È già operativa a Brolo, Naso e Ficarra la nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultra larga. Open Fiber ha concluso i lavori di realizzazione dell’infrastruttura di rete che consente a cittadini, imprese e professionisti dei tre Comuni in provincia di Messina di accedere ad Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia. L’intervento si è in particolare concentrato sulle zone meno densamente popolate e finora sprovviste di connettività ultraveloce.
La rete ultraveloce oggi disponibile a Brolo raggiunge 3.965 unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH, unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione a 1 Gigabit al secondo e anche oltre. Tra gli edifici coperti ci sono la scuola dell’infanzia di piazza Annunziatella, la scuola dell’infanzia di via Trento, l’Istituto Comprensivo di via Roma, l’Istituto comprensivo di via Libertà, gli uffici del Comune di via Dante Alighieri, di piazza Stazione e di via Marina.
La rete ultraveloce disponibile a Naso raggiunge 2.891 unità immobiliari attraverso le tecnologie FTTH e FWA. Quest’ultima è una soluzione basata sul rilegamento in fibra ottica delle stazioni radio base, in modo tale da raggiungere le unità immobiliari disperse in zone a scarsissima densità di popolazione. Tra gli edifici coperti ci sono l’asilo nido, la scuola elementare e la scuola media di via Convento, la scuola elementare di via degli Angeli, la scuola dell’infanzia di piazza Roma, la scuola elementare della frazione Cresta, il Presidio di Continuità Assistenziale, la struttura di accoglienza per persone autistiche, gli uffici del Giudice di Pace, gli uffici dei servizi demografici e della Polizia Municipale, i locali comunali di piazza Roma, la caserma dei carabinieri, il distaccamento forestale, l’ufficio turistico, l’auditorium, la biblioteca e l’archivio, il convento dei Frati minori, il museo di arte sacra, il ‘Cagnanò Art Museo’ e i locali del cimitero monumentale.
La rete disponibile a Ficarra raggiunge 1.128 unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH. Tra gli edifici coperti ci sono la scuola elementare e media di piazza Mattarella, la scuola media “Tomasi di Lampedusa”, l’Istituto delle Belle Arti, il Museo e i locali dell’Unione Terra dei Lancia, il Museo “Lucio Piccolo”, il Centro per l’impiego, gli uffici dei servizi demografici comunali, il Comando dei vigili urbani, la caserma dei carabinieri, la biblioteca e l’ufficio turistico.
Si tratta di un investimento strategico per la digitalizzazione dei territori che non grava sui bilanci dei Comuni. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Siciliana. Molto ridotto l’impatto per la posa della fibra, grazie a tecniche di scavo innovative e sostenibili che consentono ad Open Fiber di riutilizzare infrastrutture esistenti.
«Grazie alla rete FTTH e al progetto di cablaggio di Open Fiber, questi centri del Messinese si dotano di una rete ultra broadband in grado di erogare volumi di traffico dati sempre maggiori, consentendo di fare un uso veloce e abilitante dei collegamenti per lo smart working, lo streaming dei contenuti in HD, gli acquisiti online e l’accesso ai servizi da remoto della Pubblica amministrazione», spiega Claudio Imperiale, field manager dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Gola.