Nissan ha presentato Z Proto, dimostrando la chiara volontà di lanciare una nuova generazione della leggendaria supercar Z. Svelato nel corso di un evento virtuale trasmesso in tutto il mondo dal Nissan Pavilion di Yokohama, il prototipo sfoggia un design completamente inedito per esterni e interni; sotto il cofano un motore V6 biturbo abbinato a una trasmissione manuale.

Intravista in un video intitolato Nissan A-Z in maggio, Z Proto è la degna erede di cinquant’anni di storia del leggendario modello “Z”. Al tempo stesso, però, è una modernissima sportiva.

“La Z è un’auto sportiva in tutto e per tutto, e come tale incarna lo spirito di Nissan” ha dichiarato Makoto Uchida, CEO Nissan. “È un modello chiave del piano di trasformazione Nissan NEXT e dimostra la nostra capacità di fare ciò che gli altri non osano, dalla A alla Z. Anch’io sono un fan della Z e sono felice ed emozionato nell’annunciare l’arrivo della nuova Z.”

Alla presentazione virtuale ha assistito una comunità globale di appassionati di ogni età. Soci dello Z Club giapponese, partecipanti al raduno ZCON di Nashville in Tennessee e ammiratori di molti altri mercati si sono collegati all’evento.

Progettata e sviluppata dal team di design in Giappone, Z Proto ha linee esterne moderne e accattivanti, con un design che rende omaggio alla versione originale. La carrozzeria giallo perlato è un tributo alle scelte cromatiche della Z di prima generazione e della 300ZX, e si accompagna al tetto nero.

“Creare un’immagine che unisse un’estetica rétro a suggestioni avveniristiche è stata una sfida”, dice Alfonso Albaisa, Senior Vice President Global Design Nissan.

“I nostri designer hanno fatto numerosi studi, cercando di individuare l’elemento che ha decretato il successo di ogni generazione” spiega Albaisa. “Alla fine abbiamo deciso che Z Proto avrebbe viaggiato nel tempo, attraverso i decenni e verso il futuro.”

La forma del cofano e i fari anteriori a LED obliqui, a goccia, sono inconfondibili richiami alla Z originale. Le dimensioni della griglia rettangolare sono simili al modello attuale, con l’aggiunta di una serie di alette ovali per rivisitare il look. La silhouette esprime sportività ed eleganza.

“I gruppi ottici a LED hanno due semicerchi che ricordano quelli della 240ZG degli anni ’70, commercializzata solo in Giappone” aggiunge Albaisa. “La ZG ha lenti a cupola trasparenti che, quando illuminate, diffondono due aloni circolari sopra ciascun faro. Questa caratteristica ci piaceva e abbiamo scoperto che calzava a pennello sulla nuova Z.”

La somiglianza con la Z originale è ancora più sorprendente osservando Z Proto lateralmente. La linea del tetto unisce il muso alla coda squadrata ridisegnando il profilo della prima generazione Z, dove la parte posteriore era lievemente più bassa del parafango anteriore e conferiva alla Z la sua esclusiva presenza scenica – ora ulteriormente enfatizzata dal raccordo fra il vetro a compasso posteriore e l’assetto ribassato della coda.

La coda trae ispirazione dalle luci posteriori della 300ZX, reinterpretate in chiave moderna. I gruppi ottici a LED sono incastonati in una fascia rettangolare nera che abbraccia anche i lati.

L’uso della fibra di carbonio ultraleggera utilizzata per minigonne laterali, bordo sotto il paraurti anteriore ed elementi aerodinamici posteriori assicura ottime performance. I cerchi in lega da 19” e il doppio terminale di scarico sottolineano la grinta di Z Proto.

Progettato come un abito su misura per il guidatore e il passeggero, l’abitacolo di Z Proto è un ideale connubio di tecnologie moderne e influenze della tradizione Z.

I designer hanno chiesto consiglio ai professionisti dell’automobilismo sportivo per creare un ambiente interno di stampo agonistico, ideale sia su strada che in pista. Si capisce già dalla strumentazione: tutte le informazioni principali sono mostrate su un display digitale da 12,3”, leggibili a colpo d’occhio dal pilota – come per esempio l’indicatore rosso di cambio marcia posizionato a ore 12.

Il nuovo volante offre l’accesso immediato ai comandi, senza perdere la sua estetica vintage.

L’abitacolo è impreziosito da dettagli gialli, tra cui l’impuntura a vista sul cruscotto. Anche i sedili riprendono il colore giallo e hanno una striscia sfumata al centro che dà un senso di tridimensionalità.

Sin dal primo modello, la Z è stata pensata per offrire emozioni e performance, come in gara.

“La Z è sempre stata un’auto ad alto tasso adrenalinico, capace di trasmettere sensazioni intense e di creare una connessione unica tra veicolo e pilota” dice Hiroshi Tamura, Chief Product Specialist Z Proto. “Questo vale per tutte le generazioni del modello ed è l’impulso che ci spinge a innovare con passione, sfidando le regole precostituite.”

A ogni nuova generazione il motore è diventato più potente, ma l’anima della Z non è solo nel numero di cavalli.

“La Z è il perfetto equilibrio tra potenza e agilità” continua Tamura. “È un’auto che entra in dialogo con il pilota non solo a livello fisico, ma creando un vero e proprio legame emotivo, e risponde con precisione ai suoi input.”

Sotto il cofano di Z Proto c’è un motore V6 biturbo, accoppiato a una trasmissione manuale a sei marce. Trattandosi di un prototipo, i tecnici stanno ancora lavorando per perfezionare l’equilibrio tra la potenza e controllo, che hanno sempre caratterizzato la Z nei suoi cinquant’anni di storia.

“Con il lancio quest’estate della rivoluzionaria Ariya EV, abbiamo inaugurato una nuova era della mobilità elettrica e della guida autonoma” dichiara Uchida. “Con la Z, diamo agli automobilisti la possibilità di vivere l’esaltazione della guida sportiva. Per oltre cinquant’anni abbiamo plasmato la leggenda della Z insieme. Sono felice che apriate con noi questo nuovo ed emozionante capitolo. La nuova Z sta arrivando…”

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