Un perfetto signor nessuno contro un boss del crimine assetato di vendetta. Io sono nessuno è distribuito da Warner Bros HE
Io sono nessuno racconta di Hutch Mansell (Bob Odenkirk), mite impiegato schiacciato da una soffocante routine giornaliera dalla quale non sembra avere scampo. Remissivo atteggiamento e filosofia rinunciataria che l’hanno messo in cattiva luce con la famiglia e che s’interrompono bruscamente dopo aver scoperto che due ladruncoli, colti sul fatto a svaligiargli casa, sono fuggiti con ciò che non avrebbero mai dovuto toccare: il braccialetto amato dalla figlioletta Sammy.
Io sono nessuno è una sorta di scanzonata rilettura di History Of Violence di Cronenberg in salsa John Wick, girato con piglio ipercinetico dal bravo Ilya Naishuller, regista sovietico artefice dell’altrettanto adrenalinico Hardcore Henry (interamente in soggettiva).
Storia incentrata su un individuo con un’esistenza fallimentare e molto da nascondere del proprio passato, di cui i familiari sono totalmente all’oscuro. Il furto in casa nelle prime battute del film è invero la miccia che di lì a poco farà brillare un’intera polveriera, rivelando la vera natura del protagonista, che entra suo malgrado in conflitto con uno spietato e potente criminale dell’est.
Da antologia il violentissimo confronto tra Hutch e la banda di teppisti che pensa di spadroneggiare all’interno di un autobus di linea in una deserta metropoli notturna. Non è da meno la simpatica presenza di Christopher Lloyd (trilogia Ritorno al futuro) nel ruolo dell’anziano padre, ex agente del Governo ritiratosi in una casa di riposo ma sempre pronto a sfoderare le armi.
Ciò che più sorprende è la presenza nei panni di Hutch di Bob Odenkirk, ricordato per serie TV di successo come Breakin’ Bad e lo spin-off Better Call Saul. Tutto ci si sarebbe aspettato da un attore con un fisico apparentemente inadatto all’action, proprio per questo sottopostosi a un duro allenamento tra combattimenti all’arma bianca e con armi da fuoco, sotto la supervisione dell’attore, stuntman e fight coreographer Daniel Bernhardt.
Io sono nessuno – Video & Audio
Girato interamente digitale (camere Red Gemini, Red Helium e Red Monstro) a risoluzione nativa 6K, il film è stato poi finalizzato su master 2K, andando a riscalare in 4K per questa specifica edizione. Formato immagine originale 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. La differenza sostanziale più che in termini di ulteriore risalto degli elementi in secondo piano e dei particolari è legata alla presenza del Dolby Vision, con un livello cromatico più ampio e aggressivo, oltre che una inferiore compressione dinamica e quindi una resa d’insieme più fedele al girato. Anche se non si sfiorano chissà quali vette di riferimento tecnico si ha di fronte un’opera efficace, che non stonerà in presenza di schermi di grandi dimensioni, specie se dotati di reale gestione 10 bit. Neri con ottima profondità.
Audio italiano Dolby Digital Plus 7.1 canali (768 kbps) di qualità più che dignitosa per supportare la miriade di colpi di arma da fuoco, esplosioni ed effetti che dilagano per l’intero racconto. Presenza scenica per elementi discretamente corposi, una certa dinamica anche per parlato e bassi. L’incursione dei sicari in casa Mansell e lo scontro a fuoco finale nell’officina sono un paio di brillanti momenti in cui saggiare il missaggio e mettere alla prova l’impianto multicanale. Nettamente superiore l’originale Dolby ATMOS che irrompe letteralmente con massiccia aggressività, pressione sonora e qualche efficace elemento verticale.
Io sono nessuno – Extra
Come extra due linee di commento al film: il regista da solo oppure in compagnia di Bob Odenkirk. A ciò si aggiungono circa 5′ minuti di scene eliminate e tre ulteriori focus sulla produzione principalmente incentrati sul Odenkirk e il suo primo ruolo action, per un totale di circa 23′ minuti. Sottotitoli in italiano ovunque.