Ad agosto sono state immatricolate 71.190 autovetture, il +9,9% rispetto allo stesso periodo 2021; da inizio anno il calo sull’anno precedente è pari a -18,4%, ovvero 865.044 contro 1.060.373 unità del 2021. È quanto emerge dalle risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

«Ad agosto il mercato auto ha registrato il primo segno positivo dopo 13 flessioni consecutive, attribuibile soprattutto al notevole contributo dell’inflottamento a noleggio a lungo termine di alcuni operatori ma, al netto di questa circostanza, il mercato resta in grande ritardo e le prospettive di una effettiva risalita sono molto incerte. Infatti, la crescita esponenziale dei costi energetici, che minaccia direttamente e indirettamente tutte le realtà imprenditoriali, si riflette inesorabilmente anche sulle nostre aziende dove l’aumento dei listini dei carburanti e dei diversi costi connessi alle produzioni di autoveicoli impatta sulla capacità di spesa dei potenziali acquirenti, con il rischio concreto di assistere ad un peggioramento della situazione economica del Paese nel secondo semestre dell’anno», dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

«Tuttavia, il mese di agosto, nel pieno della campagna elettorale per le elezioni del nuovo Parlamento, ha offerto diverse novità in ambito automotive che abbiamo accolto con grande soddisfazione. Anzitutto, la proroga al 30 settembre per il completamento delle prenotazioni Ecobonus del secondo semestre 2021, rimaste fuori dal precedente allungamento del termine a 270 giorni previsto con l’art. 40 del DL Semplificazioni 73/2022. In questo modo, nonostante i persistenti ritardi nei tempi di produzione e consegna dei veicoli, nessun acquirente perderà il contributo statale accordato alla stipula del contratto».

«Inoltre», prosegue De Stefani, «il recente annuncio del MISE di una rimodulazione parziale degli incentivi auto 2022, le cui disposizioni non sono ancora state pubblicate in Gazzetta Ufficiale e quindi attendiamo di conoscere la versione definitiva del provvedimento, rappresentano segnali di attenzione della politica che spingono nella direzione di una maggiore velocità di rinnovo del vetusto parco circolante italiano, evitando l’inutilizzo di una parte consistente dei fondi 2022. Auspichiamo che le norme e i successivi adempimenti ministeriali avvengano comunque in tempi brevissimi per non alterare il mercato dell’auto».

«Sottolineo», aggiunge il presidente «che una rimodulazione dovrebbe investire anche i veicoli commerciali, di cui residua ben oltre il 92% delle risorse annue stanziate. Ad ogni modo in autunno, con il nuovo Esecutivo, oltre a questo tema, sarà prioritario continuare il dialogo costruttivo per vagliare finalmente una riforma strutturale della fiscalità dell’auto, in grado di segnare davvero la svolta green, almeno nell’ambito business dell’automotive».

Dal punto di vista dei canali di vendita, i privati soffrono una flessione mensile del -8,4% mentre a livello cumulato la contrazione è del -21,8%. In crescita nel mese le immatricolazioni a società, con una quota pari a 13,7%, allineata a quella di inizio anno; il noleggio segna una forte spinta del +65,3%, con una penetrazione del 28,6%, rispetto al 26,8% dei primi 8 mesi dell’anno.

Sul lato delle alimentazioni, ad agosto prosegue il rallentamento per elettriche e plug-in che ottengono rispettivamente il 3,2% e il 4,2% di share, mentre le HEV raggiungono il 38,3% di quota. Benzina e diesel archiviano il mese rispettivamente a +18,5% e -6,9%, con il 26,9% e 18,1% di quota; Gpl sostanzialmente stabile con una lieve flessione del -0,7%, all’8,7% del totale, mentre un nuovo pesantissimo crollo fa registrare il metano, allo 0,5% del mercato.

Negli ultimi tre giorni di agosto è stato immatricolato il 47% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato circa il 9,2% dei volumi di vendita mensili, in aumento del +27% sui volumi dello stesso mese dello scorso anno.

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