Lo scorso 3 dicembre il Consiglio di Amministrazione di Open Fiber ha approvato il nuovo piano industriale dell’azienda partecipata da CDP Equity al 60% e da Macquarie Asset Management al 40%.
Il nuovo piano, con orizzonte 2022-2031, si caratterizza rispetto al precedente per l’estensione della copertura VHCN anche alle cosiddette aree grigie a partire da quelle che saranno interessate nei prossimi mesi dai bandi di gara lanciati dal Ministero per la Transizione Tecnologica e Digitale nell’ambito del Piano Italia 1 Giga.
Open Fiber conferma nel nuovo business plan gli obiettivi di copertura sulle aree nere e bianche, con attenzione sul completamento entro il 2023 di tutti gli interventi nei Comuni delle aree bianche e, in modo particolare, quelli su cui insistono fondi europei FESR e FEASR.
La caratteristica principale del nuovo piano di OF rispetto al precedente è la sua flessibilità. L’ampiezza di risorse finanziarie disponibili sulla base dell’accordo con le banche consente di accelerare e raggiungere tutti gli obiettivi del vecchio piano, quindi di partecipare a tutte le gare previste nell’ambito del PNRR per le aree grigie, e di poter pianificare le ulteriori coperture da realizzare nelle aree grigie di mercato.
Il piano 2022-2031 prevede circa 11 miliardi di euro di investimenti per la copertura di circa 24 milioni di unità immobiliari dagli oltre 13 milioni di UI attuali e a supporto della crescita della base clienti, in coerenza con il target di piano che prevede il raggiungimento dell’obiettivo di take up al 50%. Tali investimenti saranno coperti dall’estensione del financing a 7,2 miliardi di euro, dall’equity e dalla generazione di cassa.
Open Fiber intende partecipare a tutti i bandi di gara indetti dal MITD, all’esito dei quali, atteso per giugno 2022, OF definirà nel dettaglio il piano di copertura della ulteriore porzione di aree grigie in cui si opererà in regime di concorrenza e, dunque, il corrispondente numero incrementale di unità immobiliari. A tal fine OF potrà ricorrere ad una ulteriore linea di credito da 2,8 miliardi di euro.
Open Fiber ha raggiunto l’accordo di finanziamento con primarie istituzioni finanziarie italiane e internazionali: Banco BPM, Banco Santander, BNP Paribas, Crédit Agricole, ING Bank, Intesa, Société Générale, Unicredit, che agiranno in qualità di Global Coordinators Bookrunners, Mandate Lead Arrangers. L’operazione ha lo scopo di supportare gli ulteriori investimenti del Piano Industriale e rifinanziare il Project Financing precedente di 4,1 miliardi di euro, migliorandone le condizioni applicate ed estendendone la durata al 2028. Il finanziamento, che sarà finalizzato prima della fine dell’anno, è il più grande mai realizzato in EMEA per investimenti in reti di telecomunicazioni.
A fine piano si prevede una marginalità superiore al 75%, con oltre 2 miliardi di euro di ricavi. Il break even è previsto al 2026.
Anche il nuovo piano industriale si basa sulle fondamenta su cui si è sviluppata Open Fiber fin dalla sua origine: il modello wholesale only, con cui OF mette a disposizione di tutti gli operatori interessati una rete tecnologicamente avanzata a parità di condizioni, e la sostenibilità nelle sue declinazioni ambientale, economica e sociale. Un progetto fondamentale per la competitività del Paese che, dalla nascita di Open Fiber, metterà in campo risorse per oltre 15 miliardi di euro.
Mario Rossetti, Amministratore Delegato di Open Fiber, ha commentato: “In pochi anni Open Fiber è passata dalla fase di start-up a un ruolo di leader in Italia ed Europa nello sviluppo di reti interamente in fibra ottica. Con il forte sostegno degli azionisti e solide partnership con i principali operatori, siamo pronti a completare la copertura di città, piccoli comuni e aree industriali, offrendo un contributo decisivo agli obiettivi del Piano Italia 1 Giga per la riduzione del divario digitale del nostro Paese”.