Con la nuova Panigale V4, Ducati sposta ancora più avanti i limiti delle supersportive stradali. Nata evolvendo profondamente la moto che ha vinto per due anni consecutivi il Mondiale Superbike, la nuova Panigale V4 è stata completamente ripensata nel design, nella base tecnica e nell’ergonomia. Uno sviluppo che sfrutta appieno i benefici derivanti dall’evoluzione degli pneumatici, dell’aerodinamica e dell’elettronica, grazie anche all’esperienza di Ducati Corse.
La ricerca incessante delle prestazioni, tipica del mondo delle competizioni, ha influenzato profondamente anche l’evoluzione del design della moto. Sulla nuova Panigale V4, infatti, stile e tecnologia sono perfettamente fusi e volti all’obiettivo del miglioramento delle performance. Una moto che suscita meraviglia al primo sguardo, una sensazione magica e irrazionale che aumenta quando si sale in sella grazie alle scelte tecniche pensate dagli ingegneri Ducati.

La nuova Panigale V4 è una moto che permette a chi la guida di provare le sensazioni di un pilota professionista grazie a inedite soluzioni elettroniche e tecnologie, in gran parte derivate dalla MotoGP. Soluzioni come il suo motore V4 con distribuzione desmodromica e albero controrotante, o una ciclistica e un’elettronica ancora più vicine a quella delle Desmosedici GP ufficiali. Una moto capace di amplificare le doti di guida del suo pilota, professionista o amatore che sia, offrendogli quella confidenza che gli permette di spostare in avanti i suoi limiti nella guida in circuito.
Una Panigale V4 che segue il percorso evolutivo tracciato da Ducati nelle competizioni MotoGP, dove la Desmosedici è diventata la moto più desiderata della categoria, con cui, nel 2023, sette piloti su otto sono stati capaci di vincere almeno una gara.

La nuova Panigale V4 S pesa solo 187 Kg, due in meno rispetto al modello precedente, e guadagna 0,5 CV a dispetto della più restrittiva omologazione Euro5+. Le innovazioni tecnologiche di cui è dotata, unite a questi miglioramenti, hanno consentito a un panel di piloti di diverse abilità – dall’amatore veloce al pilota professionista – di abbassare il proprio miglior tempo di un secondo netto durante un test comparativo svolto sul circuito di Cremona.

Con l’arrivo della settima generazione di sportiva Ducati, dall’851 ad oggi, lo sviluppo della superbike Ducati fa segnare un importante punto di svolta. Dal precedente approccio, basato su un pacchetto aerodinamico applicato ad una moto dal design già completo, Ducati è passata a un metodo di progettazione aerodinamica e design integrati, attraverso una visione globale in cui i profili aerodinamici si inseriscono nelle linee della moto senza soluzione di continuità.
La nuova carenatura riduce del 4% la resistenza aerodinamica e protegge più efficacemente il pilota in rettilineo, mantenendolo in una sorta di “bolla” di aria calma. Le ali a doppio profilo ad elevata efficienza sono perfettamente integrate alle forme del frontale, mantenendo invariato il contributo in termini di deportanza rispetto al modello precedente. L’arretramento del bordo d’attacco della carenatura rispetto alla ruota anteriore, rende la moto più agile nei cambi di direzione ad alta velocità, mentre il miglioramento delle forme del parafango e del convogliatore a monte dei radiatori aumenta l’efficacia dell’impianto di raffreddamento, in particolare del radiatore dell’olio.
Per disegnare la nuova Panigale V4, il Centro Stile Ducati si è ispirato alla mitica Ducati 916. L’obiettivo dei designer era di prendere spunto dalla moto icona della Casa di Borgo Panigale ed integrare le scelte ergonomiche e aerodinamiche della Desmosedici GP, necessarie per soddisfare l’attuale stile di guida su pista. La vista laterale della nuova Panigale V4 ritrova quell’equilibrio fra avantreno e retrotreno tipico della 916, con un assetto generale più orizzontale e più simile a quello delle MotoGP degli ultimi anni. L’inconfondibile linea della 916 è stata d’ispirazione anche per disegnare il gruppo ottico anteriore, in cui lo sguardo assertivo è sottolineato del doppio DRL a V tipico delle moto sportive di Borgo Panigale. Infine, la presa d’aria ora è singola e centrale, nascosta sotto al cupolino, mentre il codino, più largo e lungo, aumenta l’abitabilità per il pilota.

