La transizione dai combustibili fossili è una priorità per le utility energetiche e le industrie europee, ma emerge un gap: la necessità di maggiori investimenti per raggiungere gli obiettivi di energia pulita, secondo una nuova indagine condotta dalla divisione Distribution Solutions di ABB. Sono stati intervistati i responsabili delle decisioni di acquisto per l’elettrificazione in Francia, Germania, Italia, Norvegia e Regno Unito, e più della metà riconosce che le loro organizzazioni non hanno le risorse necessarie per rispettare gli impegni presi nella transizione energetica.

“Il passaggio alla generazione di energia pulita, alla distribuzione e a un consumo più efficiente è essenziale per combattere il cambiamento climatico e garantire un futuro a basse emissioni di carbonio”, ha dichiarato Adrian Guggisberg, President della divisione Distribution Solutions di ABB.

“Se da un lato è rassicurante vedere che quasi i tre quarti degli intervistati danno la priorità a questa esigenza, dall’altro l’indagine rileva che c’è ancora un gap da colmare per rispettare l’impegno preso alla COP28 dello scorso anno di triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030 e raddoppiare il tasso medio annuo di efficienza energetica ogni anno fino al 2030. Siamo tutti coinvolti in questa transizione e ABB si impegna a collaborare con i propri clienti e con gli altri stakeholder”.

Questa ricerca giunge in un momento critico della transizione energetica. L’indagine ha chiesto alle utility e alle aziende del settore energetico quali siano i fattori che determinano la transizione energetica e i rischi connessi, le loro opinioni sull’automazione e sulle tecnologie rispettose dell’ambiente e la loro preparazione per l’adozione di normative volte a ridurre le emissioni di gas serra.

Dei 200 intervistati in Italia, il 59% ha dichiarato che l’automazione e il controllo del monitoraggio degli impianti sono una priorità strategica nei prossimi uno o due anni. L’indagine ha anche evidenziato una grande opportunità di digitalizzazione della distribuzione elettrica in Italia, dato che solo l’11% utilizza quadri elettrici intelligenti. Tuttavia, il 64% degli intervistati ha dichiarato di temere che nuove o piu’ stringenti normative possano avere un impatto sui loro piani di transizione energetica.  

Mentre affronta la sfida di accelerare la transizione energetica, il settore energetico europeo si sta preparando a un cambiamento tecnologico nei quadri di media tensione, un componente chiave della distribuzione di energia elettrica. Grazie alle nuove normative, l’esafluoruro di zolfo (SF6), un potente gas a effetto serra comunemente utilizzato come isolante nei quadri elettrici, sarà gradualmente eliminato. Oltre l’80% degli intervistati ha confermato che passerà a quadri elettrici privi di SF6 solo per effetto della normativa.  

“Sappiamo che il cambio di tecnologia, con l’abbandono dei quadri con SF6, rappresenta un grande cambiamento nel mercato”, ha sottolineato Guggisberg.  “In qualità di fornitore di tecnologie chiave, siamo impegnati a lavorare a stretto contatto con le utility e le industrie per sostenere questa trasformazione critica”.  

L’indagine conferma inoltre che le utility e i clienti industriali devono affrontare diverse sfide comuni in questa transizione, tra cui il controllo dei costi operativi, la gestione degli investimenti infrastrutturali, la necessità di una forza lavoro qualificata e l’implementazione di nuove soluzioni come lo stoccaggio dell’energia. Poiché i componenti digitali e le soluzioni software stanno diventando sempre più essenziali per le apparecchiature elettriche, gli intervistati hanno anche rilevato la necessità di migliorare le misure di cybersecurity per ridurre i rischi associati.  

“I risultati dell’indagine sottolineano la necessità di investimenti costanti sulle infrastrutture, che rappresentano la spina dorsale della transizione” – afferma Paolo Baroncelli, Marketing & Sales Director della divisione Distribution Solution di ABB – “La tecnologia e la digitalizzazione rappresentano un fattore abilitante della transizione che contribuiscono a far evolvere il sistema di rete italiano per garantire maggiore stabilità, affidabilità ed efficienza.”  

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