Nel 2017 20mila imprese in meno nate in Italia
Nel 2017 la stima delle imprese nate è pari a 276.890 unità, 20mila in meno rispetto al 2016. Dopo il trend positivo registrato negli ultimi 5 anni, il tasso di natalità si riduce ed è pari al 7,2%, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il tasso di mortalità continua il trend di progressiva riduzione avviato a partire dal 2014: nel 2017 si stimano 273.818 imprese cessate, con un tasso di mortalità del 7,1%.
La dinamica dei due tassi, ha determinato nel 2017 un tasso netto di turnover lievemente positivo, che modifica il trend negativo registrato per questo indicatore a partire dal 2007.
La riduzione dei tassi totali di natalità e di mortalità è diffusa a tutti i macro-settori. I tassi di natalità registrano un calo più marcato nel Commercio e negli Altri servizi; una flessione dei tassi di mortalità si verifica nelle Costruzioni, nell’Industria e negli Altri Servizi.
Anche nel 2017, così come nel 2016, i tassi di natalità e mortalità nel comparto dell’Industria presentano una certa variabilità se associati al livello di intensità tecnologica dei settori. I settori a bassa tecnologia presentano un tasso di natalità e un tasso di mortalità al di sopra della media; per quelli ad alta tecnologia, invece, si registra un tasso di natalità al di sopra della media e un tasso di mortalità inferiore rispetto alla media dell’industria. Nell’ambito dei Servizi, quelli ad alto contenuto di conoscenza registrano, rispetto alla media, un tasso di natalità decisamente superiore e un uguale tasso di mortalità.
Nel 2017 la natalità delle imprese è più elevata nel Mezzogiorno, con un tasso pari all’8,6%, e minore nel Nord-est, con un tasso del 5,8%. Rispetto al 2016, la natalità delle imprese risulta in calo in tutte le ripartizioni territoriali. La flessione maggiore si registra nel Nord-ovest, che passa dal 7,3% al 6,5%: in particolare, nelle regioni Piemonte e Lombardia e nel Nord-est. In maniera speculare il tasso di mortalità stimato per il 2017 è maggiore nel Mezzogiorno e inferiore nel Nord-est ed è in calo in tutte le ripartizioni territoriali.
Dopo la ripresa degli ultimi tre anni, la capacità di sopravvivenza delle nuove imprese è in lieve diminuzione: fra quelle nate nel 2016, alla fine del 2017 è ancora in attività l’81,9%. Nel dettaglio dei settori, il calo della sopravvivenza riguarda l’Industria e le Costruzioni, mentre gli altri due macro-settori registrano un leggero aumento.
A cinque anni dalla nascita, le imprese nate nel 2012 occupano oltre 310mila addetti, in diminuzione rispetto ai 354mila registrati nell’anno di nascita. Così come accadeva nel 2016, solo nel comparto dell’Industria in senso stretto la nuova occupazione attivata dalle imprese sopravviventi al 2017 riesce a superare la perdita di addetti delle imprese in uscita. Tutti gli altri macro-settori registrano una perdita occupazionale che va dal 14,7% degli Altri servizi, al 15,7% del Commercio, fino al 28% delle Costruzioni.