Più della metà delle persone è convinta che la tecnologia crei ambienti di lavoro più inclusivi e dia accesso a opportunità di carriera migliori
Un nuovo studio globale condotto da Lenovo mostra come le tecnologie intelligenti abbiano trasformato i posti di lavoro, con oltre metà del campione che crede fortemente nel fatto che la tecnologia stia già aiutando a creare ambienti di lavoro più diversificati, inclusivi e aperti a diversi tipi di persone. Solo l’8% si trova in disaccordo.
La ricerca, condotta su un campione di oltre 15.000 persone in diversi Paesi del mondo, compresi Brasile, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Italia, Messico, Regno Unito e Stati Uniti, ha rilevato che, mentre il 51% del campione ha espresso preoccupazione che le nuove tecnologie possano “eliminare i loro posti di lavoro”, vi è altrettanto ottimismo attorno alle potenzialità dell’automazione. Ad esempio, una quantità leggermente maggiore di persone ha affermato di essere “estremamente” o “molto interessata” nella possibilità che l’automazione si prenda carico degli aspetti più tediosi del loro lavoro, inclusi gli adempimenti burocratici, timesheet e fatture, pulire e organizzare e prendere appunti.
Vi sono numerosi altri aspetti positivi della tecnologia e del suo ruolo sul posto di lavoro condivisi a livello mondiale, come ad esempio la capacità di migliorare le opportunità e la qualità del lavoro. Il 58% delle persone è convinto che la tecnologia aiuti le persone a trovare posti di lavoro qualificati, con picchi del 75% in Cina, 73% in India e 72% in Messico.
Analogamente, il 56% del campione crede fortemente nel fatto che la tecnologia faciliti i loro avanzamenti di carriera. Questo è risultato particolarmente vero fra i lavoratori in India, Messico e Brasile.
Inoltre, esattamente metà delle persone che hanno partecipato al sondaggio ritiene che gli smart device consentano loro di risparmiare almeno 30 minuti al giorno grazie alla maggiore rapidità ed efficienza con cui consentono di svolgere certe attività.
Per quanto riguarda la responsabilità sociale d’impresa, vi è la convinzione condivisa che le aziende di tecnologia debbano contribuire al bene comune, con un 30% che afferma che il loro ruolo primario debba essere di rafforzare le economie e creare nuovi posti di lavoro.
Bob O’Donnell, Presidente e Chief Analyst di TECHnalysis Research, ha commentato: “È legittimo nutrire preoccupazioni sull’impatto delle tecnologie sui lavoratori, ma è altrettanto facile non tenere conto delle molte, incredibili cose che i nostri dispositivi fanno per rendere più facile e appagante il nostro lavoro. I vantaggi offerti dai dispositivi tecnologici, dalla possibilità di conversare faccia a faccia con i colleghi in ogni parte del mondo, alla semplificazione e automazione degli incarichi più tediosi, hanno un impatto più profondo che mai sul nostro modo di lavorare. In futuro renderanno i nostri ambienti di lavoro ancora più interessanti e produttivi”.
Dilip Bhatia, Vice President, User and Customer Experience di Lenovo, ha dichiarato: “La nuova generazione di lavoratori, che si aspetta metodi di lavoro più flessibili, è cresciuta con dispositivi tecnologici “always-on” e ne sta promuovendo una rapida adozione negli ambienti di lavoro, sfumando di fatto la linea di demarcazione fra tecnologie consumer e aziendali e utilizzando i dispositivi per facilitare un’efficace integrazione fra lavoro e tempo libero. La ricerca di Lenovo mostra un diffuso ottimismo per il potenziale ancora inespresso delle tecnologie intelligenti nel rispondere alle esigenze future della forza lavoro – dagli smart office ai dispositivi di produttività ultraportatili, fino agli strumenti di videoconferenza. Crediamo che la visione di Lenovo di arricchire e migliorare le vite delle persone attraverso le tecnologie intelligenti – espressa dal nostro claim “Smarter Technology for All” – rappresenti un passo nella direzione giusta per incontrare le esigenze della forza lavoro di domani”.