolutamente la trasformazione verso una mobilità digitale e climate-neutral”.
A luglio il Gruppo Volkswagen ha presentato la propria strategia NEW AUTO, incentrata sulla combinazione di gruppi di marche di volume, premium e sportive, e su piattaforme tecnologiche globali. L’obiettivo della strategia, entro il 2030, è realizzare economie di scala a livello di Gruppo e sfruttare le sinergie. I piani includono l’introduzione di una piattaforma meccatronica di Gruppo, di un sistema operativo standardizzato e di una cella unificata per le batterie e la creazione di una piattaforma di mobilità. Un’accelerazione su quest’ultimo aspetto arriverà dalla transazione pianificata con Europcar e annunciata il 28 luglio. La trasformazione sarà finanziata con un’ampia serie di misure per ridurre i costi fissi e materiali e per ottimizzare il rendimento nella produzione e il capitale operativo. Tra le altre cose, il sito principale di Wolfsburg sarà predisposto per il mutato contesto competitivo: qui, saranno creati il progetto Trinity di Volkswagen e un nuovo Centro di Sviluppo Tecnico, accompagnati dalla modernizzazione dello stabilimento.
Arno Antlitz, CFO del Gruppo Volkswagen: “Dopo un risultato record nella prima metà dell’anno, nel terzo trimestre la carenza di semiconduttori ci ha messo di fronte al fatto che non siamo ancora abbastanza flessibili nel reagire alle fluttuazioni nell’utilizzo della capacità. Ciò dimostra chiaramente che dobbiamo continuare a lavorare in maniera risoluta sul miglioramento delle nostre strutture di costo e sulla produttività in tutti i settori. Per poter attuare la nostra strategia NEW AUTO come pianificato, e finanziare in modo indipendente la nostra trasformazione verso l’e-mobility e la digitalizzazione, dobbiamo apportare miglioramenti significativi”.
La domanda rimane elevata per i modelli dei Brand del Gruppo. Solo in Europa Occidentale, mercato domestico, alla fine di settembre gli ordini di auto hanno superato il milione di unità, il 17% di cui 100% BEV. Tuttavia, nel terzo trimestre la carenza di semiconduttori ha portato a un forte calo delle consegne, pari al 24,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I quattro Brand di volume sono stati particolarmente colpiti, registrando di conseguenza perdite operative tra luglio e settembre. Al contrario, la Divisione Servizi Finanziari ha fatto segnare uno sviluppo considerevole nel terzo trimestre, con un utile operativo di 1,5 miliardi di Euro. Tra le altre cose, ha beneficiato del forte business relativo alle auto usate e di un andamento positivo dei costi dei rischi.
Nonostante i colli di bottiglia legati ai semiconduttori, il Gruppo ha portato avanti con successo la propria offensiva elettrica globale e nel terzo trimestre ha consegnato 122.100 veicoli 100% elettrici, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La quota globale di veicoli basati sulla piattaforma modulare per l’elettrico, rispetto a tutti i BEV, è aumentata ulteriormente, arrivando al 69% nel Q3. Da gennaio a settembre, 293.100 Clienti hanno preso in consegna la propria nuova auto BEV di uno dei Brand del Gruppo. Anche la domanda di modelli ibridi plug-in è rimasta elevata: nei primi nove mesi dell’anno sono stati consegnati 246.000 veicoli, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In particolare in Cina, il mercato BEV ha registrato una forte accelerazione tra luglio e settembre, con ben 28.900 veicoli 100% elettrici consegnati, rispetto ai 18.300 del primo semestre. I nuovi ID. city stores aperti nelle città cinesi, stanno registrando una maggiore affluenza e un tasso di conversione più elevato rispetto ai concessionari tradizionali. Attualmente si contano più di 60 location per gli ID. store, un dato che dovrebbe salire a 170 entro la fine dell’anno. Il Gruppo punta ancora a consegnare da 80.000 a 100.000 veicoli della famiglia ID. quest’anno in Cina, a seconda della disponibilità di semiconduttori.
Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo Volkswagen ha registrato a livello mondiale un +6,9% nelle consegne rispetto all’anno precedente, con 7 milioni di veicoli. Nello stesso periodo, la quota di mercato globale relativa alle autovetture è scesa dello 0,9%, attestandosi al 12,1%. Mentre il Gruppo è stato in grado di aumentare la propria quota di mercato in Europa e in Nord America, la Cina, mercato principale, è stata particolarmente toccata dalla carenza di semiconduttori, situazione che ha portato a una contrazione della quota del Gruppo nonostante la domanda elevata.
L’incremento delle vendite, soprattutto dei veicoli a margine più elevato, si è tradotto in una crescita significativa del fatturato del Gruppo: +20%, a 186,6 miliardi di euro. L’utile operativo ante voci straordinarie ha fatto segnare un aumento di 11,8 miliardi di euro, è salito a 14,2 miliardi di euro e ha così migliorato il dato debole dell’anno precedente legato alla pandemia. Il ritorno operativo sulle vendite ante voci straordinarie si è quindi attestato a un solido 7,6%. Le maggiori entrate sono dovute principalmente a miglioramenti nelle vendite di veicoli, all’ottimizzazione del mix di prodotti e prezzi, e agli effetti positivi della valutazione delle coperture delle materie prime. Spese di ristrutturazione una tantum per 0,7 miliardi di euro presso MAN Truck & Bus hanno avuto un impatto negativo.
Anche il risultato al lordo e al netto delle imposte è migliorato, crescendo rispettivamente a 14,2 e a 11,4 miliardi di euro. L’utile per azione privilegiata ha così raggiunto un livello consistente: 21,71 euro.
Nei primi nove mesi dell’anno, il flusso di cassa netto registrato dalla Divisione Automotive è stato pari a 7,2 miliardi di euro. Nel terzo trimestre, l’acquisizione di Navistar ha inciso per -2,6 miliardi di Euro, determinando per questo indicatore chiave un dato complessivo pari a -3 miliardi di euro nello stesso periodo. Rettificato per le fusioni e le acquisizioni e le uscite di cassa attribuibili alla tematica Diesel, dopo i primi tre trimestri il flusso di cassa netto ammonta alla solida cifra di 12,4 miliardi di euro. Nonostante l’impatto sul capitale operativo dovuto alla carenza di semiconduttori, il flusso di cassa netto rettificato per il terzo trimestre è stato moderatamente positivo, a 33 milioni di euro. La liquidità netta della Divisione Automotive si mantiene a un livello consistente, con 25,6 miliardi di euro, ma come previsto nel terzo trimestre è diminuita, soprattutto per l’acquisizione di Navistar, che ha avuto un effetto complessivo pari a circa 6 miliardi di euro, e per il pagamento dei dividendi agli azionisti del Gruppo Volkswagen. Alla fine del primo semestre, il dato si era attestato a 35 miliardi di euro.
I costi di ricerca e sviluppo sono saliti a 11,4 miliardi di euro, a seguito dei necessari investimenti in ottica futura per nuovi modelli, tecnologie e software. Il rapporto R&D è tuttavia sceso al 7,5% nell’anno in corso, dopo l’8,1% nello stesso periodo dell’anno precedente, legato al minor fatturato dovuto alla pandemia. Una migliore disciplina degli investimenti e un maggiore utilizzo delle sinergie del Gruppo hanno portato a un significativo progresso nelle spese in conto capitale, diminuite dell’8,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con 5,9 miliardi di euro. Di conseguenza, il rapporto capex/fatturato è sceso significativamente, attestandosi al 3,9%.