La posizione di guida della nuova Panigale V4 è stata sviluppata con il duplice obiettivo di garantire la massima integrazione del pilota nell’aerodinamica della moto e di migliorare il controllo del mezzo nelle fasi più importanti della guida in pista. Il gruppo sella-serbatoio, grazie ad una maggiore abitabilità, offre una più ampia libertà di movimento longitudinale e facilita il posizionarsi in carenatura, anche grazie ad un profondo incavo nella parte superiore che evita interferenze con la mentoniera del casco.
Allo stesso tempo la zona posteriore del serbatoio, unita alle cover laterali e alla conformazione della sella, supportano meglio il pilota nelle fasi di frenata, inserimento e percorrenza di curva senza limitare i movimenti del corpo nelle altre fasi. Il pilota trova più facile ancorarsi con le ginocchia per contrastare la decelerazione e sporgersi di sella una volta inserita la moto in curva, riducendo lo sforzo per le braccia e quindi l’affaticamento generale. Le pedane sono state spostate di 10 mm verso l’interno rispetto alla Panigale V4 attuale aumentando la luce a terra e consentendo al pilota di avere i piedi e le gambe posizionati più internamente, migliorando la penetrazione aerodinamica.
La Panigale V4, più potente e leggera del modello precedente, è nata per regalare agli appassionati sensazioni ineguagliabili. Il suo motore, il Desmosedici Stradale, è strettamente derivato da quello delle MotoGP Ducati, con il quale condivide numerose scelte tecniche, a cominciare dall’architettura. È un V4 di 90° con distribuzione desmodromica, albero controrotante e fasatura Twin Pulse, che conferisce alla Panigale V4 un sound del tutto simile a quello della Desmosedici GP.
Sul Desmosedici Stradale della nuova Panigale V4 è stato rivisto il diagramma della distribuzione, con camme dal diverso profilo e un valore di alzata più elevato. L’alternatore e la pompa dell’olio sono gli stessi montati sulla Panigale V4 R, mentre il tamburo del cambio è quello utilizzato sulla Superleggera V4. I cornetti di aspirazione a lunghezza variabile hanno una maggiore escursione, con un valore di 25 mm nella configurazione corta e di 80 in quella lunga.

Il motore Desmosedici Stradale, omologato Euro5+, eroga 216 CV a 13.500 giri e una coppia massima di 12,3 Kgm a 11.250 giri. Valori che crescono in configurazione pista: adottando lo scarico racing Ducati Performance by Akrapovič la potenza massima sale fino a 228 CV.

La Panigale V4 è da sempre la supersportiva stradale più vicina ad una MotoGP. Nel 2022, Francesco Bagnaia ha fatto registrare un miglior tempo di 1’35”8 nel corso della Lenovo Race of Champions, competizione omologata dalla FMI, sull’asfalto di Misano. Un tempo distante meno di 4 secondi dal record assoluto in gara della MotoGP: 1’31”8, stabilito dallo stesso Francesco Bagnaia sulla sua Ducati Desmosedici GP.

Per rendere la Panigale V4 ancora più competitiva, Ducati Corse ha richiesto nuovi target di rigidezza per telaio e forcellone così da poter sfruttare tutta la potenzialità dei nuovi pneumatici slick usati in Superbike. Gli ingegneri di Ducati Corse hanno definito le rigidezze laterali ottimali per mantenere il grip ad angoli di piega ormai oltre i 60°, mantenendo allo stesso tempo elevati valori di rigidezza longitudinale per sfruttare la coppia del motore in accelerazione e la potenza frenante in staccata.
A questo scopo, è stato modificato il telaio Front Frame e sviluppato un inedito forcellone a schema bibraccio leggero e dal design innovativo, che ha consentito, grazie ad una geometria specifica, di mantenere la posizione del silenziatore sotto il motore, una soluzione unica nel panorama mondiale delle supersportive stradali. Questa soluzione conferma l’approccio Ducati, basato su stile, sofisticatezza e performance, in grado di superare il compromesso fra stile e prestazioni.
Il nuovo forcellone riduce la rigidezza laterale e il peso grazie alle due ampie asole di alleggerimento, migliorando la trazione in uscita di curva e il feeling del pilota nelle accelerazioni. Il gruppo forcellone-cerchio posteriore forgiato pesa 2,7 Kg meno del precedente e risulta più efficace nello scaricare a terra la potenza. Sulla Panigale V4 S, i cerchi forgiati in lega di alluminio a cinque razze tangenziali, ispirati a quelli della Desmosedici GP, pesano solo 2,95 e 4,15 Kg, rispettivamente per l’anteriore e il posteriore.
Il telaio Front Frame è più leggero e rimodulato nelle rigidezze rispetto al modello precedente. Di conseguenza, offre ancora più confidenza in piega ed è più efficace quando si tratta di prendere la corda e chiudere la curva. Le sospensioni Öhlins NPX/TTX a controllo elettronico di terza generazione della Panigale V4 S ampliano il loro spettro di regolazioni, offrendo tarature più confortevoli nell’uso stradale e più efficaci quando si guida fra i cordoli di un circuito. Allo stesso tempo, la maggior velocità delle valvole idrauliche offre una risposta più precisa e accurata in ogni situazione di guida.
La nuova Ducati Panigale V4 è la prima moto al mondo equipaggiata con le pinze freno anteriori Brembo HypureTM. Più leggere e performanti, le pinze Brembo Hypure disperdono con maggior efficacia il calore generato dalla frenata, offrendo prestazioni più costanti, e dunque maggior efficacia al pilota nella ricerca dei propri limiti. Altra importante première mondiale è costituita dal sistema Race eCBS, sviluppato da Bosch in collaborazione con Ducati. Nei livelli dedicati all’impiego in circuito, quest’ultimo è in grado di attivare il freno posteriore secondo strategie che riproducono le tecniche dei piloti professionisti e quindi sperimentare la possibilità di ritardare il punto di frenata in pista rispetto all’assenza del sistema. In particolare, il sistema continua ad attivare il freno posteriore anche dopo il rilascio del freno anteriore in fase di inserimento e percorrenza di curva, come riescono a fare i professionisti, utilizzando il comando aggiuntivo montato sul manubrio.

