Meno gas serra dal settore edile attraverso l’uso di legno prodotto in modo sostenibile: l’Università di Siena partecipa al progetto di ricerca internazionale Build-In-Wood, finanziato per 8,6 milioni di euro.
La riduzione delle emissioni di gas serra attraverso la valorizzazione dell’uso del legno nel settore edile è l’obiettivo del progetto di ricerca “Sustainable wood value chains for construction of low-carbon multi-storey buildings from renewable resources” a cui partecipa l’Università di Siena insieme ad altri 20 partner internazionali.
Il dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente dell’Ateneo è infatti alla guida del work-package “Sustainabilty assessment” del progetto, coordinato dal Danish Technological Institute e finanziato nel programma Horizon 2020 per 8,6 milioni di euro, di cui circa 600.000 destinati al gruppo dell’Università di Siena.
Il consorzio di partner provenienti da 10 Paesi Europei e uno extra europeo è stato creato con il fine ultimo di aumentare la capacità di innovazione, sviluppare in modo ottimale e sostenibile la catena di valore del legno e commercializzare i prodotti proposti dal progetto Build-in-Wood. Infatti, i partner di progetto comprendono Università, centri di ricerca, progettisti, produttori, appaltatori, sviluppatori di tecnologie dell’informazione e comunicazione, costruttori, associazioni per il commercio, istituti per il coinvolgimento dei cittadini e sviluppatori d’impresa.
Il progetto ha una durata di 48 mesi e in questi giorni presso il Danish Technological Institute a Taastrup, in Danimarca, si svolge il Kick-off meeting.
“Per far fronte alle sfide globali ed europee di riduzione delle emissioni di gas serra del settore edile, Build-in-Wood svilupperà una filiera del legno sostenibile e innovativa per la costruzione di edifici in legno a più piani” – spiega il professor Simone Bastianoni, responsabile scientifico per l’Università di Siena. “Il potenziale impatto stimato dal progetto è una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di 12,1 MT/anno entro il 2030. Obiettivo – prosegue il professore – è rendere il legno un materiale da costruzione competitivo fornendo un sistema di costruzione pienamente documentato, dimostrato, sostenibile ed economico, che ovviamente terrà conto della capacità portante delle foreste. Affronteremo questa sfida attraverso lo sviluppo innovativo di materiali e componenti, nonché di sistemi strutturali per edifici in legno a più piani adatti sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni. Gli sviluppi verranno condivisi tramite un configuratore di edifici dinamico, creato congiuntamente in rete e un toolbox gratuito di materiali e componenti certificati. Tutti i materiali sviluppati, i componenti e i prototipi di sistema saranno testati per l’immediata diffusione sul mercato”.