Nel biennio 2021-2022 si prevede una crescita sostenuta del Pil italiano.
L’aumento del Pil sarà determinato prevalentemente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte a cui si assocerebbe un apporto più contenuto della domanda estera netta. Le scorte fornirebbero invece un contributo nullo.
Gli investimenti sosterranno la ripresa con una intensità più accentuata quest’anno rispetto al 2022. Anche i consumi delle famiglie residenti e delle ISP segneranno un deciso incremento.
L’evoluzione dell’occupazione, misurata in termini di ULA, seguirà il miglioramento dell’attività economica con un aumento più accentuato nell’anno corrente rispetto al 2022. L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro, con un incremento nel 2021 e una riduzione nel 2022.
Il deflatore della spesa delle famiglie residenti aumenterà dell’1,8% quest’anno, risentendo dell’attuale fase di accelerazione dell’inflazione che è attesa protrarsi nel 2022.
Lo scenario presentato tiene conto degli effetti degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dell’orientamento ancora espansivo della politica monetaria e dell’assenza di significative misure di contenimento delle attività sociali e produttive legate all’emergenza sanitaria.
