Nella cornice della sponsorizzazione del Padiglione Italia alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, Xiaomi inaugura ART TALES, il progetto artistico di Lady Tarin, scattato interamente con Xiaomi 12 Pro, in mostra per un mese presso la Project Room di Marignana Art.
Xiaomi, in vista dei giorni di pre-opening dell’evento culturale più atteso al mondo, ha commissionato alla nota fotografa e artista celebre per la sua indagine sulle donne, Lady Tarin, un reportage fotografico con l’obiettivo di raccontare la magia del più iconico appuntamento d’arte. Così, Lady Tarinsperimenta per la prima volta una differente potenzialità digitale enfatizzando l’opportunità, quasi di presa diretta, che la dimensione leggera di uno smartphone consente, per immortalaregiovani muse, menti e talenti, luoghi e opere che hanno preso vita in un percorso espositivo in cui analogico e digitale si incontrano per coinvolgere il pubblico in un’esperienza davvero unica.
Sorrisi, riflessioni, stupori, movimenti, stanchezze, entusiasmi, sono gli slanci che la fotografa ha voluto catturare tracciando un diario-reportage, che immortala un insieme temporale dilatato ed estraneo ai ritmi scanditi dall’alternanza di giorno e notte. È un flusso, una topografia di luoghi, una cosmografia di personalità, che si sviluppa per immagini, per incontri randomici, nei quali il desiderio prevalente è la volontà di conoscenza, d’ispirazione, di essere presenti dove l’arte domina la scena e riverbera la sua forza evolutiva.
“Confrontarmi per la prima volta con un nuovo mezzo espressivo, è stata una sfida affascinante. Sono rimasta stupita dalle potenzialità, che associate ad uno sguardo artistico possono contribuire a realizzare qualcosa di sorprendente. Questo lavoro ha uno spirito reportistico che cattura le dinamiche umane nel rapporto tra luoghi e arte” – racconta Lady Tarin.
Il desiderio di estrarre e rappresentare la vibrante energia creativa che si respira a Venezia durante i giorni dei vernissage è stata la spinta editoriale pensata da Il Prologo, agenzia di consulenza editoriale di Giovanni Audiffredi e Paola Caterina Manfredi che ha portato Lady Tarin a confrontarsi con un nuovo mezzo espressivo, investigando le capacità comunicative di Xiaomi 12 Pro e restituendo una connessione emotiva allo spettatore.
“Con la nuova Xiaomi 12 Series avevamo un obiettivo molto chiaro, ovvero dimostrare come uno smartphone fosse in grado di realizzare foto e video di elevatissima qualità – afferma Davide Lunardelli, Head of Marketing di Xiaomi Italia. “I risultati hanno superato ogni aspettativa, come dimostra la mostra di Lady Tarin, che ha accolto la nostra proposta di scattare esclusivamente in digitale utilizzando Xiaomi 12 Pro. Un ulteriore esempio di come il connubio arte visiva e tecnologia possa essere sempre più motore propulsivo di progetti culturali e impattanti per il grande pubblico”.
Dopo i documentari Storia di una Notte e Destino delle Comete “The making of” e ‘Venice by night’, il progetto della fotografa è stato possibile grazie alle caratteristiche tecniche avanguardistiche del nuovo flagship che permettono di catturare immagini nitide, sia di giorno che di notte, e una messa a fuoco stabile dei soggetti in movimento attraverso le modalità Ultra Night Mode e Xiaomi ProFocus.
Lady Tarin nata a Rimini, si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi a Milano, dove oggi vive e lavora. Inizia a fotografare per il mondo della moda mentre, dal 2008, intraprende un itinerario artistico che la conduce a realizzare opere fotografiche dedicate al mondo femminile, esaltandone la più intima essenza. Da quel momento, prende avvio quella ricerca personale al cui centro si situa l’idea di identificazione tra artista e soggetto che la conduce a rivelare la componente sensuale e psicologica delle donne ritratte.
Le sue opere sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali. Ha pubblicato per NFC edizioni “Stanze private” 2016; “Tarin” 2020; “Guiltless” 2021.
Sky Arte – il canale televisivo che si occupa di arte – ha dedicato un documentario al suo lavoro intitolato Lady Tarin: Next Girl.