Stabile in Italia il mercato delle rinnovabili che registra nel primo trimestre dell’anno un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel fotovoltaico la crescita è trainata dai segmenti commercial&industrial e utility scale, in affanno invece il residenziale che perde il 15%.
Sono i dati che emergono dall’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di ANIE Federazione, sulla base dei dati Gaudì di Terna. Dall’Osservatorio risulta che nel primo trimestre 2024 sono state installate fonti rinnovabili per un totale di 1.402 MW, così suddivise: 1.297 MW per fotovoltaico, 102 MW per eolico, 3 MW per idroelettrico.
Se questa tendenza dovesse confermarsi negli altri trimestri del 2024, l’Italia installerebbe ulteriori 6 GW, in linea con le previsioni del recente DM Aree Idonee, ma comunque sottodimensionati rispetto ai 10 GW/anno che servono per traguardare gli obiettivi al 2030.
Malgrado un lieve calo del comparto fotovoltaico, il trend di mercato è stabile: il Q1 2024 segna un +2% rispetto al Q4 2023 grazie al contributo dell’eolico, seppur in valore assoluto pesi il 7% del totale installato nel trimestre.
Eolico ed idroelettrico sono comparti che si sviluppano sostanzialmente grazie a meccanismi di supporto. L’eolico è sempre trainato dagli impianti utility scale; si tratta di un comparto il cui andamento dipende dall’avanzamento lavori degli iter autorizzativi. Completamente fermo, invece, il mercato dell’idroelettrico sia perché per questa tecnologia, oltre al parere autorizzativo, è necessario ottenere la concessione all’utilizzo della risorsa idrica, sia perché i requisiti da rispettare per l’ammissione alle tariffe incentivanti sono molto stringenti. Il fotovoltaico, invece, può sfruttare diversi meccanismi di supporto in funzione della tipologia di utente ed è l’unica tecnologia che in questo periodo storico potrebbe, in alcuni contesti, non necessitare di meccanismi di supporto.
Il meccanismo di supporto adottato dal 2019 in poi per le fonti rinnovabili è il contratto per differenze a due vie, che stabilizza i ricavi dell’investitore mediante la vendita dell’elettricità, mitigando però l’impatto sugli oneri generali di sistema della bolletta e al contempo restituendo alla collettività tali ricavi qualora i prezzi di mercato siano superiori alla tariffa incentivante.
Il fotovoltaico raggiunge quota 1.297 MW di potenza connessa nel primo trimestre Q1 2024. Complessivamente sono stati connessi alla rete 82.957 impianti.
A livello regionale si registra un trend positivo confrontando la potenza installata nel Q1 2024 rispetto al Q1 2023, malgrado il numero di impianti connessi risulti inferiore in diverse regioni, quali Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto.
La nuova potenza entrata in esercizio è costituita per il 30% da impianti di potenza inferiore ai 10 kW, per il 41% da impianti di potenza compresa tra i 10 kW e 1 MW e per il restante 29% da impianti di potenza superiore a 1 MW. Tra questi ultimi ci sono 1 impianto da 137 MW in Lazio, 1 impianto da 40 MW in Sicilia ed 1 impianto da 17 MW in Sardegna.
Per l’eolico nel primo trimestre 2024 sono stati installati 102 MW di nuova potenza installata.
Complessivamente sono entrati in esercizio 25 impianti. L’85% della nuova potenza è installata su 3 impianti di potenza superiore a 5 MW, di cui 1 impianto da 47 MW in Sicilia ed 1 da 35 MW in Campania.
Le regioni che hanno dato il maggior contributo in termini di potenza sono Campania, Liguria e Sicilia.
In calo l’andamento dell’idroelettrico con 3,1 MW di nuova potenza connessa. Complessivamente sono entrati in esercizio 13 impianti, tutti di potenza inferiore a 200 kW.
Dal punto di vista regionale relativamente alla potenza installata, hanno registrato deboli trend positivi Liguria e Piemonte.