Il costante impegno nell’innovazione elettronica ha portato Ducati allo sviluppo del Vehicle Observer. Il Ducati Vehicle Observer simula l’input di oltre 70 sensori, affinando così le strategie dei controlli elettronici, che possono raggiungere un’efficacia senza precedenti nella produzione di serie. L’estrema precisione di questa funzionalità consente infatti ai controlli di intervenire in modo quasi predittivo per assecondare in maniera puntuale le richieste del pilota nella ricerca della massima performance.

Il DVO, sviluppato da Ducati Corse in MotoGP, stima le forze a terra agenti sul motoveicolo e i carichi sopportabili dallo stesso nelle varie condizioni di guida, integrando in maniera ancora più accurata le informazioni provenienti dalla piattaforma inerziale IMU.
La Panigale V4 2025 è dotata di un pacchetto completo di controlli elettronici: Ducati Traction Control DVO, Ducati Slide Control, Ducati Wheelie Control DVO, Ducati Power Launch DVO, Engine Brake Control e Ducati Quick Shift 2.0. Il sistema DQS 2.0 sfrutta una strategia basata unicamente sul sensore di posizione angolare del tamburo cambio, potendo così utilizzare un’asta di rinvio cambio priva di microswitch e offrendo quindi al pilota un feeling più diretto e con corsa ridotta.

Il cruscotto è completamente nuovo. Le dimensioni di 6,9” con “aspect ratio” 8:3 offrono la massima leggibilità senza interferire con la visione attraverso il cupolino nella posizione in carenatura. Il vetro di protezione sfrutta la tecnologia Optical Bonding, per garantire la leggibilità ottimale su sfondo nero anche di giorno.
Sulla nuova Panigale V4, la sensazione di trovarsi in sella a una Desmosedici GP è rafforzata dalla nuova visualizzazione Track del cruscotto. L’interfaccia dedicata all’impiego in pista è infatti studiata per supportare il pilota nella ricerca della massima prestazione. Grazie alle dimensioni e al fattore di forma “wide” del nuovo dashboard è possibile visualizzare su un lato dello schermo una serie di nuovi parametri: “g-Meter”, che indica in tempo reale il valore di accelerazione laterale, in piega, e longitudinale, in accelerazione e frenata; “Power&Torque”, che visualizza la percentuale di potenza e coppia erogati in quel momento rispetto ai valori massimi disponibili data la marcia inserita; “Lean angle”, che mostra gli angoli di piega istantanei accompagnati dal livello di apertura dell’acceleratore e della pressione esercitata sul freno.

L’Info Mode Track può visualizzare le prestazioni cronologiche in tempo reale. Sfruttando il sistema GPS, il cruscotto visualizza i tempi sul giro ed è in grado di gestire tre intertempi, impostabili dal pilota usando il pulsante del lampeggio durante la prima sessione. Il cruscotto visualizza la tabella degli intertempi, con le icone T1, T2, o T3 che segnalano la prestazione ottenuta in quel settore della pista usando gli stessi codici-colore utilizzati in MotoGP.
L’info mode Road è molto pulito, con grande risalto per il contagiri circolare, posto al centro e con all’interno l’indicazione della marcia inserita. Il lato sinistro dello schermo è riservato alle impostazioni, al navigatore, se installato, al player musicale, alla gestione smartphone e manopole riscaldate accessorie, e alle diverse funzioni disponibili per ciascuna di queste funzionalità. Sulla parte di destra si trovano le indicazioni di velocità, orario, temperatura dell’acqua e cruise control, se abilitato. Il cruscotto cambia dinamicamente la ripartizione degli spazi, spostando le colonne e ridistribuendo le aree, per offrire la massima visibilità alle funzioni che si stanno utilizzando al momento, come ad esempio il navigatore.
Al rientro ai box, la nuova acquisizione dati DDL completa l’esperienza da pilota ufficiale. Il sistema, sviluppato da 2D in collaborazione con Ducati, registra tutti i parametri rilevanti per la guida dalla linea CAN bus della Panigale, incrociandoli con un sistema GPS allo stato dell’arte capace di disegnare le traiettorie percorse con grande precisione. I dati si possono poi analizzare attraverso un software esterno con template e report creati da Ducati Corse, per perfezionare le proprie prestazioni in pista.

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