L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni pubblica l’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo all’ultimo trimestre 2022.
Il valore complessivo delle aree economiche di interesse dell’Autorità è valutabile, nel 2022, in 52,1 miliardi di euro, in flessione su base annua dello 0,7% e del 2,1% con riferimento al quinquennio che va 2018 al 2022.
La variazione complessiva è relativamente contenuta ma guardando ai singoli settori si osservano dinamiche assai differenziate.
Negli ultimi cinque anni le risorse delle comunicazioni elettroniche si sono ridotte di circa 4,28 miliardi di euro, di cui il 70% circa ascrivibile alla riduzione dei ricavi dei servizi su rete mobile, un mercato caratterizzato da un’accentuata pressione competitiva.
A fine marzo scorso nella rete fissa gli accessi complessivi sono risultati stabili su base trimestrale, mentre mostrano una flessione di -130mila unità su base annua; pertanto, la customer base si attesta non lontana dai 20 milioni di linee.
Le linee in rame si sono ridotte di 230mila accessi su base trimestrale e di circa 1 milione rispetto al marzo 2022. Nell’ultimo quadriennio le linee in rame sono diminuite di circa 6,9 milioni di linee.
Pur se in lieve flessione, gli accessi FTTC continuano a rappresentare oltre 50% della customer base complessiva, mentre le linee FTTH crescono di circa 250mila unità rispetto allo scorso dicembre e di 850mila su base annua, mentre con riferimento al marzo 2019 l’incremento è di poco inferiore ai 2,8 milioni.
In aumento, anche se in misura più contenuta, le linee Fixed Wireless Access che, con un incremento di circa 140 mila unità nell’anno, sono divenute circa 1,9 milioni.
Le linee broadband complessive, a fine marzo 2023, sono stimate in 18,7 milioni di unità, risultando in marginale aumento su base trimestrale e in leggera riduzione su base annua; la crescita degli accessi FTTH non è bastata a bilanciare il decremento, in particolare, delle linee DSL.
Le dinamiche illustrate indicano un consistente aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata: le linee con velocità pari o superiori ai 30 Mbit/s hanno raggiunto l’83% di tutte le linee broadband, mentre il peso di quelle con prestazioni superiori ai 100 Mbit/s è salito dal 33,3% del marzo 2019 al 69,3% dello scorso marzo.
Parallelamente continua la crescita del consumo di dati: in termini di volume complessivo, il traffico giornaliero nel primo trimestre del 2023 ha segnato una crescita dell’8,8% su base annua, segnando, allo stesso tempo, un +121% rispetto ai primi tre mesi dell’anno 2019. Corrispondentemente, i dati unitari di consumo evidenziano un aumento dell’8,9% su base annua e del 102,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Nel quadro competitivo degli accessi broadband e ultra-broadband, a fine marzo 2023, Tim si conferma quale maggiore operatore con il 39,4%, seguito da Vodafone con il 16,7% e da Fastweb e Wind Tre entrambi al 14,2%.
Nella rete mobile, a fine marzo 2023, le sim attive sono complessivamente 107,6 milioni, circa 1,1 milioni di unità in più su base annua. Più in dettaglio, le sim M2M sono aumentate di oltre 0,78 milioni, mentre, nello stesso periodo di tempo, l’incremento di quelle Human è risultato essere pari a 0,33 milioni di sim.
Le linee Human sono rappresentate per l’86,7% dall’utenza residenziale; con riferimento alla tipologia di contratto, l’89,7% dei casi è riferito alla categoria “prepagata”.
Relativamente alle sim complessive, Tim è il leader di mercato con il 28,1%, seguita da Vodafone e Wind Tre, mentre Iliad raggiunge il 9,2%.
Considerando il solo segmento delle sim “human”, Wind Tre rimane il principale operatore con il 25,3%, seguito da Tim con il 24,4% e Vodafone con il 22,5%, mentre Iliad, con una crescita di 1,3 punti percentuali su base annua, ha raggiunto il 12,6%.
Sono valutabili in circa 56,3 milioni le sim “human” che hanno prodotto traffico dati nel corso dei primi tre mesi dell’anno, valore inferiore di circa 360 mila unità al corrispondente valore del 2022.
Il relativo consumo medio unitario giornaliero del primo trimestre è stimabile in circa 0,73 GB, in crescita del 25,2% rispetto al 2022, valore non lontano dall’essere quadruplicato nei confronti del corrispondente dato del 2019.
Analizzando i dati di utilizzo delle piattaforme online, nel mese di marzo 2023 circa 43,8 milioni di utenti unici hanno navigato in rete in media per un totale di oltre 68 ore.