In Italia l’eCommerce B2c torna a crescere con un ritmo simile a quello pre-pandemia. Da un lato gli acquisti di prodotto continuano ad aumentare, sebbene con un tasso più contenuto rispetto a quello dello scorso anno, e toccano i 30,5 miliardi di euro. Dall’altro gli acquisti di servizio, dopo la forte crisi del 2020, segnano una ripresa e raggiungono gli 8,9 miliardi di euro. Rimane però ancora significativo il divario rispetto al 2019 quando il comparto valeva 13,5 miliardi.
Questo lo scenario presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla ventunesima edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm intitolato “eCommerce B2c: il futuro del Retail ha inizio qui”.
“Anche in connessione all’emergenza sanitaria, l’eCommerce gioca un ruolo sempre più importante nella definizione del piano di sviluppo del Retail, nel nostro Paese e nel resto del mondo” dichiara Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano “In Italia l’eCommerce B2c rappresentava, già prima del lockdown, uno dei principali motori di crescita e di innovazione del Retail.
In seguito alle restrizioni dovute alla pandemia vi è stato però uno straordinario salto evolutivo a favore del digitale che ha coinvolto anche il mondo del commercio. Non sono solo cambiati i comportamenti di acquisto, ma è maturata anche la consapevolezza dei retailer sulla imprescindibilità di progettare un percorso di vendita e di relazione fondato sull’integrazione e sulla collaborazione tra canali fisico e online”.
“La pandemia ha trasformato i comportamenti, il mindset e le preferenze dei consumatori nei confronti degli acquisti online, generando cambiamenti che sono destinati a radicarsi e permanere. Se pensiamo che prima dell’emergenza sanitaria, il 70% dei rivenditori e grossisti non fosse organizzato per le vendite online, mentre nel 2020 l’e-commerce a livello europeo ha raggiunto il valore di 757 miliardi di euro, con una crescita del +10 rispetto al 2019, si comprende quanto l’emergenza sanitaria abbia segnato una vera e propria esplosione del commercio online, mettendo in luce l’importanza della trasformazione digitale che ha stimolato produttori, retailer e l’intero settore del commercio al dettaglio ad aprire nuovi canali di vendita online per adottare nuove soluzioni di commercio omnicanale.” Aggiunge Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.
“Nel 2021 gli acquisti online valgono 39,4 miliardi di euro ” afferma Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c “Da un lato gli acquisti di prodotto continuano a crescere, sebbene con un ritmo più contenuto rispetto a quello dello scorso anno, e toccano i 30,5 miliardi di euro. Dall’altro lato gli acquisti di servizio, dopo la forte crisi del 2020, fanno segnare una ripresa e raggiungono gli 8,9 miliardi. Il trend di questa componente, seppur positivo, non compensa le perdite generate per via dell’emergenza sanitaria: risulta ancora significativo il divario rispetto ai valori pre-pandemia”.
“Oggi l’eCommerce viene scelto in modo consapevole per gli acquisti quotidiani da un numero crescente di italiani” continua Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c “Nel 2021 l’incidenza dell’eCommerce B2c sul totale vendite Retail, indice della maturità online, raggiunge il 10%. Nella sola componente di prodotto la penetrazione passa dal 9% nel 2020 al 10% nel 2021, con un incremento più contenuto rispetto a quello osservato tra 2019 e 2020. Nel 2021, aumenta anche l’incidenza della componente servizio che passa dal 10% all’11%”.
Per stimare quale sarebbe stato il valore degli acquisti online in assenza dell’emergenza sanitaria, è stato calcolato e applicato per il 2020 e 2021 il tasso di crescita medio annuale nel periodo 2016-2019, sia per la componente di prodotto sia per quella di servizio. Il valore degli acquisti eCommerce B2c, così ottenuto, è pari a 36,6 miliardi di euro nel 2020 e di 42,9 miliardi di euro nel 2021.
Senza l’emergenza sanitaria, probabilmente il mercato online avrebbe chiuso il 2021 con 3,5 miliardi di euro in più, senza il drastico calo del settore Turismo e Trasporti, fortemente penalizzato dalle severe limitazioni alla mobilità. Il Covid-19, dunque, contrariamente a quanto si possa pensare, ha frenato la crescita generale del mercato eCommerce, con diverse eccezioni nei comparti merceologici di prodotto, come il Food&Grocery, che hanno ottenuto al contrario una forte accelerazione.
Rispetto al passato non solo le grandi realtà, ma anche le medio-piccole imprese italiane, si sono avvicinate all’eCommerce e ne hanno compreso le potenzialità. In molti casi, però, l’approccio alla multicanalità è stato piuttosto elementare, fondato su modalità di interazione online e su modelli di acquisizione dell’ordine attraverso piattaforme social e/o di instant messaging, quindi non propriamente eCommerce. Diversi sono poi gli esercenti che hanno valutato e approfondito modalità di vendita online intermediate, ad esempio aprendo una vetrina sui marketplace.
“Oggi l’eCommerce è portatore di nuovi equilibri e di nuove modalità di interazione e di vendita che si stanno propagando a tutto il commercio, anche fisico. Ne sono chiari esempi lo sviluppo dei pagamenti digitali e biometrici, il marketing one to one, la personalizzazione del prodotto, il cross e up selling mirato e la possibilità di disaccoppiare il momento della vendita a quello del possesso.” conclude Valentina Pontiggia “Per il nostro Paese si tratta di un segnale importante: l’eCommerce sta raggiungendo un livello di diffusione tale da far presagire un processo continuo, anche se graduale, di integrazione tra offline e online”.