Assistenti virtuali, auto a guida autonoma, robotica avanzata, medicina personalizzata, modelli predittivi e chissà cos’altro ancora. Le grandi innovazioni del futuro, comprese quelle che oggi nemmeno riusciamo ad immaginare, saranno tutte animate da un cuore comune: l’Intelligenza Artificiale. Un campo di ricerca che plasmerà il mondo di domani e sul quale, proprio per questo, l’Università di Bologna è pronta a giocare un ruolo di primo piano a livello internazionale.

A partire da due importanti novità: un nuovo Corso di Laurea Magistrale internazionale in Artificial Intelligence, che partirà nel prossimo anno accademico 2019/2020, e un nuovo Centro Interdipartimentale pensato per connettere le tante esperienze già avviate all’interno dell’Alma Mater e generare nuove idee, progetti e proposte, coinvolgendo anche le imprese leader del settore.

Perché l’interesse dell’Alma Mater per questo tema non nasce certo oggi: da anni studiosi e ricercatori Unibo sono fortemente impegnati sullo studio e l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale e sulle sue possibili applicazioni, spaziando dall’informatica alla matematica, dalla medicina fino al campo umanistico e sociale. Un intenso lavoro di ricerca che ha già prodotto importanti risultati e riconoscimenti: non è certo un caso se proprio Bologna accoglierà, nel 2022, la prossima edizione della IJCAI-ECAI, la più grande conferenza scientifica mondiale sui temi dell’Intelligenza Artificiale.

L’impegno dell’Alma Mater in questo settore parte innanzitutto dalla formazione, con la nuova Laurea Magistrale in Artificial Intelligence che sarà attivata a partire dal prossimo anno accademico 2019/2020 al Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria. Il corso, in lingua inglese, si concentra sulle discipline fondanti e applicative dell’Intelligenza Artificiale: knowledge representation, reasoning, machine learning, visione artificiale, trattamento del linguaggio naturale, data science, ottimizzazione, sistemi di supporto alle decisioni. Ma ci sarà spazio anche per tematiche trasversali come le neuroscienze cognitive e le implicazioni etiche e sociali delle nuove tecnologie, oltre che per competenze legate ai numerosi settori applicativi che il panorama industriale richiede sempre di più.

Al termine del percorso formativo, i laureati saranno “specialisti in Artificial Intelligence”: figure tecniche altamente specializzate, con ottime conoscenze informatiche e competenze specifiche nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale.

Tutti gli studi di settore, del resto, prevedono per i prossimi anni profonde trasformazioni nel mercato del lavoro, generate dalla quarta rivoluzione industriale e dalle innovazioni nei processi di automazione. Un cambiamento epocale che coinvolgerà moltissimi ambiti, dai trasporti alla domotica, dalla medicina all’istruzione, dalla sicurezza al mercato dell’intrattenimento, e che la laurea ha l’obiettivo di considerare come campi di applicazione.

La creazione del nuovo corso di laurea nasce allora anche dalla forte richiesta dei settori produttivi più avanzati di figure professionali con un’elevata specializzazione nei metodi e negli strumenti dell’intelligenza artificiale, capaci di affrontare la progettazione, la realizzazione e la gestione di prodotti e servizi altamente innovativi.

In parallelo all’impegno sulla formazione, l’Università di Bologna guarda al futuro dell’Intelligenza Artificiale anche con un forte investimento sulla ricerca. Che si concretizza prima di tutto nella nascita di un nuovo Centro Interdipartimentale su questo tema. Il nuovo Centro sarà uno spazio pensato per aggregare decine di studiosi da diversi dipartimenti dell’Alma Mater e le tante attività sull’Intelligenza Artificiale già avviate in ambiti e settori diversi, sviluppando così nuove sinergie e collaborazioni.

Il Centro potrà ad esempio ospitare dottorati di ricerca, ma anche favorire la nascita di team interdisciplinari al lavoro su progetti europei o ancora presentare proposte per attirare dall’estero ricercatori e studiosi specializzati sui temi dell’Intelligenza Artificiale. Già ora almeno sei studiosi Unibo finanziati con i prestigiosi progetti ERC potranno lavorare insieme per promuovere ricerche innovative e di rilievo internazionale. Il Centro realizzerà inoltre eventi di divulgazione e sarà al lavoro per avviare connessioni con aziende e istituzioni interessate a collaborare in questo settore d’avanguardia.

A caratterizzare la nuova struttura sarà soprattutto un approccio fortemente interdisciplinare che vedrà da un lato l’essere umano al centro di sistemi di Intelligenza in grado di interagire e collaborare, di spiegare i risultati delle computazioni, di prendere decisioni trasparenti e condivise, e dall’altro permetterà di analizzare gli impatti delle nuove tecnologie e metodologie sulla società, l’economia, sulla vita dell’uomo e sull’ambiente.

Nel Centro saranno quindi sviluppate sia ricerche di base che coinvolgono informatica, matematica, scienze cognitive, bioingegneria, neuroscienze, sia studi su temi etici e giuridici, aspetti economici, ambientali, sociologici e culturali. E ci saranno focus specifici, ad esempio sul mondo delle imprese, tra automazione della produzione, robotica, logistica, investimenti, o in campo medico, pensando a sistemi di prevenzione e diagnosi, cure personalizzate, analisi dei dati e supporto alle decisioni.

Per poter mettere in campo queste importanti novità legate all’Intelligenza Artificiale nella formazione e nella ricerca, l’Università di Bologna ha potuto contare su una solida base scientifica testimoniata da numerosi progetti e attività già ben avviate. Da molti anni, infatti, ricercatori e docenti dell’Alma Mater sono fortemente impegnati in questo ambito, raccogliendo successi e riconoscimenti in campo internazionale.

Negli ultimi sei anni, l’Università di Bologna ha raccolto finanziamenti per quasi 50 milioni di euro destinati a ricerche collegate ad innovazioni di Intelligenza Artificiale. Come il nuovo AI4EU: un progetto da 20 milioni di euro per la creazione di una piattaforma europea sull’Intelligenza Artificiale, che vede un forte coinvolgimento dell’Ateneo. In tutto i progetti finanziati sono oltre 120 e spaziano tra tutti i campi del sapere, dalla medicina alle scienze sociali, dall’energia all’innovazione industriale.

Da segnalare poi le recenti nomine a livello nazionale di due docenti dell’Alma Mater: quella del professor Pierluigi Contucci come membro del gruppo di lavoro sull’Intelligenza Artificiale promosso dal MIUR, e quella della professoressa Michela Milano all’interno della commissione sull’Intelligenza Artificiale promossa dal MISE.

La professoressa Milano è anche vice presidente della EurAI – European Association for Artificial Intelligence e, tramite AI*IA – Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, ha presentato la candidatura, poi risultata vincente, per ospitare a Bologna nel 2022 la prossima edizione della IJCAI-ECAI, la più grande conferenza scientifica mondiale sui temi dell’Artificial Intelligence.

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