Prosegue la crescita in Italia delle Rinnovabili: nel 2023, ai massimi storici +87% rispetto all’anno precedente, con il contributo del +345% dei potenziamenti su impianti esistenti e del +77% di nuove installazioni. Leva trainante il fotovoltaico, con il 92% di potenza installata. Sono alcuni dati diffusi dall’Osservatorio FER, realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di ANIE Confindustria, sulla base dei dati Gaudì di Terna, da cui emerge anche che nell’ultimo anno solare sono state installate fonti rinnovabili per un totale di 5.677 MW, così suddiviso: 5.234 MW per fotovoltaico, 487 MW per eolico, – 85 MW per idroelettrico e 41 MW per bioenergie.
Analizzando il trend dei nuovi impianti rispetto al 2022 frenano eolico, idroelettrico e bioenergie; di contro il fotovoltaico ha segnato un +111%.
Per quanto riguarda gli impianti esistenti solo l’idroelettrico perde generazione elettrica per 116 MW.
Malgrado l’ottimo risultato conseguito nel 2023 e il trend di crescita consolidato nel triennio 2021-2023, l’Italia è ben lontana dall’obiettivo di 9 GW/anno di nuova potenza rinnovabile da installare, fermo restando che bisogna assicurarsi di mantenere inalterato il parco rinnovabili esistente, pena l’ulteriore incremento di tale obiettivo.
Analizzando le nuove installazioni si evidenzia che nel 2023: l’eolico si sviluppa soprattutto grazie ad impianti di potenza > 5 MW; l’idroelettrico è principalmente trainato da impianti di potenza ≤ 5 MW; le bioenergie hanno prevalentemente taglie ≤ 1 MW; il fotovoltaico, invece, è in crescita su tutte le taglie di potenza.
La crescita del fotovoltaico è sostenuta per il 79% da impianti di taglia ≤ 1.000 kW grazie alle detrazioni fiscali ed all’autoconsumo. Si segnala anche l’incremento degli impianti utility scale, ma si tratta di una crescita molto modesta, a dimostrazione che le semplificazioni degli iter autorizzativi adottate nel quadriennio 2020-2023 non hanno prodotto ancora i risultati auspicati e fungono tuttora da barriera per le fonti rinnovabili, i sistemi di accumulo e le infrastrutture di rete.
Nel 2023 sono stati connessi alla rete di bassa tensione 367.107 impianti per una potenza cumulata di 2,79 GW, alla rete di media tensione 3.587 impianti per un totale di 1,65 GW e solo 33 impianti per complessivi 0,74 GW. Il dato conferma che le numerose semplificazioni autorizzative decorse dal 2020 non sono ancora divenute efficaci.
La produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile nel 2023 è in aumento del 12% rispetto al 2022, coprendo il fabbisogno elettrico nazionale per una quota pari al 37%. L’idroelettrico torna in pole position fornendo il maggior contributo al mix rinnovabile italiano, seguito da fotovoltaico ed eolico, ma seppur in recupero rispetto all’anno siccitoso del 2022 non ha raggiunto ancora i livelli di produzione degli anni precedenti.
Analizzando i prezzi dell’energia elettrica, il 2023 registra un calo del PUN del 58% rispetto al 2022, valore in linea con quello degli altri paesi europei.
Analizzando i prezzi zonali di vendita dell’energia elettrica su MGP, la media del prezzo marginale formatosi nelle 7 zone di mercato è definito per il 62% delle ore dell’anno dalla tecnologia CCGT (il ciclo combinato a gas) in crescita del 5% rispetto alla media registrata nel 2022.
Riguardo i mercati MSD ex-ante ed MB i volumi nel 2023 si sono ulteriormente ridotti rispetto al 2022 grazie all’attività svolta da Terna e, analogamente ai prezzi MGP, anche quelli di MSD ex-ante ed MB hanno registrato un consistente calo.
Il fotovoltaico raggiunge quota 4.764 MW di potenza connessa nel 2023.
Tutte le regioni hanno conseguito un risultato positivo; crescita inferiore al 100% solo in Calabria, Friuli Venezia Giulia e Puglia.
La nuova potenza entrata in esercizio è costituita per il 38% da impianti di potenza inferiore ai 10 kW in calo rispetto al 44% del 2022, per il 41% da impianti di potenza compresa tra i 10 kW e 1 MW in aumento rispetto al 36% del 2022 e per il restante 21% da impianti di potenza superiore a 1 MW in lieve aumento rispetto al 20% del 2022.
Complessivamente sono stati connessi alla rete 370.475 impianti.
Analizzando l’andamento trimestrale, la crescita maggiore si è concentrata nel 4° trimestre 2023. In ogni caso i trimestri precedenti hanno registrato oltre 1 GW di installazioni, con un ritmo mensile di 384 MW che è risultato superiore alla media di 185 MW del 2022.
Nel 2023 il fotovoltaico ha registrato 470 MW di potenziamenti su impianti esistenti.
Nel 2023 l’eolico ha subito una battuta d’arresto registrando -28% rispetto al 2022 e soli 380 MW di nuova potenza installata.
Complessivamente sono entrati in esercizio 101 impianti. Il 91% della nuova potenza è installata su 17 impianti di potenza superiore a 5 MW.
Le Regioni che hanno dato il maggior contributo sono in ordine decrescente Puglia, Sicilia, Campania, Basilicata e le new entry Liguria e Molise; risultati sotto le aspettative per la Sardegna che non registra incrementi rispetto al 2022.
Nel 2023 l’eolico ha registrato 107 MW di potenziamenti su impianti esistenti.
In calo anche l’andamento dell’idroelettrico con 31 MW di nuova potenza connessa.
Complessivamente sono entrati in esercizio 72 impianti, tutti di potenza inferiore a 5 MW.
Dal punto di vista regionale, solo la Toscana ha migliorato le performance rispetto al 2022, mentre le altre Regioni registrano risultati inferiori alle aspettative. Completamente ferma la Lombardia.
Per il terzo anno consecutivo si registra la dismissione di impianti esistenti per complessivi 116 MW.
In calo anche il contributo delle bioenergie che complessivamente nel 2023 si attestano sui 17 MW di potenza installata, distribuiti su 79 impianti, tutti di potenza inferiore a 1 MW.
Dopo due anni consecutivi di dismissioni di impianti esistenti, nel 2023 le bioenergie registrano ben 24 MW di potenziamenti.