Parte della collana Midnight Factory, Old Man è il coinvolgente racconto di un uomo messo di fronte ai propri misfatti. Da Plaion Pictures
Old Man racconta di un anziano che vive da solo in una baita urla impreca contro il suo cane, colpevole di essere sparito, minacciando di ucciderlo. Sopraggiunge un escursionista, che si è smarrito bussa alla sua porta: l’uomo lo prende in ostaggio e, puntandogli un fucile, inizia a inquisirlo. Inizialmente il ragazzo è spaventato, soprattutto dopo il racconto di una tortura che l’anziano ha inflitto a un venditore di bibbie che aveva picchiato tempo prima alla sua porta, ma poi inizia a rilassarsi e i due si confidano molti dettagli delle loro vite, che risultano terribilmente simili tra loro. Entrambi hanno una moglie con cui hanno litigato furiosamente, entrambi sono poi fuggiti verso la montagna.
Lucky McKee si distingue per la sua regia tagliente, resa ancora più affilata per la presenza del grande Stephen Lang, che domina la scena per i 90′ minuti di durata dell’opera, rendendo questo thriller psicologico un’esperienza curiosa e che finisce per prendere una piega a dir poco surreale. Uno script interessante anche se non freschissimo, ma reso a tratti addirittura travolgente proprio per il suo maturo protagonista. Portando in scena un personaggio eccentrico e con una bizzarra personalità, tende a sovraccaricarlo tra dialoghi e nervosismo alle stelle. Il regista McKee dimostra la sua bravura dietro la macchina da presa, usando una sola location, anche se si sarebbe potuta asciugare ulteriormente la storia. Ci sono piani sequenza e movimenti di macchina che rendono avvincenti anche le scene più banali, restituendo un coinvolgente mood alla scoperta di chi sia realmente il misterioso viaggiatore.
Video, Audio & Extra
Realizzato molto probabilmente in digitale, aspect ratio originale 1.85:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. Opera risaltata al meglio delle possibilità tecniche attraverso il supporto HDR in Dolby Vision, aprendo al massimo scenario possibile in termini di risoluzione immagine e spazio colore. La grana è presente e offre una certa ruvidità artistica ai frame. C’è un certo stacco rispetto alla versione Full HD inclusa su BD-50, dove non è difficile scorgere la diversa resa a una risoluzione che è di fatto un quarto di quella visionabile su UHD/4K. Neri profondi, il Dolby Vision contribuisce a una superiore fedeltà dei punti luce, così come a una superiore tenuta nei passaggi più bui.
Tracce DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese. Qualità tecnica di pregio per entrambe, offrendo enfasi nei più che mai fondamentali dialoghi, supporto agli effetti e una certa presenza scenica dai canali posteriori. Qualche entrata del subwoofer e un comparto sonoro che attraverso l’impianto multicanale carica ulteriormente la tensione. Altra esperienza da non perdere è la visione in originale con sottotitoli, lasciandosi rapire dalla carismatica voce di Lang.
Come extra dietro le quinte (10′), galleria fotografica e trailer. Sottotitoli in italiano. Incluso libretto di approfondimenti testuali a cura di Nocturno.