Le Università milanesi Bocconi, Università Statale di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano hanno unito le forze per dar vita a un polo di eccellenza per la ricerca e la formazione nell’intelligenza artificiale e nel machine learning. I quattro Atenei sono infatti diventati una delle Unit di ELLIS, lo European Laboratory for Learning and Intelligent Systems. L’iniziativa è stata presentata al Comune di Milano, insieme al sindaco Giuseppe Sala, dal rettore della Bocconi, Gianmario Verona, dal prorettore vicario della Statale, Maria Pia Abbracchio, dalla rettrice della Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e dal rettore del Politecnico, Ferruccio Resta.

Nata nel 2018, ELLIS è l’associazione che riunisce i migliori scienziati e accademici europei di intelligenza artificiale con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo scientifico sul tema in Europa. L’intelligenza artificiale e il machine learning sono infatti il fulcro di una rivoluzione tecnologica e sociale che sta cambiando ogni aspetto della società ed è su questi temi, di conseguenza, che l’Europa si gioca e si giocherà sempre di più in futuro la propria competitività di fronte ai giganti del settore, Stati Uniti e Cina. Lo stesso vale per il nostro paese, nel quale il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) indica proprio nello sviluppo dell’intelligenza artificiale uno dei punti chiave per il rilancio italiano.

La nuova Unit di ELLIS avrà la missione di rendere Milano uno dei maggiori poli scientifici europei in tema di Ai e machine learning. Quattro le direttrici di ricerca: il machine learning interattivo, che studia l’interazione di un algoritmo con l’ambiente; le reti neuronali e il deep learning; la salute e la biologia computazionale, che applica l’Ai alla medicina; l’uso dell’AI per l’analisi e l’elaborazione del linguaggio naturale.

“Oggi le scienze economiche e le scienze sociali sono chiamate a uno scambio continuo e reciproco con l’intelligenza artificiale, per poter analizzare scenari che sono sempre più complessi e produrre una conoscenza che abbia un impatto positivo sulla società”, spiega il rettore della Bocconi, Gianmario Verona. “L’approccio multidisciplinare e la collaborazione tra gli atenei milanesi diventa quindi fondamentale per lo sviluppo delle conoscenze in quest’ambito e per dare a Milano un ruolo di primo piano a livello europeo. Se è vero che dall’Ai arrivano importanti stimoli allo sviluppo delle scienze economiche, allo stesso modo queste danno forte impulso allo sviluppo tecnologico di Ai e machine learning. All’Università Bocconi questo dialogo è al centro di specifiche iniziative sia sul fronte della formazione, come il Bachelor in Mathematical and Computing Sciences for Artificial Intelligence, sia sul fronte della ricerca, con lo studio degli algoritmi di apprendimento profondo, del processamento del linguaggio naturale, della connessione tra machine learning e le neuroscienze computazionali, della teoria algoritmica dei giochi, dell’uso della crittografia nei processi di apprendimento automatico e degli aspetti etici di Ai e machine learning”.

“Milano ancora una volta investe sul futuro”, dice la rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni. “L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale ha permesso di definire soluzioni efficaci a problemi complessi in svariati ambiti, dal marketing alla medicina. Dar vita a un polo di eccellenza per la ricerca e la formazione nell’intelligenza artificiale e nel machine learning significa esser pronti ad accettare la sfida dello sviluppo scientifico a livello europeo. Milano-Bicocca ha già promosso iniziative congiunte con altri Atenei lombardi in tema di AI; il bachelor in Artificial Intelligence è un corso di Studi realizzato insieme a Università di Milano e Università di Pavia, con le quali si stanno progettando due CdS magistrali in AI. Per quanto riguarda la ricerca in AI, Milano-Bicocca è attiva su svariate tematiche, quali ad esempio l’analisi e la comprensione del linguaggio naturale, la biologia computazionale e la medicina, l’analisi di immagini, e la definizione di approcci innovativi relativi alla AI neuro-simbolica”.

“Come università ‘generalista’ che spazia dalle aree scientifico-tecnologiche e biomediche alle aree socio-economiche, giuridiche e umanistiche, la Statale si è già trovata in condizione privilegiata ad accogliere la sfida dell’intelligenza artificiale, per definizione trasversale a tutte le discipline. Ad iniziare dalla fondazione, nel 2019, del Joint Lab for Embodied Artificial Intelligence alla Khalifa University di Abu Dhabi, e continuando nel 2021 con l’apertura, insieme con due università lombarde, del primo corso di laurea in Artificial Intelligence”, dichiara Maria Pia Abbracchio, prorettore vicario con delega a Ricerca e Innovazione della Statale di Milano. “L’ateneo è ora pronto ad accogliere la sfida di ELLIS, e orgoglioso, grazie al prof. Nicolò Cesa Bianchi che dirigerà l’unità per il primo anno, di essere fin da subito in prima linea per sfruttare appieno la grande ricchezza generata dall’analisi dei big data e dalla loro applicazione alla salute dell’ambiente e dell’uomo”.

“La centralità dei temi legati all’intelligenza artificiale e al machine learning, gli utilizzi e le ripercussioni sul fronte economico e sociale conferiscono alle università tecnico-scientifiche una grande responsabilità”, commenta il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta. “Lo sviluppo tecnologico è tutt’altro che neutro: è un processo complesso, come ben rappresentato dalle quattro linee di ricerca che abbiamo deciso di tracciare: l’interazione con l’ambiente; le reti neuronali e il deep learning; la medicina; il linguaggio. Va quindi anticipato, gestito e condiviso. Unire le migliori risorse accademiche e fare di Milano un polo di eccellenza è un dovere che abbiamo nei confronti dello sviluppo e della crescita non solo della nostra città, ma del Paese e del sistema universitario, chiamato sempre di più ad operare secondo una logica di interazione e di scambio. Un appello al quale il Politecnico di Milano aderisce in un rapporto di collaborazione virtuosa con gli altri atenei. Un modello vincente al quale tendere in chiave europea”.

Quattro i proponenti e coordinatori scientifici della Unit, uno per ciascun Ateneo, che dirigeranno l’unità a rotazione: Nicolò Cesa-BianchiNicola GattiGabriella Pasi e Riccardo Zecchina.

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