Istat: a gennaio prezzi al consumo in aumento
Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio 2019 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività rilevato dall’Istat registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,9% su base annua.
Il rallentamento dell’inflazione a gennaio è imputabile prevalentemente alla decelerazione dei prezzi dei Beni energetici sia nella componente regolamentata sia in quella non regolamentata; tale dinamica è stata in parte mitigata dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, che passano da +0,6% a +2,3%, e in misura minore dei Beni alimentari non lavorati.
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +0,6% registrato nel mese precedente a +0,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,6%.
Il lieve aumento su base congiunturale dell’indice generale è dovuto principalmente all’aumento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, quasi completamente bilanciato dal calo dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e dei Servizi relativi ai trasporti, quest’ultimo per lo più dovuto a fattori di carattere stagionale.
Rispetto a gennaio 2018 l’inflazione rallenta in modo marcato per i beni, mentre i servizi rimangono stabili a +1,1%; rispetto al mese di dicembre il differenziale inflazionistico tra servizi e beni diventa positivo e pari a +0,5 punti percentuali.
L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,1% per l’indice generale e -0,3% per la componente di fondo.
Rallenta la crescita dei prezzi dei prodotti di largo consumo: per i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passa da +0,7% a +0,5%, per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +1,2% a +0,7%.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dell’1,7% su base mensile, per effetto dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto. L’IPCA aumenta dello 0,9% su base annua, in rallentamento da +1,2% del mese precedente