Kaspersky ha aperto due nuovi Transparency Center in Italia e nei Paesi Bassi. I centri situati all’interno degli uffici dell’azienda a Roma e a Utrecht operano secondo un nuovo formato che fornisce a clienti e partner il servizio più richiesto: una panoramica delle pratiche di Kaspersky in materia di ingegneria ed elaborazione dei dati.

L’iniziativa nasce per soddisfare il crescente interesse che le aziende hanno a conoscere a fondo i propri fornitori di tecnologia: il 70% dei responsabili IT dichiara, infatti, che per riporre la propria fiducia è di vitaleimportanza avere la certezza costante che le soluzioni IT implementate operino in uno scenario noto e affidabile.

I nuovi centri fanno parte della Kaspersky Global Transparency Initiative e mirano ad aprire la “scatola nera” della tecnologia, aumentando la fiducia dei clienti nelle soluzioni dell’azienda. Con il lancio della GTI nel 2017, Kaspersky è stata la prima azienda di cybersecurity a livello mondiale a rendere disponibile il proprio codice sorgente per una revisione esterna. L’iniziativa mira a coinvolgere una comunità più ampia nella convalida e nella verifica dell’affidabilità di prodotti, processi interni e operazioni aziendali di Kaspersky.

L’apertura dei nuovi Transparency Center riflette il costante impegno dell’azienda a migliorare la trasparenza e la responsabilità nei confronti dei propri clienti e partner. Grazie all’apertura delle nuove strutture di Roma e Utrecht, Kaspersky dispone ora,anche grazie agli hub di Madrid e Zurigo, della più vasta rete di centri di questo tipo in Europa.

I centri di Roma e Utrechtsono aperti ai partner e clienti Kasperskycosì come alle autorità governative di cybersecurity. Inoltre, servono esclusivamente per l’opzione Blue Piste, la più richiesta dai visitatori deiTransparency Center sin dall’apertura della prima struttura nel 2018. Blue Piste fornisce una panoramica generale delle pratiche di ingegneria e di elaborazione dei dati di Kaspersky, dei suoi prodotti e dei suoi servizi. Durante la visita, partner e clienti saranno accolti da un team di esperti Kaspersky, che risponderà a tutte le domande sulle proprie pratiche di elaborazione dei dati e sul funzionamento delle soluzioni Kaspersky, insieme a una dimostrazione dal vivo di revisione del codice sorgente.

“La nostra Global Transparency Initiative è iniziata cinque anni fa. Da allora, abbiamo cercato costantemente meccanismi più efficienti che aiutassero i nostri partner e clienti a migliorare la fiducia e la sicurezza nelle nostre soluzioni e nei nostri servizi. Il lancio dei due nuovi Transparency Center a Roma e a Utrecht adesso,conferma la nostra convinzione che fornire una maggiore trasparenza sul funzionamento della nostra tecnologia come anche sul trattamento dei dati sia fondamentale. Per questo, il nostro impegno a fornire questa ‘trasparenza’ continuerà anche nel futuro”, ha commentato Cesare D’Angelo, General Manager Italia di Kaspersky.

Grazie all’aperturadi due nuove strutture, ora Kaspersky gestisce nove Transparency Center in Europa, nella regione dell’Asia Pacifica (APAC), in Nord America e in America Latina. I centri aperti in precedenza offrono ulteriori opzioni di revisione: Red e Black Piste che variano per profondità e livello di competenza tecniche richieste. La prima è dedicata alla revisione delle parti più critiche del codice sorgente, consentendo un’analisi mirata di una particolare funzionalità, mentre la seconda rappresenta la revisione più profonda e completa delle parti più critiche del codice sorgente di Kaspersky.

Un altro pilastro della Global TransparencyInitiative di Kaspersky è il rilascio dei Kaspersky Transparency Report, che riportano informazioni sulle richieste ricevute da enti governativi e forze dell’ordine e dagli utenti per quanto riguarda i propri dati personali. L’ultimo report riguarda i primi sei mesi del 2022.

Nella prima metà del 2022, Kaspersky ha ricevuto 89 richieste da parte di governi e forze dell’ordine di otto Paesi, con una riduzione del 15% rispetto all’anno precedente. Come avvenuto in precedenza, la stragrande maggioranza delle richieste ricevute riguardava informazioni tecniche non personali, ovvero informazioni che facilitano la conduzione delle indagini sui crimini informatici – indicatori di compromissione, informazioni sul modus operandi dei cyber criminali, risultati del reverse engineering del malware e altri risultati delle analisi cyber forensi.

L’11% delle richieste riguardava i dati degli utenti, e tutte sono state respinte. La quota di richieste di dati tecnici non personali è passata dall’85% all’89%. Anche la quota di richieste approvate è aumentata: di tutte le richieste ricevute nel primo semestre del 2022, il 64% è stato accolto. Tutte le altre, sono state respinte, perché non soddisfavano i requisiti di verifica legale o per assenza dei dati richiesti.

Inoltre, nei suoi Transparency report, Kaspersky ha reso pubbliche le informazioni sulle richieste ricevute dagli utenti per scopi legati ai dati personali – dettagli su dove sono archiviati i dati di un utente, fornitura o rimozione di informazioni personali. Kaspersky ha ricevuto 3.285 richieste di questo tipo nei primi sei mesi del 2022.

Kaspersky si impegna ad aggiornare questi i dati ogni sei mesi e pubblica regolarmente i Transparency report per garantire che gli stakeholder abbiano le informazioni necessarie e possano fidarsi delle soluzioni dell’azienda. I report forniscono anche maggiori informazioni sull’approccio di Kaspersky alla gestione di tali richieste e sui suoi principi.

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