Progetto IO: l’app dei servizi pubblici alla prova dei milanesi
Mettere le persone e i loro bisogni al centro del processo di innovazione della Pubblica Amministrazione, coinvolgendo i cittadini nello sviluppo delle piattaforme digitali di cui saranno diretti fruitori. È questo lo spirito con cui il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dà il via, insieme al Comune di Milano, all’ultima fase della sperimentazione del progetto IO, ideato e sviluppato per realizzare la app che porterà i servizi pubblici negli smartphone degli italiani.
IO vuole proporre un nuovo modello per l’erogazione dei servizi pubblici. Se oggi il cittadino deve scoprire autonomamente dove e come usare i servizi digitali che ciascun ente eroga, identificando quale sito o app risponde alla propria esigenza, in futuro basterà una sola applicazione. IO potrà essere usata da tutti gli enti pubblici, locali e nazionali, per contattare i cittadini: sarà l’ente stesso a preoccuparsi di avvisare attivamente il cittadino quando questi debba compiere qualche azione – ad esempio il pagamento di un tributo, che sarà possibile effettuare direttamente dall’app grazie a pagoPA – oppure a inviargli il riepilogo di informazioni e documenti che potrebbero essere di suo interesse, attraverso messaggi personalizzati sulle specifiche esigenze dell’utente.
«Dopo il test su un prototipo realizzato nell’estate 2018 e la demo condotta lo scorso novembre con un centinaio di stakeholder tra parlamentari ed esperti, sta per partire la sperimentazione dell’app IO in contesti reali», spiega Matteo De Santi, Chief Product & Design Officer del Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «In linea con la natura open source del progetto, nelle prossime settimane migliaia di cittadini in tutta Italia saranno invitati a contribuire all’evoluzione di IO. Vogliamo testarne l’effettiva funzionalità, mettendo a fattor comune le competenze e l’esperienza diretta degli utenti finali; questo ci permetterà di realizzare un prodotto migliore sin dalla prima release della app, in arrivo negli store nella seconda metà del 2019».
Tra gli enti che aderiscono alla sperimentazione sul territorio nazionale, il Comune di Milano è il primo a lanciare questa fase, in gergo closed beta, invitando i milanesi a candidarsi come beta-tester. I cittadini selezionati potranno provare la app nella vita di tutti i giorni e interagire con una prima serie di servizi reali, effettuando operazioni e pagamenti validi a tutti gli effetti. Quelli che il Comune di Milano testerà includono ad esempio: i messaggi di riepilogo dei dati anagrafici, dell’occupazione immobiliare e delle rette scolastiche; gli avvisi di scadenza della carta d’identità o del pass mobilità; gli avvisi di contravvenzione al codice della strada o di accertamento della TARI e la possibilità di pagare gli importi dovuti ai rispettivi enti direttamente dalla app.
«La app che useranno i beta-tester è un work in progress, quindi sarà oggetto di frequenti aggiornamenti nel corso del tempo», aggiunge Matteo De Santi. «Durante la sperimentazione, chiederemo ai cittadini di inviarci feedback precisi e con un approccio costruttivo. Per questo, è importante che abbiano chiaro il proprio ruolo di contributor del progetto IO – prima ancora di fruitori dell’app – consapevoli del valore del proprio impegno per far evolvere uno dei pilastri della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana».
L’invito ai milanesi a partecipare alla closed-beta dell’app IO arriva nel contesto della Digital Week, declinando appieno il significato di “Intelligenza urbana” prescelto come tema portante di questa edizione. «Continua la stretta collaborazione tra Team Digitale e Comune di Milano, che adesso si concretizza in un nuovo progetto. Non è un caso che la sperimentazione sul territorio parta proprio da Milano, città in piena trasformazione digitale che può contare su cittadini e city user che apprezzano la tecnologia – in special modo in versione mobile – soprattutto quando permette loro di accedere facilmente ai servizi, evitando per esempio code agli sportelli o lunghi spostamenti in città. A loro è rivolto il mio invito a candidarsi per offrire contributi preziosi alla realizzazione di questo ambizioso progetto», afferma Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano.
I cittadini che desiderano partecipare alla sperimentazione sul territorio milanese, devono essere residenti nel capoluogo lombardo, avere uno smartphone Android o iOS ed essere in possesso di un’identità digitale SPID per accedere all’app. Per candidarsi, è sufficiente compilare il modulo online disponibile al link io.italia.it/milano inserendo il codice invito 1003. Inserire questo codice invito consentirà ai cittadini di avere la priorità su altri eventuali partecipanti al test.
Dai primi giorni di aprile, i tester riceveranno le istruzioni per scaricare l’app. Non tutti i cittadini che ne faranno richiesta potranno partecipare da subito alla sperimentazione. Il bacino di utenti della versione beta di IO sarà ampliato progressivamente, così da consentire agli sviluppatori del Team Digitale di tenere sotto controllo la risposta dei sistemi e dell’infrastruttura del progetto, nonché l’integrazione dei vari servizi.
Nei prossimi mesi, la closed beta entrerà nel vivo anche in altre città e regioni, grazie all’adesione di enti locali e centrali su tutto il territorio.