Nintendo, con Laboratorio di videogiochi, ha creato un’esperienza di gioco che permette di imparare, in modo interattivo, la programmazione di un videogioco. Tutto questo attraverso lezioni guidate pensate per essere divertenti e stimolanti, oltre che per adattarsi a qualsiasi livello di esperienza. Dopo il successo dell’attività svoltasi la scorsa estate all’interno del Summer Camp di Bulgorello, che ha visto ben 34 ragazzi studiare le basi della programmazione informaticatramite questo esclusivo software per la famiglia di console Nintendo Switch, una scuola primaria di primo grado ha scelto di portare Laboratorio di videogiochi direttamente in cattedra, inserendolo all’interno del programma didattico di una classe. Il progetto, partito ufficialmente lo scorso settembre, coinvolge gli alunni del quinto anno dell’Istituto primario Giovanni Paolo II di Como e ha già dato i suoi primi frutti. I bambini, infatti, hanno lavorato insieme, e continueranno a farlo fino al mese di marzo, per creare il loro personalissimo videogioco, imparando e osservando da vicino come funziona il coding.
Laboratorio di videogiochi è un’esperienza di gioco che permette a chiunque di creare e condividere i propri videogiochi in maniera facile e accessibile. Questo videogame consente infatti anche ai più piccoli di concretizzare le proprie idee di game design grazie a divertenti lezioni guidate che insegnano le basi della programmazione visuale. Il tutto senza che sia necessario avere già una conoscenzadella materia. Ed è proprio grazie a questo strumento rivoluzionario che gli studenti del Giovanni Paolo II hanno potuto creare da zero un videogioco suddiviso in stanze, in cui il giocatore si deve muovere e interagire con vari elementi per affrontare esercizi come le tabelline di matematica o la traduzione di parole dall’inglese. Gli alunni hanno raggiunto il risultato dopo un lavoro di 8 settimane svolto all’interno delle lezioni di tecnologia e di inglese, per un totale di 20 ore. Nei prossimi due mesi, l’obiettivo sarà arricchire ulteriormente il videogioco, in primis con una sezione dedicata all’arte e al riconoscimento dei colori primari.
Come ha sottolineato l’insegnante alla guida del progetto, Beniamino Cefalù, quello con Laboratorio di videogiochi è un esercizio perfetto per sviluppare una forma mentis orientata al pensiero computazionale: la programmazione è infatti un’attività in grado di stimolare e far crescere la mente dei più piccoli in maniera portentosa, grazie all’utilizzo della logica e di una tipologia di ragionamento che presuppone la capacità di mettere in ordine i processi mentali corretti per arrivare alla soluzione di un problema. Inoltre, l’idea di mettere sullo stesso livello la scuola e un elemento come il videogioco, parte del tempo libero quotidiano dei bambini, li ha spinti a impegnarsi ancora più volentieri nell’apprendimento, con risultati eccellenti.
Laboratorio di videogiochi permette di creare e condividere i propri videogiochi attraverso delle lezioni guidate e l’utilizzo di una serie di stravaganti personaggi chiamati Nodon. Questi ultimi sono dotatiognuno di una funzione specifica ed è necessario collegarli in vari modi per realizzare differenti giochi, proprio come i veri nodi di programmazione: così facendo, sarà possibile imparare i concetti di base del coding in modo divertente e intuitivo. Con la modalità Programmazione Libera, i giocatori possono mettere in pratica tutto ciò che hanno imparato nelle lezioni guidate e creare esperienze originali da giocare da soli o con gli amici. È possibile partire da zero o sperimentare una delle creazioni realizzate nelle lezioni guidate aggiungendo un tocco personale attraverso gli strumenti di editing e arricchendo il tutto con disegni e musica: le possibilità sono enormi!